08 agosto 2014
20 luglio 2014
Hummus, la salsa di ceci
Ci siamo, abbiamo quasi finito con il trittico sui ceci e per chiudere non poteva mancare la più facile e gustosa: Hummus, la salsa di ceci
La salsa di ceci la trovate nella cucina araba, ebraica, in molte regioni dell'Africa ed in Oriente, antipasto molto utilizzato nei nostri ristoranti vegani e vegetariani, si presta al consumo in un una Pita, raccolta a cucchiaio con il chapati, come contorno e condimento di un piatto di Falafel!
Vediamo il procedimento, davvero veloce e semplice.
Ingredienti
150 gr di ceci lessati (tra quelli finora acquistati già pronti mi sono trovata benissimo sia con la linea Bio della Esselunga che con quelli in barattolo di vetro di Libera Terra, ovviamente due prezzi completamente diversi)
Olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di cumino
2 cucchiai di salsa Tahin
1 limone spremuto (sempre attenzione ad acquistare limoni con buccia non trattata)
prezzemolo o coriandolo
Procedimento
Versate uno o due cucchiai di olio in una padella antiaderente, soffriggete per qualche minuto, aglio, cumino e ceci.
Ponete tutto nel bicchiere del mixer ed aggiungete la salsa Tahin ed il succo di limone, frullate finchè il composto non diventerà una crema, se necessario, durante questa fase, potete aggiungere dell'olio.
Quando la salsa sarà pronta potrete metterla in una ciotola e guarnire con il prezzemolo tritato.
La salsa di ceci la trovate nella cucina araba, ebraica, in molte regioni dell'Africa ed in Oriente, antipasto molto utilizzato nei nostri ristoranti vegani e vegetariani, si presta al consumo in un una Pita, raccolta a cucchiaio con il chapati, come contorno e condimento di un piatto di Falafel!
Vediamo il procedimento, davvero veloce e semplice.
Ingredienti
150 gr di ceci lessati (tra quelli finora acquistati già pronti mi sono trovata benissimo sia con la linea Bio della Esselunga che con quelli in barattolo di vetro di Libera Terra, ovviamente due prezzi completamente diversi)
Olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di cumino
2 cucchiai di salsa Tahin
1 limone spremuto (sempre attenzione ad acquistare limoni con buccia non trattata)
prezzemolo o coriandolo
Procedimento
Versate uno o due cucchiai di olio in una padella antiaderente, soffriggete per qualche minuto, aglio, cumino e ceci.
Ponete tutto nel bicchiere del mixer ed aggiungete la salsa Tahin ed il succo di limone, frullate finchè il composto non diventerà una crema, se necessario, durante questa fase, potete aggiungere dell'olio.
Quando la salsa sarà pronta potrete metterla in una ciotola e guarnire con il prezzemolo tritato.
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14 luglio 2014
Preparare la farinata di ceci
Lo avevo detto che avremmo dedicato "qualche" post ai ceci e dunque eccomi di nuovo per il piatto che ultimamente sta andando per la maggiore e che va a sostituire degnamente la frittata nella cucina vegan: la farinata.
Preparare la farinata di ceci è davvero semplicissimo e, come succede per la frittata, di libera interpretazione, lascia spazio alla vostra fantasia e può essere condita, riempita, farcita come più vi piace.
Il mio primo esperimento è stata questa versione dal sapore estivo, con pomodorini e basilico
Ingredienti per 1 persona
Farina di ceci (ormai con la quantità vado ad occhio ma potrei dire una bella manciata)
1/2 bicchiere acqua frizzante
olio evo
sale
pepe
pomodori datterini o piccadilly
basilico
p.s. qualche volta aggiungo qualche filo di rucola o un cucchiaio di olive taggiasche denocciolate
Procedimento
Versate la farina in un contenitore, aggiungete l'acqua poco alla volta ed iniziate ad amalgamare facendo attenzione che non si formino grumi, il composto deve risultare un pò più denso rispetto al battuto di uova. Aggiungete il sale, il pepe, ed un filo di olio evo. Lasciate riposare una decina di minuti. Nel frattempo tagliate a rondelle i pomodori e tagliate il basilico. Aggiungetelo al composto e riscaldate un cucchiaio di olio in una padella antiaderente.
Versate il composto e lasciate cucinare come fosse una frittata. Potete accompagnarla ad un contorno di spinaci in insalata con un goccio di aceto, pinoli (o semi di girasole) e qualche fetta di arancia ed avrete un piatto completo!
07 luglio 2014
Frittelle di farina di ceci
In questo periodo mi sto dedicando a polpette e frittelle, preparazioni molto leggere, tipicamente estive! Scherzi a parte, per non ricorrere troppo spesso agli alimenti per vegetariani già pronti, come ho scritto più volte, è necessario metter mano a grembiule, padelle e mestoli. Ovviamente le alternative alla soia ormai lo sappiamo sono tantissime e tutte della famiglia delle leguminose. Uno tra i miei preferiti, forse perchè utilizzato ampiamente nella mia amata cucina indiana, è il Cicer arietinum o cece. Esistono tantissimi modi per prepararlo, dalle creme alle polpette, e la farina è ottima come sostituto della comune farina di grano o delle uova. Io ho iniziato col preparare le frittelle di farina di ceci e verdure che mi ricordavano moltissimo le Pakora indiane.
Ingredienti
farina di ceci
acqua gassata (io uso quella di casa e gassificata con Happyfrizz)
olio
sale
pepe
1/2 cucchiaino di garam masala
zucchine a julienne
spinaci da insalata
patate a julienne
Procedimento
Setacciate la farina di ceci e versate lentamente l'acqua, mescolando in modo da non formare grumi, aggiungete il sale, il pepe ed un cucchiaio di olio e lasciate riposare per una decina di minuti. Unite le verdure ed amalgamate bene.
Fate scaldare l'olio in una padella e porzionate un cucchiaio di impasto ed iniziate a friggere, quando saranno ben dorate potete togliere e scolare su carta assorbente!
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02 luglio 2014
In odore di vacanze, Italia da riscoprire! Aggiornato
Negli ultimi due giorni ho letto un paio di articoli dell'ovvio (e soprattutto del risaputo), puntuali come l'IMU le statistiche di giugno che vedono l'Italia come il posto di villeggiatura più caro d'Europa, non per nulla molti preferiscono andare all'Estero. Chi non può espatriare e riesce ad optare per un viaggio a giugno sicuramente risparmia, per tutti gli altri, soprattutto se amanti del mare, non resta che attaccarsi al pc e scovare l'offerta o il coupon last minute! Io ormai ho abbandonato il mare da anni, dirottando sulla montagna che per quanto registri il tutto esaurito non ha l'inconveniente della calca da spiaggia! Altro cambiamento è stato quello di optare per l'appartamento abbandonando la comodità del pasto pronto degli alberghi, che spesso, soprattutto per me che sono vegetariana andava sprecato. Con quello che risparmio di pensione completa mi posso permettere una pizza in più! Ma se proprio ve lo devo dire, mi sono chiesta: è davvero cosi impietosa la situazione, è così inavvicinabile questa Italia?
Non c'è dubbio che le mete classiche sono effettivamente care, soprattutto per le famiglie, ma a cercare bene forse abbiamo tralasciato luoghi incantevoli ma meno alla moda e full optional per quelli più mondani ma appunto più cari.
Io, mi vergogno a dirlo, essendo calabrese, questo non lo conoscevo.
