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07 dicembre 2010

Shopping: I Provenzali

Dato che in uno dei miei post ho parlato delle mie saponette preferite vorrei spendere qualche parola sul produttore. Anzitutto un'elogio generale a diverse aziende da me interpellate per i prodotti più disparati, dai composter al latte di riso, per aver tempestivamente e gentilmente risposto ai miei interrogatori, certo più le aziende sono piccole e più sanno quanto è importante la cura del cliente, non si può dire altrettanto delle multinazionali, comunque, tornando al sapone il mio elogio va in particolare al Saponificio Gianasso.

Il Saponificio Gianasso di Genova è il produttore dei saponi a marchio “I Provenzali” e “Floralia”, lo scoprì circa tre anni fa in un negozio PAM della mia città. Non aveva molti loro prodotti ma un discreto assortimento di saponette e il sapone per il corpo al latte di mandorla (con involucro in carta!) che tutt’ora uso. Così trovai il loro sito internet e li contattati per avere un elenco dettagliato dei rivenditori di zona e mi risposero subito. In questi tre anni mi è capitato di scrivere al loro servizio clienti diverse volte e devo dire sempre con cordialità, puntualità e professionalità mi hanno risposto.

A loro favore va il merito di essere stata una delle prime aziende in Italia ad ottenere la Certificazione di Filiera sul Non Testato su gli Animali da parte di LAV ed ha da tempo una profonda relazione di partnership con il WWF. Tal genere di filosofia, come sottolinea l’azienda stessa, li ha portati tanti anni fa a selezionare, per le loro produzioni di sapone, esclusivamente materie prime 100% vegetali, introducendo l’Olio di Palma e di Cocco, come sostituto del sego animale (Sodium Tallowate), per ottenere un prodotto di elevata qualità. Tuttavia proprio l’uso dell’Olio di Palma mi spinse a contattarli nuovamente, perché colpita dall’abuso mondiale che se ne fa e dalle conseguenze catastrofiche che ha sull’ambiente. Ecco cosa mi hanno prontamente risposto, era il giugno del 2010:

“allo stato attuale, non esistono vere alternative prontamente disponibili all’Olio di Palma per la produzione del sapone o meglio: non esistono alternative che possano dare un riscontro qualitativo analogo ad un costo accessibile. Il sapone, contrariamente ad altri prodotti cosmetici, non gode della possibilità di essere “diluito” con acqua: ogni saponetta è fatta al 100% di Materia Prima Attiva quindi, se il costo della Materia Prima aumenta di un 30-40-50%, anche i costi di produzione aumentano della stessa parte e quindi anche il prezzo d’acquisto per il pubblico.

Detto questo ci tengo a farle presente che, come in passato, la nostra azienda non è miope di fronte al problema che lei ha sollevato e benché l’Olio di Palma utilizzato nella cosmetica non rappresenti più del 3% del consumo mondiale di Olio di Palma (che in realtà finisce tutto nell’industria alimentare) abbiamo cominciato a prendere in considerazione il problema ed a fare i primi movimenti in proposito.

In prima battuta, già più di 3 anni fa, abbiamo cominciato ad utilizzare, per la produzione dei nostri saponi, delle miscele di Oli che prevedessero un drastico abbassamento del contenuto di Olio di Palma a favore dell’Olio di Cocco (per altro molto più pregiato; prima era 20% Cocco + 80% Palma; oggi 40% Cocco + 60% Palma). Questo ha significato un aumento del costo di produzione che è stato interamente assorbito da noi.

Oggi quindi la nostra azienda ha di già diminuito il consumo di Olio di Palma per le proprie realizzazioni.

In più, da alcuni mesi, sono al vaglio delle opportunità di sostituzione dell’Olio di Palma con oli alternativi (Colza, Rapa ecc) che però richiedono ancora approfondite prove, test e considerazioni; non le nego che il nostro auspicio è quello di riuscire a concludere con successo anche questo rivoluzionario progetto, confermando quindi il primato di Saponificio Gianasso nella specializzazione d’avanguardia della cosmetica naturale”

I saponi sono quindi tutti con formulazioni 100% biodegradabili, privi di tensioattivi petrolchimici, testati dermatologicamente, privi di allergeni, testati ai metalli pesanti e gli imballi sono certificati 100% riciclati. Potete vedere tutta la linea sul sito www.iprovenzali.it, acquistare sulla loro pagina ebay oppure telefonicamente, scaricando il listino in formato .pdf. Quest’ultima soluzione da la possibilità di ordinare prodotti non reperibili nei comuni negozi e di far si che il 5% del fatturato vada ad Emergency.

Insomma un buon prodotto, che mi auguro non rimanga così ma che migliori continuamente mantenendo quest’occhio di riguardo all’ambiente, con la speranza che anche l’ultimo scoglio, quello dell’olio di palma venga superato. Vi ricordo di stare molto attenti agli ingredienti di tantissimi prodotti, soprattutto alimentari, che comunemente acquistate, per evitare di incappare in un biscottino all’olio di palma, ma se vi dovesse capitare scrivete, scrivete, scrivete alle aziende produttrici, se le lamentele arrivano da più voci il cambiamento può avvenire.

Grazie

29 novembre 2010

A porte chiuse

A Marzo di quest'anno un interessante servizio della Iena Viviani ci portava per le vie di Milano a misurare l'inquinamento energetico prodotto dai negozi che tenevano la porta aperta (per attirare i clienti secondo "emeriti" studi di marketing) pur avendo il riscaldamento acceso, ad alta temperatura aggiungerei io visto che spesso quando d'inverno entro nei negozi mi devo spogliare ancor prima di raggiungere il camerino! Ebbene, per chi lo avesse perso, questo è il link per rivedere la puntata, mentre per proseguire con il problema, che ovviamente non è nè solo milanese nè solo italiano, scopro che in Inghilterra esiste addirittura un movimento, si chiama ovviamente close the door e punta a sensibilizzare i commercianti sull'argomento e a coinvolgere i cittadini affinchè facciano presente il problema entrando in qualsiasi negozio abbia riscaldamenti accesi e porta aperta. Molte le attività che nel regno hanno aderito, esibendo una vetrofania che fa ben capire al consumatore che sta per entrare in un negozio che ci tiene a difendere l'ambiente, un incentivo non da poco a mio parere.
Noi, anche senza alcuna associazione o movimento, possiamo comunque sensibilizzare i negozi in cui entriamo, male che va vi dicono di no, certo per ripicca non potranno non vendervi nulla, quindi ricordatevi di dire: Chiudete la porta???

