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30 maggio 2013

A.A.A. Sapone Alga vendesi!

Piccolo annuncio per autoproduttrici interessati, svendo sapone alga da 500gr ne ho circa una dozzina di panetti, se siete interessati fatemelo sapere, io purtroppo non lo sto usando!

Ciao

27 maggio 2013

Il Paniere bio della spesa: la pasta

Ci sono cose a cui in caso di crisi si può rinunciare altre invece fanno parte degli intoccabili della nostra alimentazione come la pasta. Se ne può ridurre il consumo, soprattutto per la nostra salute, ma pur rimanendo fedeli al nostro motto meglio poca ma buona vediamo a che prezzo vengono proposte le paste con farine da agricoltura biologica

La pasta biologica è uno di quei prodotti del paniere della spesa che oscilla di prezzo in funzione del Brent e si può quindi passare da uno 0,70 fino a cifre da capogiro paragonabili alle uova di storione.

Io ho fatto un giro, per supermercati e negozi sia fisici che on line ed ecco cosa ho trovato:

Il sito di commercio elettronico comprotuttobio per Euro 1,12/1,14 vi da la possibilità di scegliere tra la Probios e la pasta della Ecor, nelle confezioni da 500gr.
Sempre in confezione da 1/2 kilo i negozi della catena Naturasì propongono in offerta alcuni tipi di pasta (maccheroni, conchiglie e linguine) a marchio insegna per Euro 0,95.
Sempre navigando in rete ho scovato questa "chicca", SanLorenzo che a quasi 12,00 euro ci "offre" ben 2kg di fusilli.
Il Molino Pagani propone tutti i tagli di pasta nella confezione da 500gr ad Euro 1,50 con spedizione in tutta Italia al momento gratuita (isole escluse)
Altromercato circa 1,70 (prodotto esaminato spaghetti Libera Terra); Granoro, un'ottima pasta di qualità pugliese, con una linea bio che si trova in vendita da 1,00 in su per il mezzo chilo, nei negozi ed on line, io l'ho acquistata diverso tempo fa ad un prezzo inferiore direttame
nte dalla ditta, per info www.granoro.it
Coop ViviVerde 0,76 per mezzo chilo ed è prodotta dalla Rummo (più o meno stesso prezzo e produttore per la pasta Auchan Bio) ed a chiudere un prodotto della Biolanga ad 1,40 al kg (non male direi). Sicuramente ne ho tralasciati molti da Almaverde, Felicia, Alce nero etc. ma per gli altri lascio a voi il compito della ricerca.
Un'osservazione sulle paste bio, di qualunque marca, è interessante notare come siano tutte confezionate nella plastica, che non è propriamente un'imballo amico dell'ambiente, mentre una pasta "normale", come ad esempio la Barilla, abbia scelto da anni anche l'edizione in cartone.
Insomma, come anticipato, le oscillazioni sono forti, quindi a parte scegliere di tirar fuori il nostro vecchio Bravo Simac oppure optare anche in questo caso per lo sfuso, possiamo sicuramente indirizzarci ad una delle tantissime offerte che oggi il mercato propone per un bio low cost, facendo sempre attenzione alle etichette e questo senza doverci per forza "accontentare" del solito prodotto d'elite, che per quanto buono non sempre è per tutte le tasche!

Buon appetito e arrivederci!

25 maggio 2013

Quanto è difficile lavarsi! Ecoriflessioni su bagnoschiuma

Fino a qualche anno fa acquistavo il Biodetergente Verde della Eos, ora siamo in austerity e Homer si lamentava del fatto che i bagno schiuma e gli shampoo che compro io sono "cari", considerate che al momento il suddetto biodetergente è in offerta ad Euro 13,00/lt, tentiamo di fare un giro per capire cosa vuol dire "caro" e quali sono le alternative.
Se decidiamo che non ci interessa nulla dell'INCI e che sia un prodotto Crueltyfree allora possiamo dirigerci in un qualsiasi supermercato e far incetta delle promozioni, io ho fatto un giro per volantini on line e prodotti come NeutroMed, Dove, Neutro Roberts e Palmolive si attestano tra i 2,50 ed i 3,00 al litro ed il pluripubblicizzato Pantene Pro V sta a ca. 7,18/lt (Volantino Auchan 29/04-15/05)!! Sconvolgente la differenza non trovate??

Se invece, ligi e fedeli ai nostri principi diciamo no a petrolchimica e test sugli animali allora la cosa diventa più complicata ed, in effetti, anche un pò più onerosa.