Non fosse stato per Donna Moderna non avrei mai visto le foto della splendida Riviera dei Cedri, del Santuario della Madonna di Costantinopoli, incastonato nella pietra e la Grotta del Romito. Conoscevo, solo di nome, il Castello Normanno, peraltro mai visitato, ma ignoravo dell'esistenza del Museo del Cedro o le rovine di Cirella. Mai stata a Diamante ed al festival del peperoncino. Per non parlare di Guardia Piemontese, isola linguistica occitana (la lingua d'Oc) del meridione con la sua porta principale d'ingresso, chiamata Porta del Sangue a memoria della strage di Valdesi del 1561.
Dopo un brevissimo giro in rete ho trovato l'indirizzo di un B&B e qui ce ne sono altri ed infine questo agriturismo, a prima vista i prezzi mi sembrano abbordabili, che ne dite?
Aggiungo questa notizia Ansa del 03/07 per un altro bel posto da visitare al Sud, in Sicilia nella Riserva del bosco della Ficuzza, a circa due ore e mezza dalla Riserva dello Zingaro e San Vito lo Capo, fateci un pensiero, magari in concomitanza con il Cous Cous Fest
Aggiungo questa notizia Ansa del 03/07 per un altro bel posto da visitare al Sud, in Sicilia nella Riserva del bosco della Ficuzza, a circa due ore e mezza dalla Riserva dello Zingaro e San Vito lo Capo, fateci un pensiero, magari in concomitanza con il Cous Cous Fest
29 giugno 2014
Food advisor - quartiere Monti
Ieri sera sono stata a cena al ristorante indiano a Roma, appena usciti da li, abbiamo deciso di fare due passi, per chi non è di zona ci troviamo a Via dei Serpenti, in pieno quartiere Monti, il primo Rione di Roma. Appena voltato l'angolo, su Via Panisperna, pochi metri e sono rimasta ammaliata da un piccolo locale, decorato in maniera rustica, semplice ma veramente bello! Una combinazione di vendita di prodotti a km 0, frutta e verdura e confezionati abbinata alla somministrazione di cibo biologico. Intimo, pochi tavoli ma ben sistemati tra cibo e piantine! Le consumazioni si pagano al peso.
Mia Market di Via Panisperna (foto Tripadvisor) |
Poco più avanti invece, girando su Via Urbana sono stata letteralmente rapita da una vetrina di aromatiche, pensavo fosse un negozio ed invece anche qui un bel misto di aromatiche, articoli per orticoltura e giardinaggio, tè Løv Organic, semi e...tavoli per degustare. I ragazzi, che mi hanno assistito per l'acquisto di una fantastica piantina di peperoncino Habanero Chocolate sono Toscani, ormai penso romani di adozioni, preparati, cortesi, disponibili e simpatici! Mi è piaciuta molto l'idea di abbinamento, il posto è per onnivori, ma nel menù ci sono diverse pietanze per vegetariani. Da visistare, vi lascio il sito
21 giugno 2014
La rivoluzione frullata
E’ ufficialmente iniziata l’estate,
almeno sul calendario, il clima non è ancora all’altezza della stagione ma sono
sicura che dalla prossima settimana si respirerà appieno odore di mare e frutti
tipici di stagione.
Questo è il momento dell’anno in
cui ci scopriamo di più, facciamo i conti con i chili di troppo accumulati
durante l’inverno e cambiamo totalmente alimentazione, passando dai piatti caldi
alle fresche insalate di frutta e verdura. Io personalmente ho avuto la fortuna
di imbattermi un paio di mesi fa nel sito di Luca, un personal trainer a
mio avviso davvero in gamba e preparato. Con lui ed i suoi consiglio ho
iniziato un percorso fatto sia di attività fisica che di recupero di una sana
alimentazione e devo soprattutto ringraziarlo, oltre che per i 5 chili finora
persi, per aver riscoperto la frutta, fresca e secca, i semi e le verdure in un
loro aspetto che non consideravo assolutamente: frullati e centrifugati! Luca
sostanzialmente è un fautore della “Paleodieta”, io sono una vegetariana e l’incrocio
tra queste due specie è stato, spero, utile per entrambi. Ho modificato i suoi
consigli alimentari basati sulle proteine animali passando ad un piano con
proteine vegetali ed lui mi ha insegnato a fare dei fantastici frullati e
centrifugati misti di frutta, verdura, semi e frutta secca!
Sicuramente moltissimi di voi già
utilizzano i frullati, ma per me è stata una scoperta, un po’ forse per
pigrizia, un po’ per mancanza di idee non li avevo mai considerati più di tanto
e soprattutto il mio massimo era arancia e banana. Invece ora li divido per colori,
ogni colore ha le sue proprietà e caratteristiche in termini di vitamine ed
effetti sull’organismo, le mixo come il migliore dei barman, ci gioco
aggiungendo qualcosa di orientale, come le mie adorate spezie, un pezzetto di
zenzero ad esempio o una manciata di mandorle. Unisco il dolce all’amaro e non
metto limiti alla verdura da sacrificare nelle lame del mio frullatore! Sono
indubbiamente nutrienti, salutari, saziano con gusto e sono utilizzabili per
tutti quei bambini che non amano il verde nel piatto! Poi do uno sguardo in
rete per spunti ed idee e mi rendo conto che è una rivoluzione frullata quella
che leggo, è il trend del momento, aiutato appunto dall’estate, è un tripudio
di ricette e ricettari, smoothies, centrifughe da passeggio e un invito a
scoprire Le Virtu' Terapeutiche dei Frullati Verdi, titolo del
libro di Victoria Boutenko, che descrive
il lato b (o V, come vegan e virtuoso), dei frullati di verdure e frutta, come
siano oltre che buoni degli ottimi alleati nella prevenzione di diversi
disturbi. La famiglia Boutenko è in rete, in un sito in inglese dove si raccontano nella
loro vita di crudisti e consumatori di smoothies!
18 giugno 2014
17 giugno 2014
Food advisor 2^ puntata - Livorno
Sono stata a Livorno lo scorso fine settimana, per assistere agli insegnamenti di SS il Dalai Lama, un'evento spettacolare, emozionante come sempre e per la cena del venerdi sera mi ero fatta un giro in rete per cercare qualcosa di Veg e mi sono imbattuta nel sito della Casina di Alice, così ho prenotato, alla cieca.
Il posto è nel centro di Livorno, in zona pedonale, qualche tavolino all'aperto e poi si accede in una vera e propria casa. Ci ha colpito subito l'idea di entrare in una "casina" più che in un locale, sembrava di andare a cena a casa di amici. Decorato in maniera semplice, rustica, ma calda e accogliente. Che dire della serata, che a parte il posto ci è piaciuto tutto, il menù, che cambia di giorno in giorno. Abbiamo preso antipasto di hummus, tortino di patate, poi delle favolose polpette di lupino in salsa habanero e una torta al cioccolato da leccare il piatto, tutto Vegano, tutto biologico ed accompagnato dalla simpatia e disponibilità dei ragazzi che ci lavorano, tutti molto giovani così come il cuoco al quale vanno sicuramente i nostri complimenti. Tutte le bevande sono biologiche, dalla cola alla birra e l'acqua è rigorosamente alla spina. La spesa è stata di circa € 23,00 a testa per tre antipasti, due secondi, un dolce, acqua, una birra, un sidro di mele e coperto.
Se capitate anche solo per una partenza dal porto, passate a trovarli, non ve ne pentirete.
Prossimo appuntamento spero di testare Rape rosse a Marino e Croquembouche a Roma!