25 novembre 2010

L'avventura all'ecocentro

Oddio che giornata, dopo aver avviato a pieno regime la raccolta differenziata oggi ho fatto una passeggiata verso l'ecocentro per portare i sacchetti di organico, cartone e olio di frittura (che solitamente lascio in un punto di raccolta presso un supermercato) per il viaggio mi faccio aiutare dalle forti braccia di mio figlio...dieci minuti e ci siamo. Il cassonetto per l'organico è inutilizzabile, ha piovuto e non avendo il coperchio (non chiedetemi perchè) si è riempito d'acqua quindi mi chiedono di lasciare le buste a terra!!! Andiamo bene. Proseguo e deposito il cartone, per l'olio però niente da fare, il contenitore pieno è stato mandato in discarica e non è ancora tornato, quindi torno a casa con un 1 su 3. L'olio l'ho poi portato al supermercato, tanto, mi dico, devo prendere il detersivo alla spina. Ecco la seconda nota dolens della giornata, il sapone alla spina è tutto finito è non tutto verrà reintegrato, solo quello per i piatti e non quello per il bucato, ma che roba, cos'è la giornata della santa pazienza?? Per fortuna so che c'è un'altro negozio con distributore per detersivo alla spina, è un pò fuori mano e quindi ci mando mio marito, gli do le apposite bottiglie e me ne torno intanto a casa preparare la cena, ma per concludere in bellezza di rientro a casa il maritozzo mi informa che le nostre bottiglie non andavano bene e che ne ha dovute acquistare delle altre.
E' una sfida, più che quotidiana, ma persevero, tornerò all'ecocentro e alla fine se non dovesse funzionare allora l'assessore all'ambiente avrà il piacere di conoscere di persona una cittadina!!
Buona notte

22 novembre 2010

Mobilità (in)sostenibile: la bici pieghevole

Non so voi ma io sono un pò stufa di leggere notizie sulle novità tecnologiche per un futuro più verde, magari vincitrici di questo o quel premio di design, ma che non si sa se verranno mai commercializzate ed a che prezzo! Continuano ad apparire su siti "green" articoli che parlano ad esempio della Ville bike, bella, intelligente, peccato che non ci dicono dove la troveremo e quanto ce la faranno pagare, così come molto carina è anche l'idea della Locust, ma che senso hanno pezzi di questo genere, forse ci invogliano a trovare l'elisir di lunga vita, per campare 100/200 anni e vedere semmai sarà in circolazione, basta con le parole quì ci vogliono fatti e soluzioni concrete. Quindi se volete farvi un'idea di prodotti concreti, anche per rendervi conto di quanto costano, ecco alcune soluzioni già in commercio, per tutti gli altri modelli più semplici vi rimando al buon Google o ai già menzionati siti di baratto.
Ne ho trovati un paio (il terzo non lo voglio nemmeno pubblicare, è della Mercedes!!): il più economico dei due è della BIKND, modello Helium, in vendita per "soli" 600$, l'altro è uno zainetto nato per chi pedala in montagna, è della Koga ed in Italia è venduto alla modica cifra di circa 1.500€, insomma tanto ci costa per il momento la pedalata sostenibile, che dire possiamo sempre costruirci qualcosa da soli

Il senso di una giornata

Dalle mie parti c'è un detto, fai del bene e scordatene, fai del male e ricordatene, ma oggi sono piuttosto egocentrica, sarà perchè la mattina era iniziata veramente male, anche se tentavo di ripetermi mentalmente "fa di questa giornata qualcosa di speciale", comunque, dicevo della botta di egocentrismo e di quanto ora mi vanterò un pochetto (mi sento tronfia come un tacchino in posa!!). Essendo riuscita a convincere il boss (anche detto marito) a fare regali aziendali socialmente utili quest'anno, mi sono occupata di chiamare Save The Children per una donazione e per i biglietti di auguri. Mi sento al settimo cielo, mi sembra davvero di aver fatto qualcosa di speciale, che la giornata valga la pena di essere vissuta a pieno (si scrive così?). Chissà quando e perchè mentre cresciamo spesso perdiamo questa capacità di emozionarci ancora, ma quando e se capita di provare ancora quei sentimenti beh allora: YUHUUUUUU!!
Provateci anche voi, fate di questa giornata qualcosa di speciale, fate qualcosa per qualcun'altro, trovate una vecchietta che abbia bisogno di portare la spesa, aprite il portone al condomino che vi sta più antipatico e salutate con un bel buongiorno quel tipo e quella tipa che grugnisce sempre, insomma fatelo e poi ditemi com'è.
Buona Giornata

21 novembre 2010

New economy...scambio, riuso, baratto

Ci risiamo, purtroppo inevitabile come un mal di pancia se ti ingozzi di cioccolata, sta arrivando il Natale, anche mio figlio non ne può più, vorrebbe andare in giro ad urlare ai bambini che Babbo Natale non esiste, perchè? Beh, perchè ritiene che sia solo un modo per sfruttare i bambini e costrigerne i genitori ad acquisti inutili, insomma ormai per lui è solo una trovata commerciale, come dargli torto. Io per l'occasione potrei decidermi a leggere il libro che comprai lo scorso anno alla Fiera Più Libri Più liberi, era la lega anti Natale di Michael Curtin oppure se proprio non ho il tempo di leggerlo potrei fare felice qualcun'altro. E già perchè in tempi di crisi si riesumano vecchi costumi, come quello del baratto. Così girando in rete, avendo a disposizione diversi libri, in condizioni immacolatissime e chiedendomi, cosa me ne faccio una volta letti, ho trovato alcuni siti che facevano al caso mio. Freecycle per esempio, una comunità divisa per città dove cercare o offrire ciò che a noi non serve, oppure ZeroRelativo, la comunità più famosa per il baratto dove trovare anche regali di Natale per non dover comprare nulla quest'anno oppure la più recente Reecycle .Ma se le feste vi preoccupano più per dove le vorreste passare che non per i regali e non siete tipi che si tirano indietro se c'è da dare una mano, allora vi consiglio WWOOF, ospitalità in cambio di lavoro. In questo mio girare ho scoperto un termine nuovo, che sicuramente voi già conoscevate, swappare. Ho letto di swap party (per scambiare vestiti con amiche e amici), dello Swap Club ed anche di scambi casa (sarà nato prima il film con la Diaz e Jack Black o il sito HomeXChangeVacation.com??) comunque sia, scambiare, riusare, barattare stanno lentamente ad essere verbi quotidiani più che cestinare, cambiare e comprare, un pò per necessità un pò per filosofia. Io ho deciso di farlo perchè credo fermamente che posso cambiare le cose, voi lo farete?


p.s.

io questo Natale non farò regali, donerò i soldi spesi lo scorso anno per farne a Save The Children e al progetto Salvabebè/Salvamamme.