Coop, la famosa cooperativa ha ormai tutto a marchio proprio (o private label come piace tanto agli anglofans) e non mancano quindi bagno schiuma, saponi liquidi e rispettive ricariche, prodotti inseriti nel prontuario delle aziende cruelty free, i prezzi delle ricariche vanno dai 2,70 ai 2,90 a confezione peccato per l'INCI non proprio pulita

Ecor (San.Eco.Vit.) il marchio presente nei NaturaSì, nei CuoreBio e negli alimentari specializzati in biologico propone dei bagnodoccia certificati ICEA a 15,94 a lt è presente nei prontuari cruelty free e l'INCI è principalmente verde

Lavera inutile soffermarsi su INCI e certificazioni vi dico solo 6,99 tubetto da 100ml (69,90 al litro, follia pura!!)

Logona, va subito detto che ha una situazione particolare, per quanto riguarda il nostro mercato è cruelty free, in realtà poi esporta i prodotti in Cina, nazione che richiede che i prodotti vengano obbligatoriamente testati, qualcuno sostiene che ciò viene fatto a prodotto finito dal governo cinese e non dall'azienda ma comunque la scelta di operare in tali condizioni non volge proprio a loro favore, comunque è più orientata verso dentifricio e shampoo (che si riesce a trovare ad Euro 12,00 al litro), sul loro sito potete trovare le altre certificazioni

Mil Mil, il famoso marchio low cost da supermercato, reperibile negli Acqua e Sapone ed in altre catene specializzate in detersione sta lanciando la linea Bio Natura senza parabeni SLES/SLS PEG certificata da Natrue, Dermatologicamente testaao senza oli minerali, vaselina, OGM, coloranti e profumi sintetici. Dall'azienda mi scrivono che sarà in commercio dal prossimo mese, quindi il prezzo non è ancora noto e da verificarsi l'aspetto "test"

Bottega Verde, l'azienda non da molto è presente nel database Crueltyfree, ma l'INCI a mio avviso lascia molto a desiderare, unico prodotto degno di nota, di cui ringrazio la redazione di Stiletico per la segnalazione, è il Riso Venere, prezzo? Euro

Yves Rocher la casa francese è di recente fuori dalla lista Crueltyfree per i prodotti che vende in Cina, i suoi bagno doccia si posizionano ad Euro 4.95/400ml ad eccezione del gel doccia delicato 2in1 da 300ml, in offerta al momento ad Euro 2.95
I Provenzali: 3.99 per 400ml

Omia Laboratoires, la prima volta che ho visto i prodotti di questa azienda, peraltro delle mie parti, è stato lo scorso anno in Alto Adige e francamente pensavo non li avrei mai trovati qui, poi anche su suggerimento di Veganeco ho visto che sono presenti nelle catene Acqua e Sapone, è certificata ICEA e Crueltyfree, i prezzi sono pressapoco come quelli dei Provenzali, circa 4,00 euro per 400ml, anzi al momento sempre da Auchan è in offerta ad Euro 2,90 il bagno seta olio di jojoba, l'unica perplessità che mi resta è legata al servizio di "Striscia la notizia" non molto incoraggiante che dimostrava come in realtà non ci fosse ad esempio traccia di Argan nella linea all'olio di Argan!!

Provenzali, il saponificio Gianasso è uno dei più menzionati nel mio blog, i prodotti vegetali, biodegradabili e Crueltyfree, anche se facendo anche qui un pò di verifiche non tutti gli INCI sono totalmente verdi, i prezzi ufficiali dei bagno schiuma sono di Euro 4,15 per 400ml, anche se nei negozi si trovano a qualcosa in meno, le taniche ecoricarica da 5lt costano Euro 9,80/lt.

La lista sarebbe molto più lunga ma mi ci vorrà una seconda tappa per negozi...

Alla luce dei prezzi al litro è chiaro che il significato di caro assume una connotazione diversa a seconda del numero di persone che vivono in una famiglia, del potere d'acquisto e del consumo (a volte smodato) che si fa di un prodotto, ma a rischio di sembrare banale potrei dire che sarebbe sempre meglio utilizzare il metro "poco ma buono", ma sempre senza rischiare di esser presi per il naso da prodotti con certificazioni ammalianti che rischiano qualche volta di non giustificare il prezzo richiesto, non tutti ce lo possiamo permettere.
Certo è fuor d'ogni dubbio che per gli abiti, ad esempio, definiamo economico un pantalone da 19,90 di HM solo perchè non teniamo conto del costo nascosto, dalla bassa remunerazione della manodopera alle inesistenti tutele, l'etica non è in vendita miei cari e neanche discutibile, così come la nostra salute, ma anche la fiducia del consumatore!