12 giugno 2014
L'importanza dell'autoproduzione
Guardo al momento "storico" in cui vivo e mi trovo circondata di beni di consumo di ogni genere, forma e imballo e ne vedo talmente tanti che spesso non riesco a non chiedermi che fine faranno e soprattutto se verranno tutti venduti, il pensiero torna sempre a quel simbolo all'ingresso dei banchi frigo dei supermercati, la parete di yogurt, lunga, immensa e ricca, possibile mai che se ne vendano così tanti? Siamo la popolazione con la flora batterica più sana sulla faccia della terra! E invece no, una grandissima fetta di questi beni, alimentari e non, restano invenduti e spesso, per mancanza di dialogo tra negozi ed associazioni, neanche dati a chi ne avrebbe bisogno. Siamo più poveri, più disoccupati ma al contempo più attenti a ciò che mangiamo, alla provenienza e composizione di quello che entra nel nostro piatto. Siamo in pieno downshifting o decrescita, verso una felicità fatta di "less is more", meno quantità più qualità. Ecco allora perchè per coniugare l'utile al dilettevole è importante rimettere le mani in pasta (ma anche in terra).
Per cambiare stile di vita, per far crescere meglio i nostri figli, come terapia (l'orto-terapia è funzionale sia per il singolo che nelle comunità, da quelle di recupero alle scuole), perchè nonostante i vegetariani ed i vegani siano aumentati in maniera esponenziale non sono diminuiti i prezzi dei prodotti lavorati e non e arriviamo ancora a pagare 18/20 euro al kilo una polpetta di soia o di lupino!
Ti fermi poi davanti al secchio della differenziata e ti accorgia anche di quanta plastica avvolge tutto ciò che compri ed aggiungi ancora un'altro vantaggio all'autoprodurre più cose possibili, ecco mi pare già di sentire la classica risposta: "non ho tempo"! E se prima di gettare la spugna ci mettessimo a scrivere su un foglio quanto tempo realmente abbiamo a disposizione, come lo occupiamo o come lo sprechiamo, non uscirebbe fuori che forse un'oretta per preparare un dolce o un biscotto ci scappa.
E se mentre ce la pubblicità, prima che inizi quel film che volevamo vedere, mettessimo a mollo i legumi da cucinare domattina in pentola a pressione intanto che ci prepariamo per andare a lavoro.
Se piuttosto che scegliere di fare l'ennesimo tour dei grandi magazzini insegnassimo a noi stessi o ai nostri figli la dolce arte dell'ozio in balcone o a piantare due semetti di basilico per poi vederli crescere insieme. Se decidessimo di fare una gara in famiglia a chi cucina le polpette vegetali più originali, se imparare a far marmellate, conserve o pane diventasse anche una piccola fonte di reddito, e se..........e se alla fine ci accorgessimo che la nostra vita è un vaso e sta solo a noi scegliere come riempirlo allora avremmo capito che è importante autoprodurre perchè aiuta a ritrovare noi stessi.
Che fate ci provate?
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06 giugno 2014
Impatto zero, ecologico o cruelty free? (update)
E perchè non tutti e tre insieme mi
chiedo io! Perchè ancora siamo in alto mare, punto e basta. L'argomento
del contendere è la detersione domestica e qui per esser certi di cosa
compare corro sempre a chiedere aiuto a Veganeco.
Dunque il problema è nato quando mi sono accorta che compravo le
pastiglie per la lavostiviglie della linea Vivi Verde Coop pensando che
fossero anche cruelty free (come del resto i prodotti della stessa linea
versante cosmesi), invece, grazie a Veganeco ed alla consultazione
della lista VIVO, mi sono resa conto che sono solo ecologiche! Il passo
successivo è stato chiedersi quale prodotto alternativo acquistare, che
fosse ecologico, cruelty free e magari a minimo impatto (niente plastica
e se proprio proprio si poteva chiedere anche alla spina) ed è qui che
mi sono ritrovata nella selva oscura dantesca!
Nella lista cruelty free reperibile sul sito Consumo Consapevole ci sono queste marche, per ciascuna vi indico i risultati della ricerca relativa alle soluzioni per lavastoviglie
ALLEGRO NATURA (BioErmi, HappyClean)
solo in bottiglia di plastica
_contatti: www.allegronaturashop.it/ |
ARGITAL
non hanno soluzioni per lavastovi
_contatti: www.argital.it
|
BRILLOR
|
CIBE (Econatura) - rettifica, è uscita dallo standard diversi mesi fa
|
HEDERA NATUR (Almacabio, Equo, Eco)
in pastiglie, cf da 25 pezzi in scatola di cartone
_contatti: www.hederanatur.com
|
OFFICINA NATURAE (Linea Aequa equo-solidale; Linea
Officina Naturae)
|
PIERPAOLI (Ekos, Ecosì, Fòlia)
_contatti: www.pierpaoli.com in pastiglie, cf da 25 pezzi in scatola di cartone |
SAN.ECO.VIT (Ecoblu, Ecor, Ecoland) Non ha rinnovato la certificazione Lav-Icea di recente, ma sembrea che abbiano attivato la procedura per l'autocertificazione.
Sul sito sanecovit non ho trovato detergenti casa ma sul sito
Ecor si, sia in pastiglie, in polvere (in sacco di plastica), liquido (in bottiglia
di plastica)
_contatti: www.sanecovit.com |
TALYBE
Private
label di Pierpaoli, disponibile in gel in bottiglia di plastica
_contatti: www.talybe.it
|
TEA NATURA
|
VERDEVERO (Higen)
|
All'elenco potremmo aggiungere
anche i Provenzali, che non ha comunque un prodotto specifico per lavastoviglie
ma solo per i piatti a mano ed in bottiglia di plastica oppure Ecover, ottimo
prodotto, reperibile a buon prezzo solo all'estero, in pastiglie in confezione
da 25 o 70 pezzi, oppure si deve tentare la strada dei negozi in grande aumento
"tutto sfuso", e qui va anche peggio. Tra quelli che conosco ci sono
: la catena Millebolle, con tab sfuse prive di certificazione di sorta (eco,
equo, bio, cruelty free); oppure i distributori che si trovano nei super
mercati che sono spesso riforniti o dalla Solbat, che, almeno dal sito, non
sembra avere alcuna certificazione di cui sopra, o dalla Pizzolotto che più o
meno è idem come Solbat fatta eccezione per la certificazione Ecolabel UE
visibile sul sito dell'ISPRA. Andiamo avanti con la Greenatural, che tratta
prodotti sfusi tra cui le tabs per lavastoviglie, ha la certificazione ICEA (ma
non quella per LAV che mi garantisca il cruelty free) ma non sulle tab che, a
leggere dal sito hanno solo un bollino eco detergenza che ammetto di
non sapere cosa sia! Finisco questa carrellata con l'emergente catena Negozio
leggero, trattano tutto sfuso, ed hanno un discreto assortimento di detersivi e
detergenti, ho provato a contattarli per chiedere info sui produttori e/o
certificazioni e sono stati molto cortesi e tempestivi nel rispondermi
purtroppo però non sono in grado di fornire alcun tipo di certificazione ne mi
hanno dato indicazione circa i produttori dei loro articoli, di certo so che ho
provato il detersivo liquido per i piatti, acquistato da loro e sull'etichetta
c'era scritto Pizzolotto! Ovviamente in questo caso ho preso in esame solo il
detersivo per lavastoviglie, perchè per quanto riguarda lavatrice o piatti a
mano la situazione è decisamente migliore, alla spina, quindi a basso impatto,
ecologici e cruelty free ci sono sicuramente più opportunità, oltre ai marchi
sopra elencati, tra cui uno molto presente è senz'altro Ecor, potete trovare
anche la linea di Altromercato, come da recensione di Veganeco.