19 novembre 2010

Avanti tutta o ferma al semaforo: dubbi a impatto zero

Quando ad aprile ho aperto questo blog con la missione (suicida) di diventare a impatto zero, ero convinta che fosse tutto molto più facile, mi dicevo "e che ci vuole" basta cambiare due lampadine, andare di più a piedi e comprare cibo locale e di stagione, poi arrivano settimane come questa e mi ritrovo in preda alla depressione più nera......gli uomini della mia famiglia sono degli assassini di alberi, cavolo sì, proprio così, consumano quintali di fazzoletti usa e getta tipo Kleenex. Non ci avevo mai riflettuto, santo Colin Beavan che mi ci ha fatto ripensare. La casa è presidiata: una scatola sul comodino, una in salotto e, non si sa mai, una in macchina e una in ufficio (più la scorta di tre nell'armadio per non rimanere in astinenza). Ma i fazzoletti di stoffa li abbiamo dico io e loro mi ridono in faccia o mi ignorano, e questo è solo martedì. A battaglia appena iniziata e vado a mangiare alla tavola calda per la pausa pranzo (la versione italiana e rustica dei fast food), dove realizzo che tutti i giorni uso tovaglietta di carta e bicchieri di plastica e dove spesso prendo qualcosa a portar via per mio figlio in piatto di plastica sigillato con pellicola di plastica, ORRORE!!! Tanti sacrifici per nulla, così da oggi dovrò necessariamente cucinare a casa se non voglio inquinare, non ce la posso fare, AIUTO. Arriva il venerdì insieme alla mia consegna di Biobox, che vuol dire tante verdure da pulire e preparare, ovvero un sabato ai fornelli, meno male che fuori piove così ho la certezza che tanto non avrei potuto fare altro. Il bello comunque di queste scatole di verdure è che mi torna in mente la pubblicità del PostalMarket (non se tutti lo ricordano), il gingle diceva "con PostalMarket uso la testa ed ogni pacco che mi arriva è una festa". In effetti quando apri le scatole non sai mai cosa puoi trovarci dentro, così anzichè esser tu a programmare i pasti per la prossima settimana la scatola lo fa per te. Scopri verdure vecchie e soprattutto nuove (tutte quelle di stagione che non hai mai comprato perchè non sai cosa farne) vai a casa e grazie a internet e tante persone come voi impari a cucinarle. Un esempio? Oggi pasta col cavolo nero. Io come sempre ho usato il fantastico Veganblog per le ricette, più che un sito una manna dal cielo, ne non ci fosse bisognerebbe inventarlo, come la vecchia Panda.

18 novembre 2010

Buy Nothing Day 2010

Il prossimo 27 novembre è il Buy Nothing Day, un giorno senza spendere un centesimo, per rilassarsi e non fare nulla per l'economia per un giorno. Pensate di potercela fare? Anch'io mi sono fatta la stessa domanda e chiaramente la risposta è stata ma certo ma che ci vuole ed invece pensando attentamente alla mia giornata ecco, come spicciolini uscire fuori dalle tasche le spese di cui non mi accorgo: il caffè al bar, le telefonate o gli sms con il cellulare...Mumble, Mumble. Io sarò al corso per operatore ayurvedico per tutto il fine settimana e quindi riuscirò a non spendere nulla?? Ecco una bella sfida che và pianificata come si deve, dovrò prepararmi i pranzi da casa per non andare al bar ed un bel termos di thè o caffè, lasciare il cellulare spento, beh, come farò con autobus e metro, mica posso farmi arrestare????





16 novembre 2010

La penalizzazione di chi vuol fare!!

Dato che non c'è molto da aggiungere se non la personale opinione di ognuno di noi, vorrei postare tale e quale questo articolo del 29 ottobre 2010 pubblicato su Oggi Treviso

STOP ALLA RACCOLTA LATTINE A SCUOLA, INCALZA LA POLEMICA

Il Tv3 vuole impedire che i bambini le portino al Centro Riciclo di Vedelago

VEDELAGO – Oramai è guerra aperta tra il Corsorzio Tv3 ed il Centro Riciclo di Vedelago sul caso delle lattine riciclate dalle scuole. La polemica ora si allarga ed il sindaco di Vedelago Paolo Quaggiotto si schiera con Carla Poli, la titolare del Centro Riciclo.

Il Consorzio Tv3 richiederà alle scuole di non consegnare più le lattine al Centro Riciclo: la raccolta dei rifiuti è competenza loro, le lattine da riciclare valgono soldi e quindi, secondo il Tv3, non è legittimo che il centro di Vedelago si insinui nel meccanismo. Un progetto ormai consolidato quello di Carla Poli: i bambini raccolgono le lattine, queste finiscono a Vedelago e vengono realizzati dei progetti di educazione ambientale.

Solo quest’anno il Centro Riciclo di Vedelago ha distribuito 16mila euro alle scuole, raccogliendo 150mila lattine da riciclare, ovvero due tonnellate di lattine. Una cosa, per quanto onorevole, illegittima secondo il Tv3. E ora è iniziato il braccio di ferro. Il sindaco di Vedelago accusa il Tv3 e sta con Carla Poli.

Di seguito una nota di Paolo Quaggiotto

In relazione alla polemica sorta in ordine alla raccolta delle lattine effettuata nell’ambito del plesso scolastico, il Comune di Vedelago tiene a precisare quanto segue. Risulta in primis di pessimo gusto la diatriba artatamente innescata dal Consorzio TV3, Ente che sta gestendo la raccolta degli RSU attraverso una società al momento non legittimata a svolgere il servizio – secondo le recentissime sentenze TAR -, senza considerare la meritevole azione educativa svolta dalle scuole.

L’attenzione del Consorzio al solo valore venale – peraltro assai basso dell’ordine di € 7-800,00- delle lattine è ancor più deludente, vista la finalità del Consorzio medesimo e il fatto che esso è Ente pubblico. La raccolta effettuata dagli studenti ha finalità educative ed è utile alla loro responsabilizzazione. Per questo motivo spiace ancora di più che il Consorzio non abbia ritenuto di attivare quelle procedure, previste per legge, che consentono la raccolta differenziata da parte di Associazioni senza scopo di lucro, esattamente come avviene nel caso delle scuole.

Lo stesso regolamento del Consorzio prevede – all’art. 46 - tale possibilità e risulta che sia stata addirittura prevista un apposito schema di convenzione ad hoc. Sarebbe sufficiente la volontà di collaborare per uno scopo che dovrebbe essere comune e la buona volontà di tutte le parti coinvolte affinché questa vicenda diventi soltanto un’occasione di crescita dei giovani del territorio e di coesione fra la popolazione e gli Enti che la rappresentano senza che nessuno si lamenti, vedi Bonesso, di una esistente lesa maestà.

Il sindaco

Paolo Quaggiotto

E tu, cosa saresti disposto a fare per l'ambiente?

Mi capita spesso di chiedermi cosa posso io, piccolo essere vivente, fare per cambiare qualcosa, il mio condominio, il mio paese, il mondo!!! Ah che manie vero? Eppure capita, eccome se capita di sentirsi, come direbbe una mia amica, con in mano un cucchiaino e di fronte l'oceano, senza sapere da dove cominciare per migliorare qualcosa. C'è chi invece non manca di inventiva, e per amore del pianeta sarebbe disposto a fare tutto, ma proprio tutto, sacrificando se stesso (se fosse capitato in Italia "qualcuno" non si sarebbe fatto sfuggire l'occasione). Veniamo ai fatti: lei Charlotte Roche, conduttrice, cantante, attrice e scrittrice tedesca, lui Christian Wulff, decimo Presidente della Repubblica Federale Tedesca, oggetto del contendere le centrali nucleari, il tutto condito in salsa piccante, molto piccante, a patto che.....rinunci alla firma sul prolungamento del funzionamento delle centrali nucleari in Germania. Che ne dite, voi cosa sareste disposti a fare per la tutela dell'ambiente?

