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21 maggio 2012

Dal bebè alla maschera della mamma

Buongiorno a tutti e buon inizio settimana!!
Se vi dicessi Oryza Sativa pensereste agli incantesimi di Harry Potter? E se vi dicessi Basmati, Carnaroli o Parboiled? Esatto, l'oryza sativa L. altri non è che il nome botanico della pianta erbacea della famiglia delle Graminacee, di origine asiatica dalla quale si produce il conosciutissimo riso. Ebbene, oltre ad essere il piatto più consumato dagli asiatici (ed il mio preferito) può essere utilizzato per delle attività che comunemente facciamo in casa vediamo quali e come.
Anzitutto avendo proprietà lenitive, rinfrescanti ed emollienti è utilissimo per evitare le piaghe inguinali del neonato date dall'uso del pannolino, mantiene la pelle asciutta e ne previente gli arrossamenti, è anche utilizzabile per il suo bagnetto. Poi, a seguire, passiamo agli altri usi come il detersivo per la lavatrice, una maschera di bellezza o il vostro deodorante


Ricetta 1 - Detersivo in polvere per la lavatrice - ispirato da Ecopensare.net



Ingredienti:
500gr di sapone marsiglia
300 gr. bicarbonato di sodio
200 gr. soda Solvay
100 gr. amido di riso
oli essenziali a piacere (facoltativo)*

Anzitutto come Sapone Marsiglia potrei consigliarvi I Provenzali da 300gr euro 2.12, ne potete usare due, certo si eccede di 100gr rispetto alla ricetta di base ma non è peccato mortale, oppure, anche se devo leggermi bene gli ingredienti, ho comprato un marsiglia in polvere in scatola di cartone della linea Sole, costo sempre un paio di euro. Passiamo al bicarbonato di sodio, quello che in genere utilizziamo per lavare la verdura, ce n'è di ogni marca e soprattutto quasi tutti i supermercati lo hanno a marchio proprio ad un costo accessibile, io l'ho pagato sempre i soliti due euro per una confezione da 1kg. Attenzione al terzo ingrediente, come da foto, deve essere Soda Solvay, come viene sottolineato in molti siti non confondetela con la Soda Caustica!! Infine la nostra Oryza Sativa, io ne ho comprato un sacchetto da 500gr a 4,00 euro ma ho visto in giro prezzi di ogni genere e soprattutto differenze nell'etichetta tra Amido da bagno e Amido da cucina. Mi raccomando verificate che ci sia solo Oryza Sativa al 100%, che non sia ne tagliata ne addizionata di profumazioni varie. Comunque in sostanza dovrete unire tutti gli ingredienti e mescolarli per bene ed ecco ottenuto il vostro detersivo. Chiaramente se acquista il marsiglia in saponetta dovrete grattuggiarlo o frullarlo affinchè diventi in polvere. Il detersivo così preparato deve essere riposto in un contenitore che lo mantenga asciutto.
*Se volete conoscere delle perfette combinazioni di oli essenziali per il bucato o per il detersivo per piatti o pavimenti iscrivetevi senza aspettare sul sito di La Regina del Sapone

Ricetta 2 - Maschera per il viso di Manuki

Ingredienti: 
1 cucchiaini di argilla verde ventilata
2 cucchiaini di amido di riso
mezzo cucchiaino di olio di mandorle o jojoba.
acqua q.b.

Preparazione:
Mischiare tutti gli ingredienti in una ciotolina. Aggiungere acqua a sufficienza per rendere il composto spalmabile con pennello o con le dita sul viso.
Applicarlo abbondatemene su tutto il viso e lasciarlo in posa 10-15 min.
Risiacquare con acqua tiepida ed eventualmente aiutandosi con un panno di microfibra o una spugnetta.

Ricetta 3 - Deodorante per ascelle in polvere
In rapporto 1:1
Bicarbonato e amido di riso
aggiungete o.e. di lavanda e/o teatree
La pelle appare subito più fresca e luminosa.


18 maggio 2012

Post(ino) fresco ed al vetro

Ormai è risaputo che sono svedese d'azione, quindi ecco una cosina che compro sempre alla Bottega svedese Ikea: Saft Lingon (lo sciroppo di mirtilli).