Per la consultazione di tutte le liste (italiane ed estere)
fate riferimento alla pagina FB di Veganeco oltre alle liste trovate
aggiornamenti continui e test sui prodotti: https://www.facebook.com/pages/Veganeco/520192941355863
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12 maggio 2014
Lam(post)ino
Il lam(post)ino e un piccolo post al volo, questo è dedicato al pranzo al volo di oggi a base di pesto ai peperoni!
Ingredienti per 3 persone (forse anche 4) - Vegan
02 peperoni rossi
brodo vegetale
olio
lievito alimentare in scaglie
1 manciata di mandorle
basilico
sale qb
Procedimento
Ho preso una padella fonda tipo wok e ci ho preparato del brodo vegetale con il dado Rapunzel, ho tagliato i peperoni e li ho cotti nel brodo aggiungendo il sale, sono bastati 10/12', li ho scolati ben bene(conservando il brodo). In contemporanea ho messo su l'acqua per la pasta.
Nel bicchiere del frullatore ho inserito le mandorle, il basilico, il lievito, l'olio ed i peperoni. Ho frullato per un paio di minuti, scolato la pasta e condito
Avanzo dopo aver condito un piatto |
Ingredienti per 3 persone (forse anche 4) - Vegan
02 peperoni rossi
brodo vegetale
olio
lievito alimentare in scaglie
1 manciata di mandorle
basilico
sale qb
Procedimento
Ho preso una padella fonda tipo wok e ci ho preparato del brodo vegetale con il dado Rapunzel, ho tagliato i peperoni e li ho cotti nel brodo aggiungendo il sale, sono bastati 10/12', li ho scolati ben bene(conservando il brodo). In contemporanea ho messo su l'acqua per la pasta.
Nel bicchiere del frullatore ho inserito le mandorle, il basilico, il lievito, l'olio ed i peperoni. Ho frullato per un paio di minuti, scolato la pasta e condito
11 maggio 2014
Foodilicious, foodaholic o foodadvisor
Chiamatelo come vi pare (mi raccomando sarcasticamente in inglese che l'italiano pare si fuori moda), comunque si tratta di amore per il cibo, quello buono, sano, biologico e rispettoso del pianeta e dei suoi abitanti (bipedi e quadrupedi). Per questo, per unire l'utile al dilettevole gireremo per i locali della zona e vi diremo cosa ne pensiamo.
Questo pomeriggio, dopo un'incursione in libreria per comprare qualche titolo da cucina che vi lascio a fondo pagina, sulla via del rientro ci siamo fermati per un gelato, vegan, al Bar, Pasticceria, Gelateria La Nocciolina ad Acilia. Il posto me lo aveva segnalato pochi giorni fa un'amica, si trova in via Leonardo Mellano, 16 ad Acilia (Roma), si chiama La Nocciolina ma se volete trovarla fate attenzione l'insegna grande sopra l'ingresso è Caffè Elite (Illy), si trova vicino al supermercato Elite.
Una dozzina i gusti di gelato disponibili, tutti vegan, anche la panna, il tutto abbinato alla pasticceria; mignon e torte.
All'interno del bar sono presenti anche una selezione di vini biologici e marmellate di produzione biologica artigianale della Nocciolina (prezzi per i barattoli piccoli Euro 5,00, il grande Euro 10,00).
Noi abbiamo optato per un paio di coppette di gelato, bacio e paradiso in terra, il giudizio è: ottimo, consigliata!
Per info https://www.facebook.com/LanocciolinaPasticceria
Ecco i libri aquistati oggi:
100 Piatti unici vegetariani
Ricette Vegan di Katiuscia di Giulio
Formaggi Veg di Grazia Cacciola
04 maggio 2014
Il meglio di questo mese
Maggio, il mese di rose e ciliege, in questi primi giorni ho letto di eventi sociali, ancora di orti, verdura e gente Veg, quindi ecco un post riassuntivo per questo mese, che è anche il mio!
La prevenzione è cura ormai lo sappiamo e negli ultimi mesi sono in tanti a raccomandare un'alimentazione che prediliga frutta e verdura come prevenzione nei tumori, associazioni come la LILT che quest'anno ha il sostegno di Yamamay per una campagna di informazione e prevenzione "Il cancro non ha età previenilo anche tu". Ma in tema di prevenzione ho letto anche che fare sport è utile, soprattutto per noi donne e quindi uniamo sport e solidarietà e partecipiamo alla Race for the Cure che anche quest'anno toccherà Roma, Bari e Bologna con la sua corsa in rosa.
Rosa come la regina dei fiori e quindi in attesa che il tempo si stabilizzi programmate un bel fine settimana in giro per mostre ed eventi dedicati al giardinaggio, che sia da esterno che da appartamento, sono tantissimi gli appuntamenti, da Nord al Sud, qui potete trovarne un nutritissimo elenco.
Un altro elenco? Quello dedicato al frutto del mese, la ciliegia, (bigarreau, anella, durona, ferrovia o vignola), solo per citarne alcune (andate a caccia delle altre in rete): la sagra della ciliegia di Lari (PT), la sagra delle cerase di Sant'Angelo Romano e quella di Celleno a seguire a Palombara Sabina e un salto anche a Raiano in Abruzzo.
E se siete in giro e non sapete dove andare a mangiare, oltre ad andarvi a riguardare il post con il mio elenco per Veg, ora potete consulatre le pagine gialle per Vegan, si chiama Pagine Vegan (ovviamente)
Ma se siete agorafobici potete sintonizzarvi su un programma niente male, trasmesso da LaEffe, si chiama Orto e mezzo, un giro, in compagnia di Lisa Casali e Federico Bernocchi, negli orti urbani d'Italia.
Ma anche tanti eventi dedicati al benessere, potete trovarne una lista qui
Leggendo di reti sociali non ho potuto fare a meno di visitarne una che non è solo virtuale ma anche reale, un ritorno alle vere chiacchiere utili di quartiere, si chiama Social Street, non solo da visitare ma da vivere e creare.
E per il quotidiano ecco la spesa di maggio:
Fonte http://www.cosepercrescere.it |
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28 aprile 2014
Polpette di legumi
Ecco una ricetta testata ieri sera, dall'anima vegetariana ma aspirante vegan. Per limitare l'uso della soia e dei secondi piatti già pronti ho provato a fare delle polpette di legumi, ecco come ho fatto:
Ingredienti
1 patata
1 scatola di fagioli da 400gr (per brevità dovendo fare un test ho preso fagioli già cotti ma ovviamente consiglio 300gr di fagioli secchi da mettere in ammollo la sera prima e poi lessare)
1 barattolo di piselli extra fini in barattolo di vetro (sono 230gr netti)
1/2 scalogno
olio evo qb
pangrattato
1 uovo (da sostituire con addensante vegan)
sale qb
Procedimento
Ho iniziato lessando la patata, poi ho tritato lo scalogno e l'ho soffritto in padella nella quale ho aggiunto i legumi sgocciolati, dopo averli ripassati cinuqe minuti. A questo punto, con lo schiacciapatate ho passato legumi e patata lessa e trasferito questo composto in una terrina. Aggiunto sale, pangrattato e l'uovo*. Ho impastato e formato tante piccole polpettine a questo punto non mi è rimasto da fare altro che scaldare l'olio e friggerle, il risultato è stato mooolto apprezzato!