12 novembre 2010

Dire, fare, formaggiare e pastificare!!!

Dunque, dopo aver avviato la produzione casalinga del pane e dello yogurt vorrei cimentarmi nell'esperimento del formaggio, da fare di tanto in tanto anche perchè il tempo comincia a scarseggiare! Anzitutto pensavo di iniziare con una lettura e quindi ho comprato sul mio sito di riferimento questo libro che spero possa aiutarmi. Poi ho fatto una piccola lista della spesa: formine per formaggi, termometro e caglio. Le formine le ho trovate al mulino della mia città, ne ho prese due, in plastica ad 1€ l'una, il termometro è ancora da trovare mentre per il caglio mi sono trovata di fronte al dilemma: animale o vegetale?? Certo viene spontaneo pensare ma qual'è il problema ad usare caglio animale visto che tanto usi il latte di mucca? Il problema è nel film che il mio cervello ha scritto, prodotto e diretto durante il dilemma, la trama era più o meno questa, se ti fai per amica una mucca, la inviti a vivere nel tuo giardino ed in cambio di vitto e alloggio ti fai dare un pò di latte è tutto ok e la mucca non s'incazza, forse, ma se la stessa mucca che in cambio di latte, vive nel tuo giardino, incontra il toro della sua vita, partorisce un bel vitellino e tu glielo fai fuori e le dici: "scusa mi serviva dell'abomasio fresco" allora s'incazza e ti si carica....bene a film concluso, gettato pop-corn e bibita ho deciso per il caglio vegetale, sempre con il solito "e che ci vuole". Mi piazzo in rete e cerco, cerco, cerco. Accidenti (o sorbole o perbacco potrei aver detto) non è proprio una cosa che si compra al supermercato mi sa. Siccome è risaputo che sono un pò testona, ho perseverato fino a notte quando, in un forum alla fine di un post ho letto della Prodor, specializzata tra le altre cose in caglio vegetale, o meglio Galium (Cynara Cardunculus), detto fatto ho contattato l'azienda, il titolare pensava che dovessi produrre qualche tonnellata di formaggi, comunque dovrebbe aver già provveduto alla spedizione dell'ingrediente magico, ora sono in trepidante attesa di ricevere il mio pacchetto. Intanto nell'attesa ho trovato nell'armadio in balcone la mia vecchissima PastaMatic 700, chissà se funziona ancora, vado, lavo, provo e vi scrivo
Ciao

Appuntamento verde per il nuovo anno

la prima edizione di Change Up
Salone dedicato ai nuovi consumi.

Una selezione di aziende e produzioni etiche, ecologiche e sostenibili raccolte in un "villaggio a tema" per incontrare il pubblico e la distribuzione.

Conoscere, incuriosirsi, provare e acquistare.
Perchè il consumatore può fare la differenza

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1St Edition of Change Up
Fair dedicated to new consumes

A selection of Company and Ethical Production, ecological and sustainable, put togheter in a theme village where meet pubblic and distribution.

Meet, curiosity, taste and buy.
Because consumers can make difference.

20-22 Maggio 2011
Superstudio più
Via Tortona 27 Milano






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Londra dalle mille risorse...sostenibili

Non so perchè ma a me Londra è sempre piaciuta, ne sono stata turista sempre virtuale, ne ho studiato la storia, i monumenti e le curiosità ma non sono ancora riuscita a prendere un aereo e farci una capatina! Forse però varrà la pena attendere per vedere ciò che da noi è ancora un'immagine da 2001 Odissea nello Spazio, ovvero Source London. Una Londra che punta sulla mobilità sostenibile, anche se non mi è ben chiara la politica del sindaco Boris, che va in bicicletta ma toglie la tassa introdotta dal suo predecessore, per le auto maggiormente inquinanti! Comunque tornando alla "sorgente", il sindaco dalla prima pagina del sito ci introduce alla nuova rete di ricarica per auto elettriche di cui aspira ve ne siano a breve in giro per la città almeno 100.000. Il sito è ben fatto ed è completo di mappa che mostra dove verranno attivati i punti di ricarica, insomma non ci resta che attendere che dalla rete informatica si trasformi in una rete reale.
Mentre per chi si chiede chi continua la battaglia contro i SUV visto che il sindaco ha abbandonato, la risposta è nel sito di http://www.stopurban4x4s.org.uk/. Aggiungo una news delle ultime ore rimandandovi ad un'articolo sul Ministro dello Sviluppo Indiano e le sue affermazioni circa i SUV, in lingua inglese ed in italiano

10 novembre 2010

Spostamenti Ecosostenibili

Ormai tutte le case automobilistiche, o quasi, hanno annunciato la commercializzazione di vetture elettriche a partire dalla fine di quest'anno, nell'attesa, anche solo per la curiosità di sapere quanto costeranno come possiamo ridurre l'impatto ambientale dei nostri spostamenti? Per chi abita in piccoli centri o lavora a poca distanza da casa è possibile scegliere di camminare, e per me che sono istruttrice di Nordic Walking, è l'idea migliore, però non tutti hanno questa possibilità non resta altro che pensare a mezzi di locomozione ecologici:
  1. La bicicletta da quella pieghevole al bike sharing, ma bisogna avere un'ottima assicurazione perchè le piste ciclabili sono come la città di Eldorado, un mito mai visto!
  2. I mezzi pubblici (bus, tram, metro), per chi vive in città e si sposta all'interno di questa la situazione è difficile ma invece per chi viene dalla periferia la situazione è....insostenibile, le grandi arterie che immettono nei centri abitati sono insufficienti rispetto al traffico o meglio erano già inadeguate quando sono state progettate, figuratevi oggi.
  3. Il teletrasporto, ci vuole tanta immaginazione direte voi, beh perchè pensare di arrivare in ufficio in bici o in autobus non ne richiede tantissima.
Insomma non ci resta che attendere l'avvento delle elettriche tanto non mi pare ci sia alternativa, sarebbe necessario ridisegnare tutta la rete stradale, magari facendoci aiutare dagli altoatesini e vi spiego perchè: ormai trascorro da diversi anni le vacanze estive a Merano e mi trovo di tanto in tanto a spostarmi tra la città termale ed il confine con l'Austria, attraversando la Val Venosta. La valle è una linea quasi retta che corre lungo il fiume, toccando una gran quantità di paesi, sulla stessa linea potete trovare una strada (a corsia unica per senso di marcia ma sufficiente per il traffico locale che c'è durante l'anno), la ferrovia ed una pista ciclabile di 60km. Sembra fantascientifico ma è così. Se penso, per fare un'esempio a me purtroppo molto vicino, che anche sulla ex S.S., ora SR, 148 Pontina (che va da Latina a Roma) nel tratto quanto meno da Pomezia a Roma, avrebbero potuto costruire parallelamente alla strada, una metropolitana leggera da un lato ed una pista ciclabile dall'altra mi viene (a parte la rabbia) da chiedermi se facciamo parte dello stesso Stato o ci sono più Italie?
Polemiche a parte, per tornare alla macchina che sarà, nell'anno in cui si festeggia il 25° anniversario di Ritorno al Futuro con la Delorean elettrica che sfida e sfila da Nord a Sud del Paese, ci aspettano la Renault Fluence ZE e Kangoo e Peugeot iOn recentemente premiata con il volante verde, la Nissan Leaf (che da noi arriverà solo a giugno 2011).