Volevo ringraziare per alcuni suggerimenti Stiletico e Veganeco e ricordarvi di consultare sempre i loro siti e quello della Buav ed acquistare la guida Natureswatch per scegliere prodotti etici!

21 maggio 2013

Testati per voi: sneakers leather free su Zalando

Le sneakers sono come i pantaloni una volta che ti abitui a portarle non torni più al tacco! 
Tra le nuove tendenze per l'estate c'è il ritorno all'abbigliamento alla marinara ed un'esplosione di colori pastello, così da abbinare ad un pantalone blu con maglietta a righe e ad uno stile sportivo con un pizzico di chic ho colpito su Zalando. 
Le mie due vittime sono: Sneaker blu senza lacci di Le Temps des Cerises e Sneaker basse rosse Anna Field.
Anzitutto per entrambe posso dire che la calzata è perfetta, solitamente per la scarpa sportiva si tende a prendere un numero in più, in questo caso orientatevi sul vostro numero abituale.
La sneaker blu di Le Temps des Cerises è senza lacci, in morbido tessuto elasticizzato all'esterno e suola interna sempre in tessuto, si infila in un attimo. La suola esterna è in gomma bianca. Il modello è disponibile in una decina di varianti di colori ed il prezzo è di Euro 32,00. Sbarazzina ed ideale per un pinocchietto e tshirt!
Le sneaker rosso amaranto di Anna Field sono in finta pella di un'ottima qualità, soprattutto se pensate che costano solo Euro 23,00. Sono disponibili in tre colori (grigio, nero e rosso), la suola interna è in tessuto, la punta è leggermente arrotondata e si portano volentieri, io le ho abbinate ad una tutta da "passeggio" con felpa e maglietta ed un foulard Fair Trade di People Tree a righe corallo. Unica nota negativa, fate attenzione perchè stingono, testate su calzini bianchi!




17 maggio 2013

Prodotti equosolidali: il caffè

Facciamo una bella intervista doppia in stile "Iene" ad un prodotto tra i più diffusi per la prima colazione (ma anche per il break delle dieci, il dopo pranzo ed il dopo cena): il caffè.
Ovviamente diamo per scontate le solite indicazioni di massima che valgono per tutti i prodotti che scegliamo, ovvero preferiamo lo sfuso, il locale, bio ed equosolidale. Nel caso del caffè si sa che, torrefazione a parte, la materia prima arriva dai grandi produttori, America Latina ed Africa quindi direi che equosolidale sarebbe la scelta migliore per garantire ai produttori un compenso equo. 
Detto questo vediamo da vicino due prodotti piuttosto conosciuti ed entrambi equosolidali
  


Nome: Caffè Arabica 100% Solidal Coop     
Peso: 250g
Costo: Euro 3,89
Provenienza: Nicaragua
Produttore: Cecocafen

Certificazioni: Fairtrade

Prezzo Trasparente


Nome: Nicaragua caffè 100% arabica
Pes: 250g
Prezzo Consigliato: Euro 4,44
Provenienza: Nicaragua
Produttore: Cecocafen
Certificazione: Altromercato 100% equo

Prezzo Trasparente

Buon caffè!

09 maggio 2013

E' tempo di orto in casa

Questo è un altro dei post immancabili, ogni anno si aggiorna e si arricchisce delle novità di settore, perchè sono in tantissimi ad aver deciso di dar via alla coltivazione domestica di piante aromatiche e/o piccoli e grandi ortaggi, un pò per necessità ma anche e soprattutto per la passione del fare. Quindi questa è la stagione giusta per visitare fiere e vivai e riempire il balcone o il terrazzo di piante, utilizzando le soluzioni classiche o lasciandosi ispirare....

Anzitutto, se è la vostra prima esperienza e non sapete da dove iniziare potete trovare consigli utili per dar vita al vostro orto su http://www.coltivareorto.it/

1) Orto in terrazzo

Si tratta di un contenitore, realizzato in materiale plastico, che tramite un serbatoio di 6 litri, l'argilla espansa ed una tappetino in TNT, permette la coltivazione in terrazzo di piante aromatiche e da orto, mantenendo l'ideale umidità del terreno e aiutandoci se non abbiamo prorpio il pollice verde. Il kit è venduto da VERDEMAX , si chiama "Orto in terrazzo" e costa 122,76€; potete acquistarlo on line visitando questo link:                                   