Ecco la *nota sull'uovo, l'aspirazione vegan di questa ricetta sta nel fatto che sono stanca di utilizzare le uova per gli impasti, sono inutili, ovvero non danno un particolare sapore ma ce le infilano solo per la loro funzione di "colla" rovinando, a mio avviso, questa inclinazione vegetale del legume che, essendo già proteina, non necessita e non dovrebbe essere accostata ad altra proteina (oltretutto animale). Visto il risultato opto per un secondo test, sempre scegliendo una via facile, ordinando dal catalogo di Agire Ora questo addensante sostitutivo delle uova e poi vi farò sapere. Ovviamente seguiranno terzi e quarti esperimenti con addensanti più comuni
Ingredienti
1 patata
1 scatola di fagioli da 400gr (per brevità dovendo fare un test ho preso fagioli già cotti ma ovviamente consiglio 300gr di fagioli secchi da mettere in ammollo la sera prima e poi lessare)
1 barattolo di piselli extra fini in barattolo di vetro (sono 230gr netti)
1/2 scalogno
olio evo qb
pangrattato
1 uovo (da sostituire con addensante vegan)
sale qb
Procedimento
Ho iniziato lessando la patata, poi ho tritato lo scalogno e l'ho soffritto in padella nella quale ho aggiunto i legumi sgocciolati, dopo averli ripassati cinuqe minuti. A questo punto, con lo schiacciapatate ho passato legumi e patata lessa e trasferito questo composto in una terrina. Aggiunto sale, pangrattato e l'uovo*. Ho impastato e formato tante piccole polpettine a questo punto non mi è rimasto da fare altro che scaldare l'olio e friggerle, il risultato è stato mooolto apprezzato!
Ecco la *nota sull'uovo, l'aspirazione vegan di questa ricetta sta nel fatto che sono stanca di utilizzare le uova per gli impasti, sono inutili, ovvero non danno un particolare sapore ma ce le infilano solo per la loro funzione di "colla" rovinando, a mio avviso, questa inclinazione vegetale del legume che, essendo già proteina, non necessita e non dovrebbe essere accostata ad altra proteina (oltretutto animale). Visto il risultato opto per un secondo test, sempre scegliendo una via facile, ordinando dal catalogo di Agire Ora questo addensante sostitutivo delle uova e poi vi farò sapere. Ovviamente seguiranno terzi e quarti esperimenti con addensanti più comuni
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05 aprile 2014
Il meglio della settimana
Ho comprato parecchie riviste in questi giorni ed ho letto tanto sulle donne, su come reinventarsi un lavoro, su riciclo ed il recupero e tra le tante cose interessanti eccone alcune
Shopping per la casa:
Hook, il gancio porta padelle per tenerle a vista e non sfigurare
Come rimettersi in forma se non si ha tempo a disposizione con il Tabata Training, nato nel 1996 dal Dr. Izumi Tabat, con 4 minuti al giorno promette miracoli, non ci credete? Guardate qui
Sul web:
Il Curvy Yoga ma anche Giorgia Marino ed il blog Morbida la vita!
Olivia Wilde ed il Conscious Commerce
In erboristeria: La BB Cream della Lepo
In libreria: Il cucchiaio arcobaleno, tutti i colori delle cucine vegan del mondo
A proposito di orti: Pamela Warhurst, Mary Clear ideatrici di Incredible Edible Todmorden e Regina Tchelly con il progetto Favela Organica e gli Orti Alti da Torino per tutta l'Italia
I piatti vintage, modello Vegan di Longplate
e poi le belle e buone notizie
La Favola, vera di Becco di rame ed il lavoro dell'Associazione Peter Pan di Roma che da
una casa alle famiglie che vengono nella capitale per curare i loro bambini
e non avrebbero altrimenti un posto dove stare durante le lunghe ed estenuanti cure!
Insomma, alle volte basta cercarle, magari nei trafiletti, ma cose belle ce ne sono ancora!
29 marzo 2014
Primizie ai piedi...veg shoes
Sandalo Infradito Spago di Camminaleggero Euro 52,00 |
Melissa Campana Fitas Euro 68,00 |
Gabri microfibra arancio di Vegan Shoes Euro 56,00 |
Peep toe black by Marco Tozzi Euro 29,40 da Amazon |
Favolosa Chinese Laundry Turn it Up Euro 107,00 da Amazon |
Sexy Flip by Crocs Euro 38,90 |
Toms Wedges Canvas Red |
26 marzo 2014
Alimenti Veg per tutte le tasche
Grazie al vertiginoso aumento di vegani e vegetariani nel nostro paese anche l'offerta nei supermercati è migliorata, quello che però speravo, con la maggior presenza sugli scaffali di prodotti specifici, era il ribasso dei prezzi che, finora, almeno nella grande distribuzione, non c'è stato. Vi segnalo comunque alcune novità:
Nella catena low cost Euro Spin, si affianca alla bevanda di riso (percentuale 14%) Soia e Natura, private label della Bio Slym, il latte di Riso Bio Sunny Nature (prodotto dalla Riso Scotti), percentuale di riso 17%, prezzo, per entrambi i prodotti, Euro 1,19 a litro.
Approfitto per ricordare a chi lo sa già e per chi non li ha mai provati che sempre da Euro Spin potete acquistare hamburger e polpette vegetali della Soya Life nel banco freschi (li hanno anche al Tuodì ma il costo è maggiore, salvo non vogliate approfittare dell'attuale offerta ad Euro 1,69), della stessa marca trovate yogurt, dessert e gelati oppure, nel reparto surgelati, hanno polpette, hamburger e cotolette Amica Natura Veggie, costo tra 8,00 e 9,00 euro al kg.
Al Carrefour spuntano, oltre ai prodotti a marchio insegna, polpette e wurstel vegetali Io Veg. Da una brevissima ricerca in rete ho potuto verificare che la casa di produzione, La Brujita, è di proprietà della ex Ministra Michela Vittoria Brambilla. Il costo al kg dei prodotti esaminati è di cir
ca 22/23 euro (siamo ai livelli quindi di NaturaSi). Una maggior presenza di questo marchio la potete trovare nei negozi Esselunga. Per gli abitanti di Roma e Latina il punto vendita di riferimento aprirà ad Aprilia il 2 Aprile (perdonate il gioco di parole).
Chiudo comunque con una nota sul consumo questi alimenti, si tratta per la maggior parte di preparati a base di soia, da utilizzare a mio personale avviso con moderazione. Limitate l'uso ai casi disperati del "non ho il tempo per prepararmi altro", questo per alcuni motivi:
- la soia è tra i legumi più lontani dal nostro patrimonio alimentare, il nostro paese è ricco di leguminose quindi utilizzate ciò che fa parte del nostro DNA alimentare, come lenticchie, fagioli, ceci, piselli, etc;
- non sempre possiamo avere la certezza assoluta che si tratti di soia non OGM;
- la soia contiene fitoestrogeni, un ormone naturale, che la inserisce fra gli interferenti endocrini*
- date uno sguardo ai costi della materia prima e ditemi se non vale la pena limitarne il consumo solo per boicottare chi la fa pagare più di Euro 10,00/kg!
- date uno sguardo ai costi della materia prima e ditemi se non vale la pena limitarne il consumo solo per boicottare chi la fa pagare più di Euro 10,00/kg!
*http://www.minambiente.it/pagina/gli-interferenti-endocrini
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/121001a.htm
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04 marzo 2014
Sformato di zucchine
Una delle ricette involontariamente vegetariane che preparava mia mamma era un contorno di zucchine al forno, (quasi un piatto unico considerando i latticini) particolarmente adatto per i bambini non proprio amanti della verdura. E' una ricetta molto semplice, veloce da preparare e, a giudicare dal risultato di ieri sera a cena, anche veloce da finire!