Costa mi pare circa 2.80 euro, è in bottiglia di vetro, il materiale migliore, il più trasparente e riciclabile e lo uso per fare del succo di mirtillo con facilità aggiungendo solo acqua in rapporto 1:6. Il succo purtroppo non dura molto, io so che lo preparo, lo metto in frigo e poi svanisce misteriosamente, ma ho qualche indizio sul colpevole! Comunque se liscio così non vi invoglia potete sempre provare due bei cocktail analcolici trovati in rete, iniziando da un Cranberry Crush:


Tutto in rapporto 1:1
Il nostro succo;
succo d'arancia;
acqua;
cucchiaio di zenzero macinato
zucchero di canna
ed infine per aumentare il sapore di frutta se lo desiderate aggiungete una fettina di arancia o qualche mirtillo fresco o se l'avete in balcone qualche foglia di menta.
Mettete tutto (tranne frutta fresca o foglie di menta) in una pentola sul fuoco basso e portate ad ebollizione mescolando ogni tanto. Una volta bollito lasciate sul fuoco ancora per 5'. Spegnete e lasciate raffreddare dopo di che potete aggiungere l'eventuale frutta, incaraffare (notate la padronanza della lingua) e mettere in frigo, servite ben fresco!

Passate altrimenti ad un Fruit Punch
Ingredienti:

250 ml di Soda
600 ml di Succo d'arancia
600 ml di Succo di Mirtilli
300 ml di succo d'ananas
Tutto in una caraffa, mescolate e mettete in frigorifero, anche questo va servito freddo quindi se volete aggiungete ghiaccio e decorate a piacere con fettine di Arancia o di Mela.

Da servire tutto rigorosamente in bicchieri di vetro


Buon Week-End!

Un ingrediente dai mille nomi

Avevo in bozza un post sul latte vegetale ma stamattina la giornata è andata diversamente, mi sono svegliata presto per impegni personali e sono arrivata in ufficio saltando la mia classica colazione a base di tè, fette biscottate e marmellata, così sono scesa al bar, ho preso un caffè e non potendo mangiare il classico cornetto (per intolleranza a quello che il medico indiano ci sottolineava far parte dei veleni alimentari dell'occidente: il lievito) ho dovuto fare un saltino all'Euro Spin per scegliere un male minore. Scrutando lo scaffale ho trovato questi biscottini al Muesli che riportavano bello in evidenza in un angolo "Senza Grassi Idrogenati", bene scelgo questo. Mentre sono in fila alla cassa mi diverto a leggere l'elenco degli ingredienti e qui, sorpresa, sorpresa, non trovo effettivamente i grassi idrogenati ma un piccolo mostro a tre teste: lo zucchero. Il biscotto in questione, ricco di fibre e cereali e privo di margarina è piuttosto "dolce" visto che vengono riportati in sequenza "zucchero, sciroppo di glucosio e fruttosio. Sembra una banalità ma considerando l'alto rischio nei paesi "più ricchi" di malattie cardiovascolari ed obesità, anche infantile, è quantomeno importante che conosciate le mille facce di questo ingrediente che, seppur indispensabile per mandare avanti il motore umano, non deve essere assunto in dosi eccessive. Quindi, fase 1: evitate tutti i cibi e le bevande che non sono naturalmente di gusto dolce ma che vengono zuccherate per renderne il sapore migliore (creano dipendenza)*; fase 2: poichè anche nei cibi/bevande declamate come "senza zuccheri" o "senza zuccheri aggiunti" l'ingrediente c'è sempre ma sotto altra forma imparatene tutti i nomi: Saccarina, Aspartame, Acesulfame, Ciclammati, Sucralosio, fruttosio, glucosio, lattosio, sorbitolo, destrosio, maltosio, destrine e maltodestrine (sicuramente ne manca qualcuno). Fase 3 (scontatissima): facciamoceli da soli, magari la sera dopo cena ed infornate mentre vi dedicate al divano olimpico e la mattina son già fatti

300gr di farina integrale
300gr di Muesli (io prendo quello Vivi Verde Coop)
200gr di zucchero di canna
120gr ca di olio evo 
2 uova**
vaniglia Bourbon
1 bustina di cremor tartaro
1 pizzico di sale

Tutti gli ingredienti sono da lavorarsi contemporaneamente in una terrina, il composto ottenuto va lasciato riposare in frigo per mezz'ora, poi dovete ricavarne delle piccole palline da schiacciare e disporre su una teglia ricoperta con carta da forno. 180° per ca. 15' (o a doratura ottenuta).