09 novembre 2010

Rifiuti e crisi economica

Nel bel mezzo di una delle più grandi crisi economiche degli ultimi decenni, in un quadro che vede milioni di famiglie alle prese con il tentativo di arrivare a fine mese, o almeno questo è quanto emerge dalle notizie ascoltate al telegiornale, ci sono due o tre articoli che lasciano un pò perplessi e che riguardano da vicino sia i rifiuti che la situazione economica. Ebbene a smuovere le mie povere celluline grigie (per dirla alla Poirot) è stato per primo il Messaggero, che a maggio di quest'anno titola "L'iPad è sbarcato è sbarcato in Italia, fila notturna all'Apple Store di Roma Est (che per chi non lo conoscesse è uno dei milioni di centri commerciali che circondano la Capitale), e già lì mi son chiesta com'è possibile in tempo di crisi e di recessione che milioni di italiani possano (scegliere) permettersi un giocattolino da 500/600 euro? Ho provato a lasciar cadere l'elucubrazione ma, come tutti i misteri irrisolti, mi è tornata alla mente leggendo prima ADNKRONOS da cui apprendo che buttiamo mediamente 10KG di abiti procapite nel secchione, rifiuti non recuperabili, che andranno a) per sempre ad inquinare l'ambiente b) indurranno colui che li aggettati a recarsi al primo centro commerciale per acquistarne di nuovi (che poi metterà una sola volta e getterà di nuovo in un bellissimo fashion-loop) e poi un'ansa (non di fiume) che nel presentare il fatto certamente positivo che quest'anno sono stati raccolti correttamente circa il 29% di rifiuti elettronici in più dello scorso anno, togliendoli quindi dalla strada, ma resta di fatto che questo equivale a dire che ognuno di noi ne ha prodotti circa il 4% (questo sempre alla faccia della crisi economica, quanti di noi ogni anno quindi comprano e cambiano tv, telefoni, computer e così via, magari ancora utilizzabili?)
Comunque, un'esempio preso da uno di questi articoli, tanto per rendere l'idea:
Un chilo di abiti usati raccolti riduce di 3,6 kg le emissioni di CO2, di 6.000 litri il consumo di acqua, 0,3 kg di fertilizzanti e 0,2 kg di pesticidi, che per me significa che se non venissero gettati via, ma magari regalati, anche in parti le emissioni di CO2 sarebbero ancora meno!!

Il discorso è lungo, e forse barboso, ma il problema torna ad essere non tanto quello del riciclo ma del ricordare che la catena è composta da almeno 3R, di cui la prima è RIDUCO, compro solo quello che è necessario e soprattutto possibilmente quello che poi può tornare a nuova vita. Basta con questo vortice di consumismo che non serve a rimettere in moto l'economia, non serve a farti vivere meglio se non finchè ciò che avrai comprato sarà superato (ovvero uno/due mesi) e soprattutto non serve a farti risparmiare soldi che domani potrebbero servirti per comprare qualcosa che veramente occorrerà a te o ai tuoi figli
Beh, fine dello sfogo, AMEN!

07 novembre 2010

Addio lavastoviglie....

Allora, intanto per riallacciarmi al precedente post, vi avviso, avevo inziato questo blog con l'intento di diventare a impatto zero ebbene, mi sono registrata al No Impact Project, proprio per proseguire nel mio disegno iniziale. Quindi a gennaio sarà il mio turno per la settimana No Impact, il resto della famiglia deve essere ancora avvisato ma presto saremo tutti on line con i video giornalieri dei nostri progressi (o regressi)!! Nel frattempo, dopo aver sostituito il frigorifero che ci aveva servito per ben 18 anni (ah, care vecchie generazioni), anche la lavastoviglie, di soli 3 anni di vita, è andata a farsi (a voi la scelta del termine più adatto), quindi al momento sono tornata al caro vecchio estinto sistema della vaschetta. Vi chiederete i due argomenti cosa hanno in comune (No impact projet e l'essere abbandonati da un'elettrodomestico) ebbene ecco la risposta, mentre mi preparo ad affrontare la mia settimana ad impatto zero, che dovrebbe definitivamente cambiare le cattive abitudine di tutta la famiglia, studio i manuali messi a disposizione dal progetto e trovo un link interessante ad un video molto carino, The Story of Stuff, che sono riuscita a trovare sul tubo in italiano: La Storia delle Cose, io ve lo consiglio. In questo video si parla di obsolescenza programmata e quì mi è venuta in mente la mia lavastoviglie, così cerco in rete notizie sull'obsolescenza programmata e trovo questo brevissimo ma azzeccato (non me ne voglia Di Pietro) video:

06 novembre 2010

Voglio vivere così....ad impatto zero!

Quando ad aprile di quest'anno ho iniziato questo blog avevo promesso che avrebbe seguito il mio percorso per diventare ad impatto zero, in effetti molte delle mie abitudine sono migliorate e nel frattempo sento che sono sempre di più le persone che cercano di fare altrattanto, alcune con più clamore altre più in sordina, ma questo dipende da quanto la persona che fa questa scelta sia famosa. Parlo ad esempio di Paola Maugeri, vista ieri sera alle invasioni barbariche, il tema era vegetariani e vegani contro onnivori e cacciatori, ma la Maugeri parla di come abbia iniziato da due settimane a trasformare la propria vita e quella dei propri familiari ad "impatto zero", il tutto documentato attraverso la trasmissione di Rai tre "E se domani" nella quale si parla di lei come della prima donna ad impatto zero! Non importa certo che sia la prima, ma ci si auguri sicuramente che possa essere la prima di una lunga serie e quindi, per dovere di cronaca ecco altri casi celebri di cambiamenti radicali:
Leo Hickman, giornalista per il The Guardian; autore del saggio "A life stripped bare, my year trying to live ethically" (La vita ridotta all'osso. Un'anno senza sprechi: le disavventure di un consumatore coscenzioso), nel quale racconta della sua avventurata durata appunto un anno per verificare la possibilità di vivere senza mai violare dei rigidi principi etico-ecologici. Compostaggio, uso di prodotti sane e rispetto per l'ambiente, pannolini lavabili, bando dell'uso di aereo ed auto, niente spray e così via e poi c'è il mitico Colin Beavan che ha trascinato tutta la sua famiglia nell'impresa di vivere per un anno a zero impatto, il risultato? Un libro, un documentario vincitore di selezioni cinematografiche ed approdato anche al Festival Cineambiente di Torino, No Impact Man è tutto questo ma anche un sito, un progetto dove potersi registrare e diventare voi i protagonisti del cambiamento da condividere anche on line. Insomma un'esercito di piccole rivoluzioni domestiche che come i cerchi nell'acqua si propagano e contagiano senza pericolo per la salute!!!
Ora se ci riesco vado a curiosare negli stand di Buono per te, sostenibile per l'ambiente, a Piazza S.Giovanni a Roma, con Legambiente e Barilla

Buon fine settimana


05 novembre 2010

Il Pomo(d)'oro - biologico o biobeffa?