Ingredienti
3 Zucchine, Pangrattato, Parmigiano, Latte, Sale, Prezzemolo, Burr, Olio evo.
Preparazione
Tagliate le zucchine a mezzaluna, scaldate l'olio in una padella e cucinate le zucchine, aggiungendo sale e prezzemolo finché non risulteranno tenere (non fritte). Schiacciatele con una forchetta, aggiungete il latte ed il parmigiano. Imburrate una teglia da forno, spleverate con pangrattato, versate il composto e spolverate di nuovo con pangrattato. Infornate a 180° e lasciate cuocere finchè non diventa dorato.
28 febbraio 2014
Svendita scarpe con beneficienza!
Ciao a tutti,
dato che ho un paio di scarpe nuove da dar via approfitto per una svendita con un tocco di beneficienza, si tratta di un paio di ballerine Camminaleggero ed un tronchetto (non di cioccolato) Marco Tozzi, andiamo con la prima:
acquistate a dicembre 2012, ma praticamente utilizzate una sola volta, per la mia conformazione del piede risultavano scomode, si tratta del modello
Ballerina V cacao grease, di Cammina Leggero, un colore sfruttabile un pò con tutto, il numero è 40, il costo della scarpa è stato di Euro 85,00 ed il prezzo di vendita è di Euro 40,00 (spedizione esclusa). Solitamente le ballerine sono tutte troppo basse, poco ortopediche insomma, a scapito della possibilità di un uso quotidiano e frequente, queste al contrario hanno un leggero rialzo al tacco e la tomaia è morbida ma resistente. La calzata è normale e comoda e la forma è leggermente affusolata in punta. Molto carine sia sotto i pantaloni che con una bella calza coprente sotto una gonna! Non ho più la scatola originale, le scarpe sono riposte in un sacchetto di stoffa.
Qui avevo pubblicato le foto
http://vivinverde.blogspot.it/2013/01/scarpe-veg-da-cammina-leggero.html
Ora veniamo alle Marco Tozzi
Ho acquistato questo tronchetto da Amazon all'inizio di gennaio, sono risultate un pò troppo strette in punta, per il resto il modello è molto carino e, come tutte le scarpe che ho provato di questa marca, molto ben fatte. E' in un buon sintetico effetto pelle, con tacco da 6,5cm squadrato, di colore grigio grafite, il numero è 40 e la calzata è normale, forse non indicato per chi ha la pianta molto larga! Pagate Euro 42,92 le vendo ad Euro 30,00 (spedizione esclusa)
questo è il link alla pagina Amazon
http://www.amazon.it/dp/B00CPM2N92/ref=pe_386201_41597321_TE_item
Parte del ricavato verrà donata all'associazione Agire Ora.
dato che ho un paio di scarpe nuove da dar via approfitto per una svendita con un tocco di beneficienza, si tratta di un paio di ballerine Camminaleggero ed un tronchetto (non di cioccolato) Marco Tozzi, andiamo con la prima:
acquistate a dicembre 2012, ma praticamente utilizzate una sola volta, per la mia conformazione del piede risultavano scomode, si tratta del modello
Ballerina V cacao grease, di Cammina Leggero, un colore sfruttabile un pò con tutto, il numero è 40, il costo della scarpa è stato di Euro 85,00 ed il prezzo di vendita è di Euro 40,00 (spedizione esclusa). Solitamente le ballerine sono tutte troppo basse, poco ortopediche insomma, a scapito della possibilità di un uso quotidiano e frequente, queste al contrario hanno un leggero rialzo al tacco e la tomaia è morbida ma resistente. La calzata è normale e comoda e la forma è leggermente affusolata in punta. Molto carine sia sotto i pantaloni che con una bella calza coprente sotto una gonna! Non ho più la scatola originale, le scarpe sono riposte in un sacchetto di stoffa.
Qui avevo pubblicato le foto
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Ora veniamo alle Marco Tozzi
Ho acquistato questo tronchetto da Amazon all'inizio di gennaio, sono risultate un pò troppo strette in punta, per il resto il modello è molto carino e, come tutte le scarpe che ho provato di questa marca, molto ben fatte. E' in un buon sintetico effetto pelle, con tacco da 6,5cm squadrato, di colore grigio grafite, il numero è 40 e la calzata è normale, forse non indicato per chi ha la pianta molto larga! Pagate Euro 42,92 le vendo ad Euro 30,00 (spedizione esclusa)
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25 febbraio 2014
Composta di susine
Ancora un postino sulle conserve, questa volta parliamo di cose dolci e che aiutano la regolarità intestinale: le susine. Quindi ci diamo ad una composta di susine. Per dover di cronaca, il termine marmellata si può utilizzare solo per i preparati a base di agrumi, mentre per gli altri frutti si usa il termine confettura. La differenza tra marmellata, confettura e composta sta comunque nel contenuto di frutta minima utilizzata, per una marmellata il minimo è circa 35%, per una compsta il 65% ed una confettura dovrebbe attestarsi al 70%
Ingredienti:
1kg di susine (o prugne)
800g di zucchero
Procedura:
Dividete le susine in due ed eliminate il nocciolo, mettetele su fuoco senza acqua e fatele cuocere finchè non si spappolano e si ritira un pò il succo che avranno rilasciato. Passate tutto al passaverdura e pesate la polpa ricavata. Rimettete a cuocere unitamente allo zucchero, la proporzione deve restare quella degli ingredienti, fate cuocere finchè la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza. Invasate (non è un insulto) nei barattoli a chiusura ermetica.
Un test che non sono mai riuscita a completare è quello di sostituire lo zucchero con il succo di mela, come la ricetta della Rigoni di Asiago, quindi se qualcuno di voi l'ha provata ce lo faccia sapere!
23 febbraio 2014
Corsi di cucina vegan
Tra i tanti modi di passare una domenica uno che mi sento vivamente di consigliare e quello di dedicarla ad un corso. Ormai ce ne sono tantissimi e per tutti i gusti, ma se volete farne uno utile a voi stesse ed al vostro stile di vita allora iscrivetevi ad un corso di cucina vegan. Io ho scelto questo, proposto da Agire Ora Network, un insieme di iniziative, campagne, progetti
e consulenti per la difesa degli animali, in collaborazione con lo chef Riccardo Gessa di Vegappetit.
La scelta è stata davvero premiata, una pomeriggio dedicato al tema delle preparazioni base: pasta frolla, sfoglia, maionese, ragù, besciamella, crostini, rustiche e funghi ripieni tutti rigorosamente vegan. Tante idee e trucchetti per le sostituzioni dei prodotti di origine animale nella cucina di tutti i giorni, utili sia ai vegani che ai vegetariani e perchè no a tutti coloro che devono prestare attenzione a trigliceridi e colesterolo. La bellezza di questa cucina è stata anche l'esser lo specchio vegan di una tradizione culinaria italiana, già piuttosto abbondante di piatti veg, nessuna pietanza esotica o lontana dalle nostre abitudini. Insomma un corso di cucina vegana italiana, semplice ma veramente saporita. Durante l'intervallo sono state servite delle torte rustiche a base di spinaci e cicoria che posso garantirvi sono andate a ruba, così come i crostini al patè di funghi o di olive.
Consigliatissimo (per dirla alla Messner), quindi visitate il sito di Agire Ora per rimanere aggiornati sui prossi corsi!
Un video interessante sullo chef |
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19 febbraio 2014
Conserva di melanzane sott'olio
scampoli dell'ultima conserva |
Non sono un'amante dell'estate, almeno non del risvolto, caldo torrido, sudore, aria afosa ed insonnia ma è la stagione vegetale simbolo di pomodoro e basilico (lo so che i pomodori si trovano ormai tutto l'anno, ma volete mettere????) e melanzane, da friggere, grigliare, parmigianare o invasare per tenerle con noi tutto l'inverno! La scorsa estate ho provato anch'io a cimentarmi con la conserva di melanzane sott'olio, ho scelto una ricetta facile da un libro della Demetra per una versione "alla pugliese", ne esistono diverse versioni, questa credo sia la più minimal!
