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27 settembre 2011

And the winner is......

Ebbene siam giunti alla fine, per così dire, ed ecco cosa ho deciso, o meglio cosa non ho deciso.....mi spiego meglio. Ho lanciato un'iniziativa che mi entusiasmava solo al pensiero, mossa da ottimismo e fiducia, ed è nel pieno rispetto di queste mie due caratteristiche che mi contraddistinguono che vado a premiare chi ha raccolto più voti.
Non sta a me giudicare buoni e cattivi, non nè ho le capacità nè sono nella posizione per farlo e non sarei io se non decidessi di chiudere gli occhi e proseguire appunto con ottimismo e fiducia, aggiungo però che mi sembrava limitativo premiarne solo una, così ho deciso di procedere con i primi quattro che avevano raccolto più voti al momento in cui il sondaggio è stato cancellato dal blog.

Spero che vogliate accettare:

Roberta filava filava
Bead & Triks
Pane, Amore e Creatività
Cafè Creativo

Grazie a tutti

26 settembre 2011

Non credo nella guerra come risoluzione dei problemi, nè in quella fra vicini di casa nè tanto meno in quella fra nazioni, ma in questa giornata di lutto, l'ennesima, voglio poter trovare una storia positiva, di onore, valore e solidarietà, motivo per cui vorrei parlarvi di Dakota Meyer, per me uno sconosciuto fino a sabato, quando l'ho visto in un'intervista al Dave Letterman Show.
Dakota ha solo 23 anni oggi, ma è stato insignito della medaglia d'Onore dal Presidente Obama per aver salvato 13 dei suoi marines e 23 soldati afgani durante uno scontro a fuoco in Afghanistan. Il sergente Meyer ha deciso di istituire un fondo di studio per i figli dei suoi compagni deceduti durante l'attentato, anche perchè, come gli ha detto lo stesso Presidente Obama una delle cose fondamentali per i giovani oggi è l'istruzione.

Un pensiero và a tutti gli eroi di queste guerre, ai volontari ed ai medici che ogni giorni si prodigano per salvare vite, a chi lo fa per passione e fede ed a chi perchè costretto dalla mancanza di un'altra occupazione.

24 settembre 2011

Scoprire il vero dono

Il dono della vita, il dono dell'intelligenza, avere un gran cuore o tutto questo insieme. Lo so che alcune di voi non ne possono più di smancerie e dolcezze e lo dico proprio io che dal 15 dicembre al 09 gennaio per amici e parenti sono la Grinch (chissà perchè mi sono beccata 'sto soprannome bah!)..... comunque è vero che più ci corazziamo di Grrrrr e più nel nostro profondo (a volte sprofondo) non siamo così insensibili a certi sentimenti, anzi magari ci piacerebbe un bell'abbraccio, gratuito e senza secondi fini, accc sto perdendo il filo del discorso, ah si, vita intelligenza e cuore, bene, in una delle prime lezioni all'Istituto Samantabhadra a Roma si studiava proprio l'importanza di una rinascita umana, di quanto sia difficile realizzarla, con le sue otto libertà ed i suoi dieci attributi, quanto sia difficile che si verifichino tutte queste condizioni e questo l'ho compreso di più nella pratica, in India, grazie a persone come Dhelù, il sorridente ragazzo che ci ha servito i pasti per i dieci giorni di permanenza a Jaipur. Ragazzo semplice, scalzo, ogni giorno lo stesso vestito, una t-shirt bordeaux a maniche corte ed un pantalone grigio scuro. Dhelù non parlava inglese, si limitiva a sorridere ed a ringraziare, non poteva essere aiutato nei suoi compiti, perchè di una casta inferiore. Dormiva in un piccolo spazio, sul tetto della casa, senza nessuna pretesa, ma sempre disponibile e sorridente. Lui non ha avuto le nostre fortune, ma ha una libertà mentale che, a differenza di noi, non lo sottomette al mero consumismo. Lo guardo e penso beato lui, poi mi rendo conto che molti di noi non riuscirebbero a vivere in quelle condizioni, lui le accetta con una rassegnazione positiva "questa è la mia vita e l'accetto" senza farsi sconfiggere dalla depressione o dall'insoddisfazione. Sono partita ed ho lasciato a Dhelù 500 rupie, neanche dieci euro per me ma per loro un terzo dello stipendio mensile, per quanto possibile il suo sorriso si spalanca di più e risplende, così come io suoi occhi marroni, lucidi, mani giunte a ringraziare, un attimo senza fine. Bello per me quanto per lui. Ripensavo a questa storia perchè ho ricevuto via mail dal Giardino dei libri la pubblicità di questo film "Discover the Gift", nè ho guardato il trailer e mi sono appunto chiesta "ma qual'è il vero dono", quello che non chiede nulla in cambio, quello che magari non costa nulla, come un sorriso, o noi stessi, la nostra stessa esistenza, che non è detto sia così facile riottenere. Se credete al Karma pensate che se oggi siete quì, con tutte le vostre facoltà intatte, in un paese libero e con grandi potenzialità è perchè nella vostra vita precedente ve lo siete meritato, ora non sprecate questo dono e cercate di meritarvi il prossimo giro!