2)iXorto

Nasce da Legambiente iPerorto, non è solo un box che contiene il libro + un kit per portare l'orto in città ma è una vera e propria rete verde. Sul portale potete registare il vostro punto verde, partecipare, conoscere gli eventi, le news e far crescere il network degli iXorto, insomma una coltivazione 2.0 da fare anche e soprattutto in famiglia con i vostri figli


http://www.ixorto.com/

3) Orti da parole crociate: in orizzontale e in verticale

Costruirsi un orto verticale sempre con in consigli della rete, per farlo riciclando magari lattine del pomodoro oppure i guanti da cucina, oppure le damigiane in plastica da 5lt del vino comprato all'ultima sagra

4) Un'orto da App? Iscrivervi a Growth the planet http://store.growtheplanet.com/collections/

5) Un'orto minimal? Una novità da Ikea per coltivare verdure e spezie in cucina

Fate anche un salto in libreria, lo scaffale dedicato alle coltivazione è nutrito quanto quello dedicato ai milioni di cuochi in giro, scegliete anche qualcosa da condividere con i più piccoli, non è mai troppo presto per avvicinarli all'ambiente, qualcosa magari della collana ecologica dedicata ai bambini come "Nina e Nello - L'Orticello" .

08 maggio 2013

Maggio: spesa e ricette del nuovo mese

Siamo arrivati a maggio, cambia il mese e cambia la spesa, ecco quindi il consueto elenco di frutta e verdura di stagione
  • frutta: ciliegie, fragole, kiwi, nespole, ultime arance e ultimi pompelmi
  • verdura: asparagi, bietole, carciofi, carote, cetrioli, cicoria, cipolle, fagiolini,fave, lattuga, patate, piselli, radicchio, rucola, sedano, spinaci, zucchine
Idee per la settimana, visto che andiamo incontro ad una stagione calda per limitare il tempo ai fornelli suggerisco di optare per soluzioni quanto più possibili "allinone" ovvero da piatto unico che contenga cereali, legumi e verdura. Ne guadagnerete in tempo, in salute e in soldi!

- insalata di cereali al curry con peperoni o
pomodori ripieni di cous cous al curry con peperoni (vegan)
- insalata di pasta e caprese con fagiolini

- insalata di cereali/legumi e zucchine fritte (vegan)
- risotto agli asparagi e mung dal (vegan)
- trofie con pesto di rucola e pachino
- pasta alla contadina (casarecce con melanzane, zucchine, peperoni e pachino) (vegan)
- bruschette con cicorione ripassato e formaggi al piatto con marmellata e miele
- riso basmati, 1 melanzana fritta a cubetti, frittelle di falafel e paneer al pomodoro
- riso bianco, zucchine e carote stufate e fagioli all'uccelletto (vegan)
- Fagottini di trevigiana ripieni (vegan)
- crocchette di zucchine
- crocchette di ricotta e piselli

Se c'è qualcuna di queste idee che ti sembrano interessanti chiedimi la ricetta, sarò felice di aiutarti

Infine vi lascio due cosine da leggere, un'articolo di Yahoo che conferma (qualora ne avessimo bisogno) quanto faccia bene all'umore la dieta ricca di frutta e verdura e, per gli amanti della tecnologia, una App per iPhone per conoscere la frutta di stagione, potete trovarla all'interno di questo articolo





Prossimo articolo: Orto in casa

06 maggio 2013

Da Yes Life: Cibo biologico: un italiano su due viene truffato

Ogni due consumatori italiani che acquistano prodotti biologici uno è viene truffato. E' questa la conclusione di Coldiretti.

Una dichiarazione forte e dai torni di denuncia che, però, se viene detta dalla maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, deve essere presa senza dubbio come monito. La Coldiretti, infatti, ha recentemente dichiarato che il 46% dei consumatori che comprano bio subisce un inganno, anche se a "norma di legge".
"In vendita - spiega l'associazione in un comunicato - si trovano prodotti, inadeguati ai tempi, che però rispettano gli standard normativi". Questo cosa vuol dire? Semplice, che è quanto mai necessaria per la nostra nazione una revisione del concetto di "bio". Il settore, inoltre, nonostante la crisi è uno dei pochi in crescita e a ballare sul tavolo è una cifra di circa 3 miliardi di fatturato. Compare "bio" infatti sta diventando sempre più un'esigenza e alcune realtà commerciali stanno sfruttando il momento e, cavalcando la moda, cercano di offrire in ogni modo parvenze alimentari che possano sposare, anche alla lontana, il concetto di cibo biologico.
Facciamo un po' di chiarezza: "il termine biologico - spiega la Coldiretti - viene attuato con questa modalità nella prima volta negli anni '70". "Allora il problema era la salute, la chimica – dice Stefano Masini, responsabile ambiente e consumi dell'organizzazione. Oggi la questione è l'inquinamento atmosferico, le emissioni di anidride carbonica. Se produci cibo rispettando certe norme, ma poi lo carichi su una nave o lo metti su un tir per fargli attraversare l'Europa, non dovresti poterlo certificare come "bio". Invece è quello che è succede". Leggere l'etichetta per il consumatore non basta. Infatti analizzando al meglio la provenienza, tante variabili fondamentali in termini biologici non si potranno certo mai captare. "Chi fa la spesa - continua Masini -  si aspetta di comprare un prodotto privo di impatto sull'ambiente e sui diritti dei lavoratori, oltre che legato al territorio circostante. Così si tradisce la fiducia di chi compra. Se coltivo in Ucraina senza inquinare il terreno, ma ciò che ne esce lo carico su dei camion, come posso parlare di biologico?".