Ingredienti
2 kg di melanzane
5 spicchi di aglio
3 peperoncini rossi piccanti,
olio evo
sale grosso
Procedimento
Sbucciate le melanzane e tagliatele a fette, sistematele a strati in una terrina e cospargete abbondantemente ogni strato con sale grosso. Coprite e metteteci sopra un bel peso cosi da aiutare il processo di espulsione dell'acqua amara delle melanzane. Lasciatele li, al fresco, per qualche giorno, poi strizzate le fettine e disponetele a strati in contenitori di vetro (io ho preferito tagliarle a listarelle), mi raccomando ricordatevi di inserire tra gli strati l'aglio, il peperoncino e l'olio. Coprite alla fine sempre con olio e dopo aver chiuso i recipienti conservateli in un luogo buio e fresco.
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03 febbraio 2014
Eleganza veg!
Ultimi scampoli di saldi per questa stagione autunno/inverno 2013. Dopo lungo girare tra Zalando, Spartoo e Sarenza, sono approdata su Amazon dove avevo tentato l'approccio con una tronchetto dell'ormai già collaudato Marco Tozzi, purtroppo però il modello che avevo scelto aveva la pianta un pò troppo stretta, adatta ad un piede molto più fine, dunque cercando un valido sostituto sono incappata in questo splendido modello.
Uno stivaletto stringato, marcato Rieker, molto comodo, calzata normale, in sintetico, con tacco, largo, da circa 6cm in plastica morbida, che a camminarci da l'effetto gomma. La suola interna è in un tessuto tipo feltro, molto comoda, adatta sia per il jeans che per il pantalone. La casa produttrice non fa solo calzature sintetiche quindi, nel caso decidiate di dare uno sguardo alla collezione, verificate sempre la composizione.
La spedizione in questo caso purtroppo non era gratuita quindi il costo finale è stato di Euro 50,00 spedizione compresa. Ovviamente il servizio di consegna è stato come sempre rapido!
30 gennaio 2014
Torta pan di stelle
Il mio piccolo (ventenne) mangia ormai da anni solo biscotti pan di stelle, originali e non, povero pupo non vuole altro, così lo scorso anno per il suo compleanno gli ho addirittura comprato la torta pan di stelle e gli ci ho messo una candelina sopra! Certo c'è da dire che era più grande la scatola che la torta, ma dato si che non è proprio un modellino leggero di dolce, è stato meglio così.
In onore della sua tortina di compleanno oggi mi sono dilettata a prepararne un'imitazione, molto più light, per quanto possa esserlo il cacao, dunque ecco la mia ricetta della torta pan di stelle:
Ingredienti:
Zucchero di canna 200gr
2 uova,
farina 00 160g,
burro di soia 100g,
nocciole tostate e macinate 20g,
cacao amaro in polvere 30g,
1 pizzico di sale,
vanillina,
una bustina di cremor tartaro o lievito secco naturale attivo
zucchero a velo
formine a stella
Procedimento:
In una terrina lavorate a crema il burro e lo zucchero e aggiungete le uova, amalgamando il tutto; successivamente aggiungete la farina, le nocciole, qualche goccia di vanillina, il sale, la bustina di lievito, il cacao amaro.
Versate tutto
il composto in una tortiera di 24 cm di diametro, stendendo uniformemente.
Infornate a 180° per 50 minuti circa, avendo l’accortezza di controllare la cottura con uno stecchino.
Una volta fredda potete decorare la torta con zucchero velo e le formine delle stelle.
In onore della sua tortina di compleanno oggi mi sono dilettata a prepararne un'imitazione, molto più light, per quanto possa esserlo il cacao, dunque ecco la mia ricetta della torta pan di stelle:
Ingredienti:
Zucchero di canna 200gr
2 uova,
farina 00 160g,
burro di soia 100g,
nocciole tostate e macinate 20g,
cacao amaro in polvere 30g,
1 pizzico di sale,
vanillina,
una bustina di cremor tartaro o lievito secco naturale attivo
zucchero a velo
formine a stella
Procedimento:
In una terrina lavorate a crema il burro e lo zucchero e aggiungete le uova, amalgamando il tutto; successivamente aggiungete la farina, le nocciole, qualche goccia di vanillina, il sale, la bustina di lievito, il cacao amaro.
L'impasto è pronto! |
Infornate a 180° per 50 minuti circa, avendo l’accortezza di controllare la cottura con uno stecchino.
Una volta fredda potete decorare la torta con zucchero velo e le formine delle stelle.
15 gennaio 2014
Il riso alla cantonese vegetariano
Adoro la cucina Indiana, è senza dubbio, tra quelle
straniere, la mia preferita, al secondo posto potrei metterci quella cinese. Il
nostro ristorante locale a portar via ci ha risolto parecchie serate di rientro
dal lavoro in orari indicibili! L’alimento più famoso sia in India che in Cina
è senza dubbio il riso, quindi oggi vediamo come cucinare
il riso
alla cantonese, la mia versione ovviamente non contiene prosciutto!
Ingredienti per tre persone
Riso basmati 120gr
Piselli (surgelati o in barattolo di vetro)
2 uova
1 carota tagliata a dadini
Affettato vegetale (opzionale per chi non sa rinunciare
all’effetto prosciutto)
Olio di sesamo
Preparazione
Sciacquate più volte il riso sotto l’acqua corrente, per
togliere l’amido, poi mettetelo in una padella o in una casseruola ed
aggiungete acqua, il doppio del volume e fate cuocere a fuoco medio, quando
sarà cotto mettetelo da parte a raffreddare.
Intanto scaldate l’olio di sesamo e versate le uova da strapazzare
e successivamente i piselli e le carote (ed eventualmente l’affettato vegetale),
salate e lasciate cuocere a fuoco medio con coperchio. Quando la verdura sarà
pronta potete aggiungere il riso, rosolate e servite.
p.s. nella ricetta non utilizzo durante la cottura la salsa
di soia ma la porto in tavola per condire!
祝您好胃口
07 gennaio 2014
Ricette facili e veloci dal mazzo
Tra le domande vincitrici
dell’oscar dell’ovvio fatte ad un vegetariano ci sono l’immancabile “ma allora
cosa ti mangi?” e “Sei vegetariano!Capirai allora passi la vita ai fornelli?”.
Chi mi conosce sa che non ho proprio un fisico alla Margot Fontaine e non passo
le mie giornate in cucina, dunque di che vive un vegetariano in lotta contro il
tempo? Potremmo farne una bibbia ma non sarebbe più un post da blog quindi,
solo per dar breve soddisfazione ai curiosi ecco una lista di ricette
facili e veloci.
1 cucchiaio di semi di senape
1 cucchiaio di semi di cumino
3oo g di ceci lessati in barattolo
1 cucchiaio di pepe
300 ml yogurt bianco (per la versione vegana si può utilizzare yogurt vegetale)
Preparazione:
In una padella ampia tostare tutte le spezie con abbondante olio. Incorporare i ceci e far bene insaporire. Aggiungere a questo punto lo yogurt e cuocere per 10 minuti. Accompagnare con riso pilaf.
Fettuccine con champignon
(vegano)
Ricettina facile per onnivori, vi
basterà prendere una confezione di fettuccine fresche, uno o due vassoi di
champignon già tagliati, olio, aglio, prezzemolo e ½ bicchiere di vino.