*Aggiungo una postilla per le bevande zuccherose perchè sicuramente in cima alla classifica c'è la famosa "bevanda marrone della felicità" made in America di cui vi ricordo che oltre agli zuccheri è dotata del colorante cancerogeno E150d
**la ricetta è per onnivori o vegetariani, la mia versione vegan prevede ovviamente di sostituire le uova o con l'Orgran No Egg, con la fecola di patate o con la banana schiacciata

16 maggio 2012

Autoproduzione: detersione personale 1^ parte

Ahhhh non faccio in tempo a riprendermi che me ne capita un'altra, sono tra le poche vittime dell'influenza da primavera/estate?? Mi sento uno zombie, però ho ancora un occhio mezzo aperto per per questo post, che segue quello sulle opzioni per la pulizia di casa. Parliamo della cura del corpo, tema già affrontato diverse volte ma, come per i detersivi, vediamo di fare questa volta una scaletta delle opzioni anche in rapporto al costo ed al fattore tempo.
Partendo dal principio che autoprodurre significa tra le altre cose, uscire da una logica di consumismo, risparmiare imballi proteggendo la natura e risparmiare denaro, vediamo quanto effettivamente produrci da sole alcuni detergenti sia davvero conveniente.
Facciamo anzitutto una lista dei prodotti davvero indispensabili nel nostro bagno:
  1. saponetta
  2. dentifricio
  3. shampoo
  4. bagnoschiuma
  5. detergente intimo
Vi viene in mente altro? No? Allora iniziamo. Sulle saponette già pronte da comprare penso di aver già dato la mia opinione (almeno credo ma si sa che la febbre rincoglionisce un pochino). Mettendo insieme i requisiti di base, ovvero ecologica nel contenuto e nel contenitore, non dispendiosa e non testata sugli animali, andrei su Lush (dai 3.95 ai 9.50), La Saponaria (euro 3.30), Verdesativa (euro 2.70 per 100gr) ed i Provenzali (mediamente euro 2.50anche se molte linee hanno il rifascio in plastica). Alla spina invece non abbiamo nulla mi pare, almeno io non ne ho trovata traccia e l'opzione sapone liquido non la prendo neanche in considerazione quindi andiamo direttamente all'autoproduzione.
Una saponetta standard, senza olii essenziali, colorazioni o profumazioni, preparata con metodo a freddo richiede 1kg di olio ca (pari a circa 1.3lt quindi in base al costo dell'olio variamo da 2 a 9 euro a seconda di ciò che scegliamo di usare), 128gr di soda caustica (qui siamo a 3.5 per 1200gr) e acqua (del nostro rubinetto). Non calcoliamo il costo del materiale perchè dovremmo ammortizzarlo producendo il nostro sapone, certo se ci limitiamo ad una saponetta, non ne vale sicuramente la pena. Ma potete con queste basi trarre le vostre conclusioni per il primo punto.
Intanto vi lascio alcuni siti di ricette
http://www.ilmiosapone.it/
http://www.lareginadelsapone.com/
Oppure se siete in città potete seguire un bel corso all'Accademia Popolare del Sapone
oppure leggere un libro ben fatto di cosmetica naturale di Francesca Marotta

11 maggio 2012

Di nuovo su: compostaggio domestico

Ne parlai tanto tempo fa e mi sembrava il caso di fare un'aggiornamento, un pò perchè è il periodo di nuove piantagioni e balconi fioriti e un pò perchè sicuramente c'è chi si affaccia all'utilizzo del compost per la prima volta.
Negli ultimi due anni ce ne sono state di novità siamo passati dalla mitologica Braun Evi che non è mai arrivata nei nostri negozi alla mitica compostiera home made di Kia che invece ha spopolato (grande Kia) in rete e dal vivo, non ultimo il suo intervento a Fà la cosa giusta, poi ci sono le novità hi-tech, che speriamo di vedere presto e gli oggetti tecnologici già da un pò sul mercato, come il NatureMill  o quella più semplice ed economica del tipo a secchiello come questa a supporto non poteva mancare una lista di libri sull'argomento. 