L’identikit dell’acquirente regolare di prodotti biologici è una donna, di età compresa tra i 45 ed i 55 anni con una scolarità alta e con un'attenzione per l'alimentazione quasi maniacale essendo nella maggior parte dei casi anche anche madre di famiglia. "Questo - spiega Coldiretti - rende la truffa ancora più grave". "Non è un caso che proprio sotto il pressing delle mamme in Italia - continua la nota dell'associazione - si contano quasi 1200 mense bio e vengono serviti quasi 1,2 milioni d pasti bio al giorno nelle mense scolastiche".
Per fermare questa frode riguardante l'importazione di prodotti falsamente biologici è necessario che dall'etichetta si possano capire totalmente gli standard. Perché deve essere il diritto di ogni consumatore sapere cosa si compra. I consumi di questo comparto, rispetto al 2011, sono cresciuti del 6%. Il fatturato del settore in Italia è il quarto in Europa e, addirittura, il sesto in tutto il mondo. Il biologico è una risorsa, ma sta diventando sempre più anche un affare per chi lo tratta. Un affare che, se continua così, rischia di far guadagnare tutti ad eccezione dei consumatori.
Alessandro Ribaldi

04 maggio 2013

Legumi spezzati (Dal o Daal)

Scusate questa incursione da Accademia della Crusca in versione indoculinaria ma girando in rete per cercare una ricetta per cucinare l'Urad Dal e mi sono imbattuta in una discreta confusione circa i legumi indiani e quindi vorrei dedicare due righe alla spiegazione di base di alcune tipologie. 
Anzitutto la parola Dal (Dhal o Daal), significa diviso/spezzato ed indica il metodo di lavorazione ovvero tutti i legumi vengono spezzati e privati o meno della pellicola esterna. Aggiungo, prima di passare ad un mini elenco riassuntivo, che, contrariamente a quanto molti pensano o scrivono: il Moong (o Mung) non è una lenticchia!!


Foto esplicativa tratta da un sito indiano


Channa Dal Cicer arietinum o Cece 
Moong Dal Vigna radiata o fagiolo mungo verde
Toor Dal Cajanus Cajan o Caiano della famiglia delle Fabacee
Urid Dal Vigna mungo o fagiolo mungo nero
Masoor Dal Lenticchie rosse 
Lobia (Lobiya o Lobhia) Dal Vigna unguiculata fagioli occhio nero

Ovviamente l'elenco non si esaurisce qui, esistono poi i piselli ed altre tipologie di fagioli ma sono più facilmente identificabili perchè chiamati con il loro nome!


02 maggio 2013

A teatro per divertirsi e sostenere

Come si dice inizio bagnato inizio fortunato, beh forse non era proprio così ma cerchiamo di vedere il lato positivo di questa incursione autunnale nella primavera. Dunque avevo scritto qualche giorno fa un post sulla situazione in Argentina parlandovi dell'Associazione La Macchina dei Sogni Onlus, ora torno a parlarne per un'invito a teatro. Ogni anno una splendida compagnia di attori non professionisti mette in scena uno spettacolo il cui ricavato viene destinato proprio alla Onlus, quindi voglio estendere a tutti voi questo invito:

La Compagnia Tuttiesauriti presenta:




Dal 02 al 12 maggio a Teatro Anfitrione
Via San Saba, 24 - Roma
Dal Martedi al Sabato ore 21:00 - Domenica ore 18:00
Biglietti: interno Euro 16,00 - ridotto Euro 13,00 -Ragazzi fino a 18 anni Euro 10,00
Info e prenotazioni al 366/1248983 - 346/0169640
oppure compagnia.tuttiesauriti@gmail.com


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