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20 luglio 2014

Hummus, la salsa di ceci

Ci siamo, abbiamo quasi finito con il trittico sui ceci e per chiudere non poteva mancare la più facile e gustosa: Hummus, la salsa di ceci

La salsa di ceci la trovate nella cucina araba, ebraica, in molte regioni dell'Africa ed in Oriente, antipasto molto utilizzato nei nostri ristoranti vegani e vegetariani, si presta al consumo in un una Pita, raccolta a cucchiaio con il chapati, come contorno e condimento di un piatto di Falafel!
Vediamo il procedimento, davvero veloce e semplice.

Ingredienti

150 gr di ceci lessati (tra quelli finora acquistati già pronti mi sono trovata benissimo sia con la linea Bio della Esselunga che con quelli in barattolo di vetro di Libera Terra, ovviamente due prezzi completamente diversi)
Olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di cumino
2 cucchiai di salsa Tahin
1 limone spremuto (sempre attenzione ad acquistare limoni con buccia non trattata)
prezzemolo o coriandolo

Procedimento

Versate uno o due cucchiai di olio in una padella antiaderente, soffriggete per qualche minuto, aglio, cumino e ceci.
Ponete tutto nel bicchiere del mixer ed aggiungete la salsa Tahin ed il succo di limone, frullate finchè il composto non diventerà una crema, se necessario, durante questa fase, potete aggiungere dell'olio.
Quando la salsa sarà pronta potrete metterla in una ciotola e guarnire con il prezzemolo tritato.



14 luglio 2014

Preparare la farinata di ceci

Lo avevo detto che avremmo dedicato "qualche" post ai ceci e dunque eccomi di nuovo per il piatto che ultimamente sta andando per la maggiore e che va a sostituire degnamente la frittata nella cucina vegan: la farinata.

Preparare la farinata di ceci è davvero semplicissimo e, come succede per la frittata, di libera interpretazione, lascia spazio alla vostra fantasia e può essere condita, riempita, farcita come più vi piace.

Il mio primo esperimento è stata questa versione dal sapore estivo, con pomodorini e basilico

Ingredienti per 1 persona

Farina di ceci (ormai con la quantità vado ad occhio ma potrei dire una bella manciata)
1/2 bicchiere acqua frizzante
olio evo
sale

pepe
pomodori datterini o piccadilly
basilico
p.s. qualche volta aggiungo qualche filo di rucola o un cucchiaio di olive taggiasche denocciolate

Procedimento

Versate la farina in un contenitore, aggiungete l'acqua poco alla volta ed iniziate ad amalgamare facendo attenzione che non si formino grumi, il composto deve risultare un pò più denso rispetto al battuto di uova. Aggiungete il sale, il pepe, ed un filo di olio evo. Lasciate riposare una decina di minuti. Nel frattempo tagliate a rondelle i pomodori e tagliate il basilico. Aggiungetelo al composto e riscaldate un cucchiaio di olio in una padella antiaderente. 

Versate il composto e lasciate cucinare come fosse una frittata. Potete accompagnarla ad un contorno di spinaci in insalata con un goccio di aceto, pinoli (o semi di girasole) e qualche fetta di arancia ed avrete un piatto completo!


07 luglio 2014

Frittelle di farina di ceci

In questo periodo mi sto dedicando a polpette e frittelle, preparazioni molto leggere, tipicamente estive! Scherzi a parte, per non ricorrere troppo spesso agli alimenti per vegetariani già pronti, come ho scritto più volte, è necessario metter mano a grembiule, padelle e mestoli. Ovviamente le alternative alla soia ormai lo sappiamo sono tantissime e tutte della famiglia delle leguminose. Uno tra i miei preferiti, forse perchè utilizzato ampiamente nella mia amata cucina indiana, è il Cicer arietinum o cece. Esistono tantissimi modi per prepararlo, dalle creme alle polpette, e la farina è ottima come sostituto della comune farina di grano o delle uova. Io ho iniziato col preparare le frittelle di farina di ceci e verdure che mi ricordavano moltissimo le Pakora indiane.

Ingredienti

farina di ceci
acqua gassata (io uso quella di casa e gassificata con Happyfrizz)
olio
sale
pepe
1/2 cucchiaino di garam masala
zucchine a julienne
spinaci da insalata
patate a julienne

Procedimento

Setacciate la farina di ceci e versate lentamente l'acqua, mescolando in modo da non formare grumi, aggiungete il sale, il pepe ed un cucchiaio di olio e lasciate riposare per una decina di minuti. Unite le verdure ed amalgamate bene.

Fate scaldare l'olio in una padella e porzionate un cucchiaio di impasto ed iniziate a friggere, quando saranno ben dorate potete togliere e scolare su carta assorbente!

02 luglio 2014

In odore di vacanze, Italia da riscoprire! Aggiornato

Negli ultimi due giorni ho letto un paio di articoli dell'ovvio (e soprattutto del risaputo), puntuali come l'IMU le statistiche di giugno che vedono l'Italia come il posto di villeggiatura più caro d'Europa, non per nulla molti preferiscono andare all'Estero. Chi non può espatriare e riesce ad optare per un viaggio a giugno sicuramente risparmia, per tutti gli altri, soprattutto se amanti del mare, non resta che attaccarsi al pc e scovare l'offerta o il coupon last minute! Io ormai ho abbandonato il mare da anni, dirottando sulla montagna che per quanto registri il tutto esaurito non ha l'inconveniente della calca da spiaggia! Altro cambiamento è stato quello di optare per l'appartamento abbandonando la comodità del pasto pronto degli alberghi, che spesso, soprattutto per me che sono vegetariana andava sprecato. Con quello che risparmio di pensione completa mi posso permettere una pizza in più! Ma se proprio ve lo devo dire, mi sono chiesta: è davvero cosi impietosa la situazione, è così inavvicinabile questa Italia? 
Non c'è dubbio che le mete classiche sono effettivamente care, soprattutto per le famiglie, ma a cercare bene forse abbiamo tralasciato luoghi incantevoli ma meno alla moda e full optional per quelli più mondani ma appunto più cari.
Io, mi vergogno a dirlo, essendo calabrese, questo non lo conoscevo. 
Non fosse stato per Donna Moderna non avrei mai visto le foto della splendida Riviera dei Cedri, del Santuario della Madonna di Costantinopoli, incastonato nella pietra e la Grotta del Romito. Conoscevo, solo di nome, il Castello Normanno, peraltro mai visitato, ma ignoravo dell'esistenza del Museo del Cedro o le rovine di Cirella. Mai stata a Diamante ed al festival del peperoncino. Per non parlare di Guardia Piemontese, isola linguistica occitana (la lingua d'Oc) del meridione con la sua porta principale d'ingresso, chiamata Porta del Sangue a memoria della strage di Valdesi del 1561.
Dopo un brevissimo giro in rete ho trovato l'indirizzo di un B&B e qui ce ne sono altri ed infine questo agriturismo, a prima vista i prezzi mi sembrano abbordabili, che ne dite?

Aggiungo questa notizia Ansa del 03/07 per un altro bel posto da visitare al Sud, in Sicilia nella Riserva del bosco della Ficuzza, a circa due ore e mezza dalla Riserva dello Zingaro e San Vito lo Capo, fateci un pensiero, magari in concomitanza con il Cous Cous Fest
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