Qualunque sia l'oggetto che si scelga di utilizzare, questa è comunque la soluzione migliore, e non solo a livello domestico, molte sono le amministrazioni che, dal nord al sud, finalmente ne hanno capito l'importanza come il Comune di Villa San Giovanni in Tuscia che con il sistema porta a porta, ha consentito di portare rapidamente la percentuale di raccolta dal 7,5 per cento a circa il 60 per cento.
Tale risultato migliorerà ulteriormente grazie al recente avvio della prima compostiera meccanica comunitaria, di origine svedese, installata in Italia, che consentirà di recuperare sul posto anche la frazione organica dei rifuti solidi urbani, con grossi benefici sia ambientali che economici. 

Mentre ad Andora lo sconto del 10% sulla Tassa Rifiuti Solidi Urbani verrà applicato a chi effettuerà il compostaggio domestico. L’Assessorato all’Ambiente del comune, nell’ambito della politica regionale e provinciale finalizzata alla riduzione dei rifiuti urbani, promuove l’utilizzo delle compostiere che già dai prossimi giorni potranno essere date in comodato gratuito ai richiedenti.(la notizia integrale)
Ed anche a Napoli, nel conosciutissimo quartiere di Scampia
Il compostaggio condominiale in provincia di Ferrara


Alla fine non si tratta nè di una magia nè di un processo da laboratorio, è la semplice e naturale trasformazione dei nostri residui organici in buon terriccio di ottima qualità ed a costo zero. Ma non tutto si può trasformare, ad esempio il Comune di Arco (TN), pubblica un piccolo elenco sul suo sito

09 maggio 2012

Detersivi

Allora traiamo spunto da una pseudo recente battuta nella partita dei fosfati, la notizia arrivava dalla UE e ristabiliva nuovamente i limiti di fosfati (che sinteticamente qualcuno dice vengano utilizzati essenzialmente nei detergenti per assicurare un lavaggio efficace in acqua di elevata durezza), la notizia la trovate qui , era un'Ansa del 10 febbraio mentre qui trovate un riassunto, a mio avviso ben fatto e dettagliato, delle puntate precedenti. Ora a prescindere da questo andirivieni di regole emesse ed abrogate, sta di fatto che una volta tanto pare che nel nostro paese i detersivi rispettino già determinati dettami ambientali, certo non si potrà dire lo stesso forse dei detersivi di marca straniera venduta in Italia e quindi come sempre la strada certa è quella di autoprodurseli in casa. La rete pullula di ricette e video (anche alcuni carini dell'associazione uomini casalinghi) e le librerie sono fornitissime di titoli che ci possono aiutare, anzi credo che i temi ecologici siano ben piazzati vicino a quelli di "tutti fanno ormai il cuoco dalla tv a casa tua senza essere stati invitati". Quindi per questo post prenderemo spunto da due libri per la soluzione autoproduzione e poi daremo le altre opzioni:

La prima è tratto dalla Guida ai detersivi bioallegri è la ricetta per il detersivo per i piatti

Il secondo libro che vi propongo di acquistare è di Liliana Paoletti (Veggie o la regina del sapone) "Saponi e Detersivi Naturali", dal suo sito la ricetta per l'aceto da scarti di frutta da usare come ammorbidente

Pastiglie per lavastoviglie

Le alternative a queste (e tantissime altre) ricette per chi come me non ha tempo a disposizione da dedicare alla produzione casalinga è quella di orientarsi sul già pronto, privileggiando i detersivi alla spina che permettono di risparmiare sul costo del prodotto e di evitare inutili sprechi di flaconi di plastica o, come ultimissima spiaggia, si passa alla scelta di un detersivo ecologico non alla spina, detto francamente è proprio un'ultima spiaggia di quelle senza ombrelloni, asciugamani e mare sporchissimo ma se proprio non potete fare diversamente controllate sempre attentamente l'etichetta, informatevi sull'azienda produttrice ed aiutatevi con questo piccolo elenco di marche a costo abbordabile

Eco-Logici Coop
Winnie's (che trovate con private label èEco negli  hard discount Euro Spin)
Almalab
I Provenzali
Ecover (ma io lo acquisto all'estero perchè costa meno che non Italia)
Per chi abita in Trenito Alto Adige presso Interspar o nei punti vendita Schlecker in molte città del Nord Italia cercate i prodotti Frosch sono fantastici ecologici ed economici.

Infine (ma solo per ora) un blog di ricette d'oltre oceano, perchè l'amore per la natura non ha confini!


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