(il nostro cuoco - foto di Elisabetta Sabatino)

19 settembre 2011

Bio in fiera

Allora prima che passi l'attimo eccomi al solito riassunto delle prossime fiere, che dovreste trovare nella pagina degli eventi:

24-25 settembre Treviso/Sant'Artemio Fiera Quattro passi
http://www.fieraquattropassi.org/

1-2 ottobre ad Urbino Biosalus
http://www.biosalusfestival.it/

se potete prendere l'aereo andate invece a Parigi
Paris Vegan Day - 1-2 ottobre
http://www.parisveganday.fr/en/

7-9 ottobre a Milano (Palazzo Giureconsulti) SaporBio
http://www.saporbio.com/


9 ottobre XII edizione di BioDomenica (tutta Italia)
http://biodomenica.blogspot.com/

15-16 ottobre Umbria Bio Expo (Montecastrilli)
http://www.umbriabioexpo.it/home.php?id=1

28/30 ottobre Festival dell'Oriente a Massa Carrara
www.festivaldelloriente.it

18-20 Novembre a Bolzano Biolife
http://www.fierabolzano.it/biolife/attivita-eventi.htm

Per i fine settimana mi raccomando date sempre uno sguardo alle tantissime sagre che ci saranno prima di scegliere di passare la giornata in un centro commerciale o a poltrire in casa e per la spesa privilegiate se potete i mercati del contadino, il sito è http://www.campagnamica.it/

Buon inizio settimana!

18 settembre 2011

da Ariel di Vegan lifestyle & altre storie al ricettario vegan/vegetarian

Volevo condividere il post di vegan lifestyle & altre storie...: Sfogo di una vegan che vuole mangiar bene per sollevare il problema del mangiar fuori per vegani o vegetariani. Per chi sceglie questo tipo di alimentazione infatti mangiare in casa non è difficile, il dilemma si pone quando si sceglie di mangiare fuori, tanto più per i vegani che non forse per i vegetariani. E' sicuramente vero, come molti di voi mi faranno notare, che soprattutto negli ultimi tempi sono spuntati fuori locali "ad hoc" ma a che prezzo e con che menù. Non so le vostre tasche cosa ne pensino ma, le rarissime volte in cui ho messo piede in un ristorante vegetariano, le mie si sono alleggerite non di poco, in netta opposizione con il principio per cui la cucina vegetariana è a base di frutta, verdura, uova, formaggio, legumi e se proprio vogliamo esagerare tofu e seitan, insomma tutti prodotti a basso costo che non giustificano quindi i numeroni sul menù. Oltre a questo, come scrive Ariel, i piatti proposti sembrano usciti da un ricettario di mago Merlino, insomma la domanda che ci si pone è dove sono finiti quegli splendidi piatti alla base della cucina più invidiata al mondo, la nostra? Ecco allora che chiedo a voi popolo di internauti, mandatemi una o più ricette tipiche della vostra regione che siano per vegani (quindi senza alcuna fonte animale) o vegetariani. Inserite se volete i vostri commenti o ricordi, il tempo e la difficoltà di cottura, ingredienti e preparazione, così dall'idea di Ariel potremo fare una raccolta di ricette della tradizione italiana per veg e condividerla con tutti.
Aspetto le vostre ricette e intanto dò il via con la mia:

Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di cipolle rosse di Tropea ;
200 gr. circa di olio evo;
1 cucchiaio di farina ;
1 lt. circa di brodo vegetale ;
1 pizzico di Sale
Crostini o pane bruscato

Come procedere:
Lavare e tagliare le cipolle a fettine sottili, poi farle rosolare nell'olio finchè non diventano dorate. Ora potete aggiungere la farina, che avrete preventivamente abbrustolito in un padellino.
Mescolare il tutto per qualche minuto ed aggiungere subito dopo il brodo, mantenete la pentola a fuoco medio e fate addensare a vostro gradimento.
Aggiungete un pizzico di sale se necessario e servite la zuppa (calda) con dei crostini.

Questa è tipica della mia regione, la Calabria, ma non della mia zona, dove si predilige l'uso di biete e broccoletti per l'autunno inverno con legumi. Ora interrogo la mia mamma e ne aggiungo una delle mie parti!

Aspetto le vostre, mi raccomando!

14 settembre 2011

Caro Colin, sapessi quanto è difficile…. - Dear Colin, if you knew how it's difficult.....

essere eco, bio, sostenibili, a impatto 0 (ma anche 1,2 e pure 3). Quando l’anno scorso ho letto il tuo libro mi sentivo come Gene Wilder in Frankestein Junior: Si Può Fare! Oggi mi sembra più di svuotare il mare con un secchio…a leggere sembrava tutto più facile, mi scrivevo passo dopo passo cosa fare, da dove cominciare, cosa cambiare, ho anche partecipato al progetto e di nuovo tutto sembrava possibile. Ora mi guardo intorno e trovo solo muri, confrontarsi con la realtà locale è scoraggiante. Chissà a quanti di voi sarà successo di fermarsi e rendersi conto che è una battaglia impari e che bisogna per forza scendere a compromessi (magari solo a me!). Tanto per cominciare non ci sono negozi che vendono prodotti sfusi, qui quasi tutto è portatore insano di almeno un imballo. I supermercati sono da eliminare completamente dal ciclo acquisti, allora devi avere il tempo di comprare tutto al mercato e non sempre è possibile e comunque sta pur tranquillo che in base alle norme sanitarie anche lì troverai una discreta dose di prodotti sotto vuoto rigorosamente nella plastica, come quella delle buste, che per quanto siano al bando, non tutti le hanno sostituite con quelle bio e si ostinano a dartele anche se ripeti almeno due volte “ce le ho già, grazie”. Beh, pensi, andrà meglio con le bevande….acqua del rubinetto, magari filtrata da una fantastica caraffa che è stata anche sotto accusa, in quanto ritenuta inutile se non dannosa. Ottimo mi dico, in famiglia la usiamo da “soli” due anni, ma vai avanti e passi ai tre/quattro secchi di raccolta differenziata, orgogliosa del lavoro meticoloso che hai fatto, ti accingi ad andarla a buttare e trovi le campane stracolme (da giorni anche) e circondate di spazzatura, ma ancora non sei al fondo e ti ricordi dell’isola ecologica che però non è aperta quando pare a te ma, a giorni alterni, la mattina o il pomeriggio e devi prendere la macchina per andarci: per oggi la spazzatura può stare ancora con noi, anzi a separarmene ne sento nostalgia! Però continui a non arrenderti e ti chiedi se fossi un volontario di Greenpeace cosa farei, ma certo alzo il telefono e protesto. Così ti senti rispondere dal tuo comune un sacco di balle, che conosco già la situazione e non si preoccupi provvederemo e da lì al giorno dopo un compattatore si porta via in un unico convoglio, tutta insieme appassionatamente, la tua spazzatura, quella che avevi fatto tanta fatica a dividere……Infine viene la sera e dai uno sguardo alle notizie in rete: Ghiacciai Stelvio ridotti del 40% in 50 anni – Lipu 13% uccelli a rischio estinzione; Giornata oceani: habitat minacciato; Pericolo deforestazione in Amazzonia…..devo aggiungere altro? Alla fine, mi dico, che ogni sforzo, anche piccolo può fare qualcosa in un sistema che funziona, ma quando il sistema non funziona??