E' proprio il caso di farci un gioco di parole visto quanto arriva a costare. Parlo della passata di pomodoro, quella che una volta molti di noi facevano in casa, d'estate nel giardino della nonna magari con tutta la famiglia (almeno da noi in Calabria era così), un rito che ci faceva non solo risparmiare soldi ma guadagnare in salute. Ebbene mi accingevo a fare la mia solita lista della spesa e dopo aver provveduto a caffè, the, zucchero e riso stavo passando a sughi, verdure e frutta; ma ecco la sorpresa mi piazzo su internet e cerco per sfizio (detto anche con un bell'accento napoletano che mi piace di più e rende meglio l'idea) passate di pomodoro da agricoltura biologica, ecco il risultato: i prezzi variano da €1,50 ad €2,50 a bottiglia da 700ml quando addirittura non mi capita la Alce Nero in bottiglia da 500gr a ca €1,60 (ovvero 3.20 al kilo). Ma siamo matti, ma non si era sentito dire in tempi non troppo remoti, da trasmissioni come Report, che il bio non costa di più??
Ho girato la domanda all'AIAB il 12 ottobre, per ora ho ricevuto solo conferma di lettura se mi arriva un riscontro più articolato non mancherò di pubblicarlo. Però posso fare sicuramente il conto della serva, meglio conosciuto come il problemino elementare di "la mamma va al mercato":

Mia madre ha comprato in fattoria 40kg di pomodori bio a 0,50€/kg e ci ha fatto 50 bottiglie di passata ora anche volendo calcolarci sopra il costo della manodopera e la gestione dell'azienda non trovate che ci stiano prendendo in giro??

A questo punto presa dal vortice della lista da spuntare passerò alla pasta, tanto per farmi venire i capelli bianchi e per dovere di cronaca ho fatto anche un giro su internet, così, in attesa della seconda parte di questa mini indagine, ecco cosa ho trovato, se volete approfondire l'argomento:

Il biologico è una truffa?
I finti cosemtici bio

Come dire a voi l'ardua sentenza

02 novembre 2010

Occhio alla linea!

Non sembra ma tra poco saremo tutti con le gambe sotto al tavolo ad ingozzarci come maialini per le festività natalizie. Ovviamente consiglio di iniziare sin d'ora a mantenere un'alimentazione quanto più equilibrata possibile, preferendo come sempre cibi di stagione e locali, favorendo molto la verdura e la frutta e poi a scendere formaggi, uova e per i non vegetariani anche la carne (ahimè), ma se questo non dovesse bastare allora potete aiutarvi con la seconda cosa più consigliata: un pò di sano movimento. Io parto sempre dal mio preferito, il nordic walking, anche se mi rendo conto che non a tutti in queste giornate uggiose piace stare all'aperto; allora se proprio chiuso deve essere datevi ad una disciplina che pochi sanno essere utilissima per dimagrire: lo yoga. Lo so, lo so cosa state pensando, tutte baggianate (perchè siete educati in fondo), anche mia cognata ha subito esclamato che lo yoga serve a molte cose ma sicuramente non a dimagrire, allora per dissentire e dimostrare, oltre che suggerirvi di fare un giro su youtube e cercare i video di Sadie Nardini (yoga for weight loss) vi consiglio un paio di letture: un'articolo del Fred Hutchinson Cancer Research Center ed il libro Yoga per dimagrire.

Buona lettura e buona pratica
Namastè




Calendario 2011

Ciao a tutti,
visto che è uno degli oggetti più presenti nelle nostre case, perchè non farne un'acquisto doppiamente utile? Sto parlando del calendario, quest'anno compratelo solidale, acquistate i calendari di Asia Onlus e contribuirete ad aiutare la popolazione di Yushu, colpita dal terremoto del 14 aprile:

01 novembre 2010

Torta salata con porri e scamorza

Torta salata con porri e scamorza

28 ottobre 2010

Cavolfiore al curry

Ricettina di ieri sera, eccezionalmente piaciuta a mio figlio (di gusti assai difficili), dato l'evento straordinario la posto, chissà che non faccia contenti anche voi.

Anzitutto è cavolfiore al curry - ricetta completamente vegan
1 cavolfiore
1 tazza da tè di latte di soia
olio evo
peperoncino
aglio
acqua
sale e ovviamente curry in polvere (quantità a vostro gusto)

Dunque, premetto che il cavolfiore andrebbe lessato prima, ma a me è sfuggito quindi l'ho messo in padella, su olio già caldo per dargli una prima rosolatina con uno spicchio di aglio, poi ho aggiunto la tazza di latte di soia nella quale avevo sciolto il curry, peperoncino, sale e chiuso con coperchio ho lasciato cucinare a fuoco basso finchè il cavolfiore non si è ammorbidito, ho dovuto solo aggiungere in totale circa 4 dita di acqua verso la fine perchè ovviamente il liquido si era quasi (e dico quasi) asciugato.

Bè non ne è avanzato che un paio di cucchiaiate ma se ci riesco fotografo la ciotolina!

Buon appetito

22 ottobre 2010

Plastica, Carta o MaterBì??

Aiuto, lo sapevo che avrei dovuto dare retta alla mamma quando mi diceva: studia, prenditi una laurea! Ora un bel dottorato in scienze biomolecolari mi tornava utile, non per il Nobel ma per capire chi ha ragione. Insomma se dopo anni dalla minacciata entrata in vigore della legge che vieterebbe il commercio dei sacchetti in plastica (responsabili di
< ----questo e anche di questo)



finalmente la minstra dell'Ambiente ha detto stop senza più deroghe dal 1° gennaio 2011, ci si mettono gli industriali da una parte e legambiente dall'altra, ognuno con le sue motivazioni e con tanto di lettere ai deputati seguite da dati in qualche caso incomprensibili o condivisibili da chi è veramente molto informato in materia. Io resto dell'idea del no al sacchetto di plastica e si alla sporta a vita ma nel mezzo c'è tantissima gente, soprattutto operai ed impiegati delle aziende produttrici, dunque forse la laurea è esagerata ma come fare a stabilire dov'è la ragione, dove l'esagerazione e qual'è la famosa via di mezzo da attuare per far tutti contenti (delfini e tartarughe comprese si intende). Intanto per completezza di informazione leggetevi le due lettere

Lettere di Unionplast, IPPR e Federazione Gomma Plastica
La Risposta di Legambiente

Poste Italiane e la raccolta differenziata....

