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25 gennaio 2013

Scarpe veg da Cammina Leggero

Questo Natale mi sono regalata un paio di scarpe (come sempre!) e per prendere due piccioni con una fava, ho voluto provare un nuovo marchio (almeno per me), così ho scelto un modello fra quelli disponibili sul sito Cammina Leggero, ovviamente parliano di prodotti animal free. Il modello scelto è la "ballerina V cacao grease",  di un colore che potevo sfruttare un pò con tutto.

I tempi di lavorazione e consegna sono stati di circa una settimana, la spedizione era gratuita ed il costo della scarpa di Euro 85,00. L'imballo altamente eco, tutto in carta, sia all'esterno che, ovviamente, la scatola all'interno. Nella confezione trovate una cartolina di Cammina Leggero, un piccolo depliant dei prodotti e la certificazione per la suola che è in Vibram! Ora veniamo a lei, la scarpa: la tomaia è resistente ma morbida, ma quello che mi ha fatto scegliere questo modello è il leggero rialzo al tacco, solitamente le ballerine sono tutte troppo basse, poco ortopediche insomma, a scapito della possibilità di un uso quotidiano e frequente. La calzata è normale e comoda e la forma è leggermente affusolata in punta. Molto carine sia sotto i pantaloni che con una bella calza coprente sotto una gonna!.
Dopo questa descrizione lasciamo parlare le immagini

L'imballo

Veduta d'insieme


Suola in Vibram
Particolare del tacco

19 gennaio 2013

Chapati (o Rotali)

Il pane tipico della cucina indiana, conosciuto in Asia, Medio Oriente ed in alcune zone dell'Africa, in Italia potrebbe quasi avvicinarsi alla crescia marchigiana! Una ricetta semplicissima e leggera, in quanto non contiene lievito e quindi ottima per tutte le costituzione (purchè non se mangi una quantità industriale). Oggi eravamo senza pane, così ho approfittato per farne un pò:

2cups* di farina (io uso la semola rimacinata di grando duro di Altamura, consigliatami dal mio negoziante indiano di fiducia)
1/2 cups* di acqua tiepida
sale q.b.
olio di girasole
ghee (burro chiarificato)

Anzitutto mi ispiro sempre alle ricette originali indiane che sono tutte scritte in inglese ecco perchè le unità di misura sono diverse, ho risolto con un paio di euro da Ikea ed ho comprato una brocca misurino con le "cup" ed i dl. Il procedimento è semplice, mettete in una terrina la farina ed il sale, ed iniziate a versare l'acqua molto lentamente e poco per volta, man mano che lavorate la farina, fino a che non diventi una palla morbida, l'acqua vi avanzerà anche! A questo punto mettete un pochino di olio di girasole sulla mano e amalgamatelo con l'impasto, quando avrete finito passate una spolveratina (ina, ina) di farina e lasciate riposare per 45/50 minuti.



Dopo questo tempo di riposo, inizate a staccare delle palline dall'impasto, mettete un pizzico di farina sulle mani per lavorare ed iniziate a passare il mattarello finchè non otterrete dei cerchi di ca.15, nel frattempo scaldate una padella sul fuoco (io uso la tawa, specifica per Chapati). Adagiate il disco di pasta sulla padella molto calda e girate dopo circa 30 secondi (inizierete a vedere delle bolle), una volta girato l'impasto inizierà a gonfiarsi, al secondo giro mettete sul pane un pochino di ghee e fate il giro finale. Nelle case indiane in realtà l'ultimo giro lo fanno direttamente sul fuoco ma io non ho ancora sperimentato!!


Il Chapati va mangiato caldo quindi fatelo quando tutto il resto è già pronto, io lo mantengo caldo mettendo un disco sopra l'altro e chiudendoli in un panno.


17 gennaio 2013

La spesa a domicilio

Il tempo passa fin troppo velocemente, era la fine del 2010 quando ho scritto questo post sulla spesa a domicilio, allora non erano in molti a proporre cassette, cassettoni e buste, anche se l'offerta non era neanche così scarsa, vediamo cos'è cambiato in questi ultimi due anni:

Al Nord continua il lavoro di Bioexpress che dall'Alto Adige serve Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Roma, con una convenzione particolare riservata ai soci Ikea Family. Sempre al Nord troviamo:
- Le Verdure del Mio Orto, per Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto, Lazio.
- Orto in Città per Milano ed Hinterland
- Orto e Gusto per Milano e comuni limitrofi

Al Centro invece ci sono:

- Biosee, consegna a domicilio nella zona tra Lucca e Montecatini Terme, oppure con corriere espresso in tutta Italia
- Biobox per Roma e provincia, Viterbo e provincia, Perugia e Terni
- Solmeo, per Firenze e dintorni
- Zolle, che consegna su Roma entro il GRA e fuori in direzione di Ostia-Fiumicino-Fregene, di Tor Vergata-Romanina-Tor di Mezzavia e di Olgiata-Le Rughe-Formello.
- Agricoltura Nuova con Officinebio su Roma
- Biosolidale, per Roma e provincia
- Sceglibio per Roma e resto d'Italia

Per il Sud:
In Campania Bio C’è porta ogni settimana in città i prodotti genuino dell’agricoltura locale, predilige prodotti locali tipici e ovviamente stagionali, così come fa in Calabria la Cooperativa sociale agricola Goel Bio di Gioiosa Jonica  (RC), con prodotti tutti provenienti da agricoltura biologica.
A Bari AcquaSole è stato creato da tre ragazzi che dopo aver studiato e lavorato a Roma e Milano, hanno deciso di tornare a una vita più semplice: prezzi competitivi e prodotti biologici di qualità consegnati ogni settimana a domicili.
Infine a Palermo Natura Express fondata da un medico, un agronomo e un esperto di finanza, che si mettono al servizio delle famiglie che vogliono mangiar sano.

Anche molte catene di iper/super mercati offrono il servizio di consegna a domicilio della spesa, utile in un paese che come il nostro vede aumentare gli anziani ed allontanarsi sempre di più dai centri cittadini i punti di acquisto. La Coop credo sia stata tra le prime a battezzare la spesa che non pesa, per ora solo sulla capitale, poi ho trovato anche la catena Billa che permette di fare la spesa nel proprio punto vendita offrendo il servizio di successiva consegna a casa, la Esselunga permette di fare la spesa on line, comodo anche per chi va a mille tutta la settimana e non vorrebbe sprecare il week-end a fare il saltapicchio per mercati e negozi (come faccio io).

Alcune considerazioni, molto, molto, personali: i distributori di cassette e cassettoni del centro li ho provati quasi tutti e sono tornata ahimè al vecchio metodo della spesa al mercato del sabato mattina per concludere con quello che non hanno lì al negozio il pomeriggio, lo avrei evitato di tutto cuore ma non è stato possibile per diverse ragioni: in primo luogo i fornitori a domicilio sono sostanzialmente orientati ad ortaggi con aggiunta in qualche caso di pane, latticini e carni, comprare tutto da loro è impossibile, sia per mancanza appunto di totalità dei prodotti necessari per la casa, sia perchè alla fine il conto risulta troppo spesso più oneroso, perchè vuoi o non vuoi per chi magari mangia carne, vale la regola che se te lo scegli con i tuoi occhi è meglio ed infine troppo spesso il cassettone settimanale se ti arriva molto misto rischi di ricevere poco di tutto e dover comunque ricorrere al negozio, se c'è stato cattivo tempo ti ritrovi con uno/due prodotti in grande quantità (e per il resto devi di nuovo ricorrere al negozio) insomma, sarò io che sono strana, ma ho avuto l'impressione di spendere di più per avere di meno (poi non tanto strana perchè facendo quattrochiacchiere di confronto anche altri amici hanno avuto la stessa sensazione). E' chiaro che come tutte le cose il risultato è soggettivo, quindi non avete che da provare e dirmi come vi va!

Buona spesa

p.s. prossimo post dedicato alla recensione delle scarpe di Camminaleggero

08 gennaio 2013

Un mese di libri in saldo!

07 gennaio 2013

La pratica della solidarietà per il 2013, dalla Locanda dei Girasoli a Salvamamme