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be ecologic, organic, sustainable, zero impact (or 1, 2 and even 3).

When last year I read your book I felt like Gene Wilder in Frankenstein Junior: You Can Do It! Today it seems more to empty the sea with a bucket ... reading everything seemed easier, I wrote step by step what to do, where to start, what to change, I’ve also participated in the project and again everything seemed possible. Now I look around and find only walls, confront oneself with the local situation is daunting. I wonder how many of you will be happened to stop and realize that it is an unequal battle and you're forced to compromise (maybe just me!). First of all there are no shops that sell products in bulk, here almost everything have at least one or two pack. The supermarkets are completely eliminated from the cycle shop, then you have to find the time to buy everything to the market and it’s not always possible and don’t worry that, based on health law, even there you will find a fair amount of vacuum products strictly in plastic, such as envelopes, which are banned but not everyone has replaced with bio and give it to you even if you insist on repeat (at least twice time) "I've already got, thank you." Well, you think, it will go better with the drinks .... Tap water, perhaps filtered by a great pitcher who is now under indictment, as it was deemed useless if not harmful. I say good, we use it in the family "only" from two years, but go ahead and walk to the three / four buckets of waste collection, proud of the meticulous work you did, you prepare to go and throw, and the bells are overflowing (from even days) and surrounded by garbage, but you are not yet at the bottom and you remember the Ecological Area built by the City Hall, which unfortunately it’s not always open, but on alternate days, morning or afternoon and you have to take the car to go there…well for today the garbage can be with us, I still miss it! But you don’t give up and you wonder: if I was a Greenpeace volunteer what I should do? Certainly got up the phone and I protest. So the city hall’s employee answer to your call with a lot of balls, He say already know the situation and don’t worry. They will be there the next day and a compactor goes away in a single chain your garbage, the same that you hardly divided, now it’s in one, unique sector.... ... Finally is the evening and take a look at the news on line: Stelvio Glacier reduced by 40% in 50 years - 13% birds threatened with extinction; Oceans Day: threatened habitats; Danger deforestation in the Amazon ... .. need I say more? In the end, I think, that every effort, however small can do something in a system that works, but when the system is not working?

Please sorry for my terrible English!

La mia India

Sono rientrata......da poco più di una settimana dall'India, che esperienza indescrivibile... è stata sconvolgente e sorpendente allo stesso tempo, uno stato che si riassume in tre parole: contrasti, rassegnazione e "qualsiasi cosa non hanno te la procurano"!

La povertà più assoluta di fronte a poche case dei ricchi (riconoscibili dalle guardie ai cancelli). Cartelli pubblicitari di residence da sogno, che nessuno potrà permettersi, campeggiavano sulle botteghe rotte e sporche, templi incastrati tra un muro e l'altro delle migliaia di bazar, tanto rumore e traffico, ma nel loro caos non si arrabbiavano mai, neanche per gli incidenti.
Uomini, donne e bambini sempre sorridenti e disponibili e poi migliaia di colori, odori e sapori speziati e piccanti.
Guardavo sui tetti delle case ed al posto delle tante antenne che ci sono da noi c'erano migliaia di cisterne per l'acqua a simboleggiare cosa per loro è davvero vitale. In tutto questo un sistema basato sulle caste che è impossibile non criticare, se sei povero, povero sei destinato a rimanere e questo è il loro senso di rassegnazione, accettano il destino come un Karma, immodificabile, ma con una dignità che fa scuola a qualsiasi benestante occidentale.