Un mini post, interrogativo, oggi ho ricevuto per posta un libro, contenuto in una busta a sacco imbottita (quelle con le bollicine), personalizzata delle Poste Italiane e recava testualmente questa dicitura: i prodotti Poste italiane rispettano i criteri della raccolta differenziata. Per permettere la raccolta differenziata, dopo l'uso, separare la carta dalla plastica. Bene, penso io, tolgo il libro e......magia, non succede un tubo (e sono stata educata!). I due sono inseparabili e non perchè si amano alla follia, perchè la parte in plastica (o meglio Polietilene a bassa densità) è praticatamente termosaldata alla carta.
Insomma, complimenti, davvero rispettati i criteri di raccolta differenziata, salvo che non siano stati modificati a mia insaputa!!!
Meditate gente, meditate.

18 ottobre 2010

Diventiamo tutti dei RAEEporter??


Ascoltando la radio oggi, mentre rientravo dalla pausa pranzo, mi sono imbattuta in uno spot a mio avviso interessante. Spesso ci si chiede "cosa posso fare io per farmi sentire o per cambiare le cose?", bene, dopo il servizio di ecoradio che dà la possibilità di segnalare un ecomostro ecco il RAEEporter. Una campagna di campagna di sensibilizzazione sull'importanza del corretto riciclo dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) promossa da Ecodom in collaborazione con Legambiente.
Basta fotografare il rifiuto (lavastoviglie, lavatrici, frigoriferi, televisori e così via) abbandonati nelle discariche abusive, a cielo aperto o nelle strade, registrarsi sul sito www.raeeporter.it e caricare la foto inserendo i dati del luogo (città, via, etc.) così verrà segnalato alle autorità competenti per il corretto ritiro, recupero e riciclo. Finora sono 49 le segnalazioni ricevute ma immagino (basta che mi guardo intorno) che ce ne sono moltissime da inviare, quindi mano alla macchinetta ed inviate, magari coinvolgete in vostri figli, così diventeranno anche loro dei fotoreporter sensibili verso le tematiche ambientali.


13 ottobre 2010

Bio a domicilio

Molti di voi già sanno che esiste questa possibilità, altri già ne fanno largamente uso ma non tutti sanno chi dove e come, così dopo un paio di Gdigitazioni ecco un vademecum con tutti le aziende che sono riuscita a trovare (per ora) in tutta Italia che forniscono a domicilio frutta, verdura e prodotti confezionati da agricoltura biologica. In effetti ho trovato moltissimi post ma spesso ognuno riportava solo un'azienda, ecco perchè la voglia di metterli tutti insieme.
Iniziamo dal Nord e poi a scendere in ordine molto sparso perchè la geografia non è la mia materia preferita (anche se ho il diploma di operatore turistico):
  • Udine e frazioni è servita da www.ortosultasto.it (molto carina la grafica del sito)
  • Dalla splendida Lagundo (Alto Adige) per servire Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna e Roma www.bioexpress.it
  • Milano ha la sua www.ortaie.it e www.portanatura.it
  • A Torino potete provare con http://www.cestedabosco.it/
  • Nord Est servito anche da www.cornale.it per la agrispesa, mentre spedisce le agriceste un pò in tutta Italia
  • e ancora Forlì, Forlimpopoli, Castrocaro, Meldola, Bertinoro, Predappio e Cesena su www.sapori-tipici.it
  • Dalla provincia di Viterbo per il Lazio c'è www.biobox.it, mentre www.ortovagando.it copre le Marche (anche se non si capisce bene dal sito quali province)
  • Forse la più vecchia e famosa è www.officinaebio.it (di Agricoltura Nuova) per Roma. Sempre per la capitale merita una nota particolare questa new entry, ne capirete il perchè non appena visiterete il sito www.velocitta.it servizio easy market. Ultimo sempre per Roma www.zolle.it
Per ora mi fermo quì, ma come ho notato e come avrete notato anche voi, langue la zona del sud, dove non mancano certo gli agricoltori, tenterò ancora nei prossimi giorni la internetdigitazione!





11 ottobre 2010

Fai la spesa giusta 2010


Torna anche quest'anno l'iniziativa Io faccio la spesa giusta che dal 16 al 31 ottobre da l'occasione di conoscere e di provarei prodotti del commercio equo e solidale garantitida Fairtrade in più di 3000 punti vendita delle insegne che hanno aderito all’iniziativa:

Auchan www.auchan.it
Cuore Bio www.cuorebio.it
Bennet www.bennet.com
Botteghe del Mondo www.equosolidale.it
Carrefour www.carrefour.it
Coop www.e-coop.it
Crai www.crai-supermercati.it
Despar www.despar.it
In's www.insmercato.it
Lidl www.lidl.it
NaturaSì www.naturasi.it
Nordiconad www.conad.it
Sicilconad www.conad.it

Se andate sul sito inoltre potete scoprire gli eventi nella vostra regione. Mi raccomando fate la spesa

giusta e fatela con la sporta


08 ottobre 2010

Premio Nobel per la pace 2010




Scusate incontenibile emozione per aver assistito al webcast in diretta dell'assegnazione del Premio Nobel per la Pace: Liu Xiaobo. Una decisione storica che dimostra che esistono veramente organizzazioni che decidono autonomamente senza alcun legame con le decisioni di governo o politiche, che non si lascia influenzare o intimidire. Chissà se lui ne è a conoscenza, chissà se i suoi carcerieri cinesi glielo hanno detto!

07 ottobre 2010

Non lasciamoli andara.... campagna Every One di Save the Children


Per tutti i figli del mondo che un giorno saranno grandi imparando da noi...diamo il buon esempio

Evviva le sagre!


Si avvicina il fine settimana, le previsioni ci davano per spacciati ma al momento il sole resiste, almeno qui a Roma e quindi nel solare ottimismo vi scrivo qualche consiglio per i prossimi fine settimana all'insegna di qualcosa che in Italia spero per i prossimi due/tremila anni perduri: il buon bere e mangiare.
Inizio da vicino con la sagra delle castagne, nella provincia di Viterbo un fiore all'occhiello insieme alle nocciole e l'ultimo paese in calendario a banchettare a base di questi frutti sarà Soriano nel Cimino, vi consiglio quindi questo fine settimana se potete di passare di lì per due motivi, assaggiare le caldarroste e fare una puntatina alla faggeta di Soriano (appunto sopra il Monte Cimino). Io spero di andarci il prossimo fine settimana per partecipare alla prima Woman in Trail (corsa + passeggiata per sole donne a scopo benefico per info www.ecomaratonadeimonticimini.it

Sempre questo fine settimana iniziano i festeggiamenti per la fine del raccolto delle mele, ovviamente siamo in Trentino, nella Val Melinda (ooops Val di Non) e quindi cliccate su www.pomaria.it per il programma.