Lo ammetto, mi diverto molto nel seguire il filone delle buone pratiche, a trovare delle realtà positive in giro per la città, questa volta si tratta di una struttura che già conoscevo ma che non ho mai visitato! Ma andiamo con ordine: mi affacciavo di primo mattino su FacciaLibro e tra le notizie postate da un'amico leggo che La locanda dei girasoli rischiava la chiusura, spese troppo alte e pochi incassi, purtroppo la crisi non risparmia nessuno, neanche un ristorante/pizzeria, aperto da famiglie di ragazzi e ragazze portatori di handicap che con questa attività hanno dimostrato a se stessi ed al mondo le loro capacità....così oltre a postare sulla mia bacheca l'annuncio sono andata oltre, ho contattao il mio vecchio collega di camminate coi bastoncini e lui subito ha proposto un'escursione lungo l'Appia Antica per raccogliere fondi e concludere la serata con una cena alla Locanda, che dire l'idea era ottima.
Voglio quindi ringraziare Giorgio e tutti gli iscritti della Lavinium Nordic Walking per aver raccolto il mio appello ed aver tentato di contribuire con una camminata con cena conclusiva alla Locanda che però non è stata possibile in quanto, per fortuna, era tutto pieno per la serata e per il sabato a seguire, segnale che in molti, come me, hanno letto e raccolto l'appello. Non mancheremo però di prenotare comunque per una cena per potervi raccontare quant'è buona la pizza! Ora però, per una storia che sta andando avanti forse bene, ne ho una che potrebbe chiudersi male, proprio all'inizio dell'anno. L'articolo è di Repubblica, del 4 gennaio, e lancia l'allarme chiusura per il servizio Salvamamme, un'associazione che lavora da dieci anni per aiutare madri e bambini in difficoltà in tutta Italia. Mancano i fondi e con i tagli e la crisi la Regione non ha stanziato un'euro per il 2013. Nonstante gli appelli, anche alla famiglia romana più famosa della tv, al momento non sembra esserci soluzione, anche se le istituzioni chiedono di attendere qualche settimana perchè forse i fondi arriveranno. Io nel frattempo un'idea ce l'avrei, come twittato stamattina e scritto all'associazione, visto che a Roma siamo in più di 2.000.000 di abitanti perchè non lanciare una raccolta di un euro a persona?? Se volete raccogliere la sfida fatemelo sapere, nel frattempo vi lascio il sito dell'associazione per saperne di più sul loro lavoro e per fare una donazione

Grazie!!

03 gennaio 2013

Lamp(ostino) del pranzo: riso al curry con piselli

Ciao a tutti,

per iniziare ad allegerire i pasti dopo le abbuffate natalizie ecco una ricetta facile e velocissima, un riso profumato al curry con piselli, con la spiegazione passo-passo!

Ingredienti per 2 persone:

100gr di riso basmati (preso sfuso al Negozio Leggero)
2 cucchiai di olio evo
100/150gr di pisellini (io uso i famosi Primavera Findus)
1 cucchiaio abbondante di curry in polvere
1 bicchiere d'acqua
sale

1) In una padella fate risaldare l'olio ed aggiungetevi ad insaporirsi i piselli subito dopo il riso



 2) Ora aggiungete il bicchiere d'acqua ed il sale


3) Ora aggiungete il curry e coprite con un coperchio, per una cottura a fuoco medio

  

4) Quando, l'acqua si sarà assorbita, il riso sarà pronto ora gustate e via!


Buon Appetito ॐ

02 gennaio 2013

Spesa pubblica, Italia al primo posto per i costi dell'illuminazione

Siamo solo al secondo giorno del nuovo anno e già leggo il primo, impietoso, ritratto dell'ennesimo spreco all'italiana, si parla dei costi dell'illuminazione pubblica, l'articolo rimarca come si potrebbe risparmiare fino a 400 milioni l'anno con un ammodernamento della rete e dei sistemi di illuminazione, in un quadro nel quale i lampioni rappresentano il 90% dei costi sostenuti ogni anno dall'Italia, insomma un danno economico ed ambientale quello che emerge dai dati forniti dal Progetto Lumiere dell'Enea, che ha l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica nel settore dell’illuminazione pubblica ed in particolare favorire la riduzione dei consumi di energia elettrica degli impianti d’illuminazione dei Comuni.
Eppure la soluzione c'è ed è già stata praticata da alcuni comuni, come forse già saprete. Sicuramente un impegno finanziario iniziale non indifferente ma che permette nel lungo periodo grandi risparmi. Il Comune di Montechiarugolo lo ha già fatto, è passato al LED, con grande soddisfazione a giudicare dai riconoscimenti ottenuti, a far da apri pista in questo percorso c'è stato tempo fa c'è stato il Comune di Torraca ed ora basta cercare in rete per trovare notizie simili, come il Comune di Solza o il progetto votivA+, per una luce "eterna" a Led, ma si possono leggere anche delle annunciate bufale, come è successo nel mio paese, che ha "minacciato" l'innovazione della quale però ad oggi non v'è traccia visibile o a LED!! Ma buoni e cattivi a parte il LED, l'ammodernamento della rete e l'ottimizzazione di orari e potenza permette un rispario tangibile nelle casse comunali che evidentemente è direttamente responsabile di una minor pressione su noi cittadini. Perchè quindi non lanciare una petizione per richiedere ai nostri comuni di metter mano ai lampioni, anche i fidanzatini di Peynet sarebbero felici di abbracciarsi su una panchina caldamente illuminata a LED!

Buon Anno!







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