Sono stata in Rajasthan, più precisamente a Jaipur per i dieci giorni del mio corso presso la Chakrapani Ayurvedic Clinic e poi tre giorni prima di partire ho visitato un paio di città tra cui Agra per vedere il Taj Mahal e l'Agra Fort. Avendo alloggiato in una guesthouse a Jaipur ho potutto toccare con mano la vera vita indiana, le loro abitudini (mangiare con le mani e la doccia indiana le mie preferite) ed i loro ritmi lentissimi, il proprietario è stato gentilissimo e disponibilissimo.

Camminare in giro per la città non era facile, venivamo assaliti da venditori e mendicanti....i bagni pubblici non esistono quasi quindi la gente era abituata a fare i bisogni per strada e le strade erano invase di carretti che vendevano ogni bene o servizio possibile, dal barbiere al bar, dalla farmacia ai ricambi auto. Ci siamo anche ritrovati in due/tre occasioni nel mezzo delle manifestazioni dei supporter di Annà Hazare. Quante emozioni differenti e contrastanti!

A chi dice che in India non si tocca la spiritualità direi di lavarsi bene la faccia, ogni gesto ogni cosa è legata alla religione, svastica rovesciata simblo Hindu su ogni cofano di macchina, riti mattutini e serali, il bagno al tempio di Galta e la folla alla fine del Ramadam al Taj Mahal, no sicuramente non può lasciare indifferenti e non riesci a no sentire il mal d'India una volta rientrato a casa, nonostante la situazione, nonostante le otto interminabili ore di aereo!

Ma questo è anche un blog di vivere più sostenibile per cui ecco una ricetta tipica indiana, all'insegna dell'autoproduzione e della semplicità: il Paneer.

Io l'ho fatto così.....

1Lt di latte bio
1 pizzico di sale
il succo di un limone (non trattato)
una formina per formaggio (o un colino) ricoperto con un panno pulito (o un fazzoletto di stoffa)

Mettete a cuocere il latte, mescolate per evitare che attacchi sul fondo, non appena inizia a bollire aggiungere il sale ed il succo di limone avendo cura di continuare a mescolare con un cucchiaio di legno, vedrete iniziare a fioccare il formaggio, continuate ancora per pochi minuti (io ho aspettato un paio), togliete dal fuoco e versate il tutto nel contenitore che avete predisposto con il panno per filtrare il siero dal formaggio, lasciate freddare e poi mettete in frigo.....et voilà

p.s. una volta pronto potete tagliarlo a cubetti e conservarlo sott'olio

Namastè

04 settembre 2011

Nota dolente

Sono appena rientrata ed avrei voluto dedicare il primo post ad un viaggio che mi ha profondamente toccata, purtroppo dovrò iniziare da una mail ricevuta da parte di una lettrice che segnalava presunta non correttezza circa i voti, in parte dovuta anche al sistema Vorbeo che ho scelto che non è proprio il massimo immagino, aggiungo dato che permette la votazione ripetuta anche a distanza di pochi secondi.

Come ho già risposto alla segnalazione ricevuta, il mio non voleva essere un concorso nè qualcosa che vi portasse ad entrare in gara l'una con l'altra ma voleva premiare le vostra doti naturali con l'aiuto di chi vi segue ed affidandomi pienamente a voi. Ora mi trovo nell'imbarazzante situazione di dover porre rimedio e sinceramente l'unico modo che mi viene in mente, per non far torto a nessuno è quello di decidere personalmente la vincitrice. Spero di non deludere nessuno e di aver così essere venuta in contro alle legittime richieste di chi mi scrive, ovviamente sono quì disponibile al confronto alle proposte (purchè costruttive) ed al dialogo.
Grazie
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