Utilizziamo la onnipresente
padella antiaderente, nella quale scalderemo l’olio e l’aglio, aggiungendo poi
in sequenza i funghi, quando si sarà consumata gran parte dell’acqua che
solitamente tirano fuori, potete aggiungere il vino e far sfumare, così da
mantenere un po’ di liquido. Cucinate a parte le tagliatelle, che essendo
fresche impiegheranno poco, scolate non troppo fitto (ovvero lasciate qualche
goccia di acqua di cottura) e ripassate in padella aggiungendo abbondante
prezzemolo tritato. Voilà, più lungo il post che il procedimento!
Pennette alle zucchine
(vegetariano)
2/3 zucchine, pennette, olio,
stracchino
Andiamo con le zucchine tagliate
rondelle da cucinare in padella con olio caldo, mettete su l’acqua per la
pasta, scolate, ripassate un minuto con le zucchine ed unite un bel pezzo di
stracchino.
Ceci con un tocco d'India
(vegetariano/vegano)
Ingredienti:
1 cucchiaio di semi di senape
1 cucchiaio di semi di cumino
3 cm di radice
di zenzero
3oo g di ceci lessati in barattolo
1 cucchiaio di pepe
300 ml yogurt bianco (per la versione vegana si può utilizzare yogurt vegetale)
Prezzemolo
o coriandolo fresco
Preparazione:
In una padella ampia tostare tutte le spezie con abbondante olio. Incorporare i ceci e far bene insaporire. Aggiungere a questo punto lo yogurt e cuocere per 10 minuti. Accompagnare con riso pilaf.
Un secondo al volo
(vegetariano)
Qui siamo proprio in terra single
senza esperienza, vi bastano due uova e degli asparagi, io li compro in
barattolo di vetro al Tuodì, low cost, buon sapore, già lessati! Scaldo l’olio
in padella, aggiungo le due uova ed al centro, a mò di mazzolin di fiori,
aggiungo gli asparagi, tempo di cottura 5’ se volete inzuppare il pane
altrimenti qualche minuto in più!
Potremmo finire in bellezza con
una scaloppina di seitan al limone ma le riserviamo per la prossima puntata, intanto se volete fare ancora prima, posate le stoviglie ed il grembiule e fate un salto da Ops! a Roma, ci sono stata un paio di volte durante queste feste e ne è valsa davvero la pena!
04 gennaio 2014
Pronti, SALDI, via!
Ciao a tutti,
stamattina sono stata in centro per un giro di ricognizione durante la prima "folle" giornata di saldi in pieno centro, un delirio di gente da rendere difficile impossibile ..comunque, questo è l'anno delle galosce, una volta rilegate ai piedi dei giardinieri ed a noi bambini in caso di tempesta oggi sono nei cataloghi dei più grandi marchi della moda, da Gucci ad Armani, insomma dopo Melissa in tanti si gettano nella plastica e caucciù, con gran gioia dei veg(etari)ani. Dunque, anche se ha quasi esaurito i numeri da Geppy in Via Nazionale potete trovare le Lemon Jelly
e Colors of California, anche nel negozio di Via Cesare Battisti 136 (alla fine di Via Nazionale ed alle porte di Piazza Venezia, in ogni caso ecco alcuni siti da guardare, ricordandovi sempre i più noti Zalando, Spartoo e Sarenza per cercare qualche tronchetto in sintetico oppure Amazon per una Marco Tozzi o Chinese Laundry, come questa che ho appena acquistato:
Mèduse
Mocks
Aigle
Bogs
Per le borse, oltre Carpisa ho trovato qualcosa di interessante ed economico da Zara, ho acquistato a 25,00 Euro questo modello.
Come sempre per tutti i consigli ed i negozi specializzati visitate il sito www.Stiletico.com
Buoni saldi
stamattina sono stata in centro per un giro di ricognizione durante la prima "folle" giornata di saldi in pieno centro, un delirio di gente da rendere difficile impossibile ..comunque, questo è l'anno delle galosce, una volta rilegate ai piedi dei giardinieri ed a noi bambini in caso di tempesta oggi sono nei cataloghi dei più grandi marchi della moda, da Gucci ad Armani, insomma dopo Melissa in tanti si gettano nella plastica e caucciù, con gran gioia dei veg(etari)ani. Dunque, anche se ha quasi esaurito i numeri da Geppy in Via Nazionale potete trovare le Lemon Jelly
e Colors of California, anche nel negozio di Via Cesare Battisti 136 (alla fine di Via Nazionale ed alle porte di Piazza Venezia, in ogni caso ecco alcuni siti da guardare, ricordandovi sempre i più noti Zalando, Spartoo e Sarenza per cercare qualche tronchetto in sintetico oppure Amazon per una Marco Tozzi o Chinese Laundry, come questa che ho appena acquistato:
Mèduse
Mocks
Aigle
Bogs
Per le borse, oltre Carpisa ho trovato qualcosa di interessante ed economico da Zara, ho acquistato a 25,00 Euro questo modello.
Come sempre per tutti i consigli ed i negozi specializzati visitate il sito www.Stiletico.com
Buoni saldi
02 gennaio 2014
La passione di mio figlio….le melanzane
Non è solo perché sono
vegetariana che a casa mia si mangia verdura due volte al giorno (potremmo fare
anche tre ma se la propinassi anche a colazione ci sarebbe una sommossa
casalinga), è una tradizione culinaria di famiglia, mia madre, di origine
calabrese, ha sempre messo in tavola tanta di quella verdura che non mi sono
trasformata in Hulk solo perché la nostra era verdura non esposta ai raggi
gamma! Tra tutte però quello che mio figlio mangerebbe a quintali sono le
melanzane. Ci sono tantissimi modi per prepararle ma tra questi le due ricette
con melanzane che sono risultate vincenti sono queste:
Melanzane alla soia
(vegano)
Ingredienti per 3 persone
1-2 melanzane tonde
Olio evo
Salsa di soia
Procedimento:
Tagliate le melanzane a cubetti,
riscaldate l’olio in una padella antiaderente e fate rosolare le melanzane,
portate avanti la cottura a fuoco medio e coprite quando mancheranno a pochi
minuti da fine cottura aggiungete la salsa di soia alzate il fuoco e mescolate
per qualche minuto
p.s. la salsa di soia è molto
saporita quindi non è necessario salare!
Polpette di melanzane
(vegetariano)
Ingredienti per 3 persone
1-2 melanzane tonde
Pangrattato
Sale q.b.
Prezzemolo
1 uovo
Scalogno
Olio evo
Salsa di pomodoro
Procedimento:
Io e mamma abbiamo due varianti
diverse per queste polpette, una più leggere (la mia) l’altra più calabrese (la
sua). Io procedo infornando le melanzane su una teglia ricoperta di carta da
forno a 200° per 30’/40’. Mentre le melanzane cuociono potete iniziare a
predisporre l’impasto con il pangrattato, il parmigiano ed il prezzemolo.
Quando le melanzane sono cotte estraete la polpa, strizzatela per togliere
l’eventuale acqua di cotture e poi unite al pane e formate le polpette.
Prendete una padella e preparate
il soffritto con olio e scalogno ed iniziate a cucinare il sugo a meta cottura
adagiate le polpette che finiranno di cuocersi nella salsa di pomodoro. In
alternativa, ovviamente potete farle fritte.
La mamma invece di
cucinare le melanzane nel forno le frigge dopo averle tagliate a fette e tenute
sotto sale, decisamente più pesante ma qualcuno direbbe, anche più saporita.
Voi invece, se volete trovare altre sfiziose ricette con le melanzane potete
dare un’occhiata a questo sito di ricette di cucina
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