Rimanendo in tema di mele per favore un minuto di attenzione per presentare il mio paese ideale, il luogo dove andrei a trascorrere tutte le vacanze a disposizione (ovvero solo l'estate perchè il resto dell'anno sono quì immobile ma sognar non costa nulla!!): Merano. Nella meravigliosa cittadina della Val Venosta si svolge una delle massime espressioni di festa tradizionale sudtirolese, la festa dell'uva, una tre giorni che segna la fine del raccolto di uva e vino e ricca di folklore, musica tradizionale e gatronomia che culmina con la sfilata domenicale di carri
e bande.

Buon Appetito

06 ottobre 2010

CompraVerde alla Fiera di Cremona

CompraVerde-BuyGree, il Forum Internazionale degli Acquisti Verdi si terrà alla Fiera di Cremona da giovedì 7 a venerdì 8 ottobre 2010. Obiettivo dell'evento: promuove e valorizza politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, alimentando il confronto e le relazioni tra enti, imprese e realtà del non profit, e stimolando la produzione e il mercato green.
L'evento è il punto d'incontro tra i diversi attori coinvolti nella diffusione e attuazione degli acquisti verdi pubblici e privati, ed è promosso da Provincia di Cremona, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Regione Lombardia, Ecosistemi e Adescoop-Agenzia dell'Economia Sociale, con l'adesione di numerose realtà del mondo della PA, nonché aziende e associazioni.
CompraVerde-BuyGreen (a ingresso gratuito) propone un programma culturale articolato (convegni, seminari per operatori, dibattiti, laboratori) e una qualificata area espositiva con le ultime novità del settore e le esperienze più innovative.
Numerose le iniziative speciali, a partire dal "Premio CompraVerde-Miglior bando verde e migliore politica di GPP realizzata" e dal "Premio MensaVerde-Miglior servizio di mensa a basso impatto ambientale", iniziative che hanno visto selezionati 20 realtà d'eccellenza.
Tra le altre iniziative previste, il progetto "Green Contact", una vera e propria borsa che agevola l'incontro tra domanda e offerta di prodotti e servizi sostenibili, "GPP dalla A alla Z", opportunità di formazione per operatori sui temi degli acquisti verdi a 360°.
Sono oltre 50 gli appuntamenti culturali e formativi in calendario con 150 relatori coinvolti; più di 500 gli appuntamenti one to one del Green Contact.
(Fonte Redazione GreenCity)

05 ottobre 2010

Compostaggio domestico



Allora ecco alcune, poche ma spero utilissime, info per il compostaggio domestico, anche per chi non ha un giardino.


Dunque il prodotto di cui mi sono molto interessata è la compostiera DO.KO., prodotta da una società italiana, la Tradingenia s.r.l., ed esistente nella versione con pannello fotovoltaico (come la vedete in foto) e senza, è costruita utilizzando abete multistrato trattato in autoclave e quindi resistente agli agenti atmosferici (ha lo stesso trattamento del legno per i parchi giochi). Si adatta perfettamente sia al giardino che al balcone. Per maggiori info visitate http://www.tradingenia.eu/)




Un'altra novità per la raccolta domestica dell'umido è sicuramente SUMUS, forse qualcuno di voi l'ha già visto in un negozio NaturaSì, un sacchetto prodotto con il 100% di carta riciclata postconsumo, certificato FSC e PEFC realizzato con inchiostri e colle a base di acqua e di elementi vegetali.

È resistente all'umidità grazie allo speciale fondello ribaltabile. È dotato di una chiusura ermetica che impedisce lo scollamento del fondo anche in presenza di forti pressioni e di grandi quantità di umido. L'utilizzo della carta consente un notevole passaggio d'aria, agevolando il processo di compostaggio ed evitando la formazione di cattivi odori e di liquidi.

Il sacchetto-base è disponibile in formato da 8 litri, ma viene prodotto anche in dimensioni da 5 e 35 litri a richiesta. Per info www.aspicsrl.com


A presto













Appuntamento in fiera


Salve a tutti,

mentre raccoglievo un pò di documentazione per il prossimo post sulla raccolta differenziata mi sono imbattuta in un paio di fiere interessanti che vi segnalo. La prima è BioVeganFest 2010 dal 29 ottobre al 1 novembre a Bassano del Grappa (info su http://www.bioveganfest.it/) e la seconda è Biolife 2010, 7^ edizione della fiera dell'eccellenza biologica dal 19 al 21 novembre a Bolzano (info su http://www.fierabolzano.it/)


Approfitto per ricordarvi che dal 20 al 28 novembre c'è la settimana europea per la riduzione dei rifiuti, iniziate a pensare a cosa potrete fare quest'anno nel vostro piccola o nel vostro comune per raggiungere l'obiettivo e magari postatelo!



01 ottobre 2010

Che farete domenica??

Avete due possibilità se siete a Roma, la prima è partecipare all'uscita che abbiamo organizzato nel parco dei castelli romani e la seconda, se siete di qualsiasi parte d'Italia è partecipare all'XI edizione della Biodomenica, in genere si assaggiano un sacco di cose ottime e si scoprono produttori della nostra regione, per conoscere i luoghi visitate il sito www.biodomenica.it

Buon fine settimana

Giornata Nazionale del riciclo e della raccolta differenziata di qualità


Il CONAI in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente organizza la prima giornata nazionale del riciclo e della raccolta differenziata per domani 2 ottobre, per sapere in quali piazze potete recarvi per saperne di più sulla raccolta differenziate collegatevi al sito http://www.raccolta10piu.it/.


24 settembre 2010

Urbe et Erbe dal 24 al 26 settembre - Roma


All'Orto Botanico di Roma, Largo Cristina di Svezia, inizia oggi una tre giorni di full immersion nel mondo delle erbe. Sponsorizzato da Bioearth, l'azienda parmense produttrice di saponi naturali. Per dettagli www.cittadeisemplici.it.
Io parteciperò sicuramente, pioggia permettendo, viste le previsioni!!

23 settembre 2010

Giubbino rinfrangente obbligario per i ciclisti

"CICLISTI ILLUMINATI" CON GIUBBINI RIFRANGENTI. DA LUNEDI' 27 SETTEMBRE, OBBLIGO DI SERA FUORI CITTA' E NELLE GALLERIE, INCLUSE QUELLE URBANE. MA NESSUNO LO SA APPELLO DELLA FIAB AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE E ALLE FORZE DELL'ORDINE


A partire da lunedì prossimo, 27 settembre 2010, scatta l'obbligo per i ciclisti di indossare giubbino o
brettelle catarifrangenti quando circolano nelle ore serali fuori dai centri abitati, quindi solo in ambito extra-urbano,
e in tutte le gallerie dove sia loro consentito il transito, anche quando queste si trovino in città. ale norma scatta 60 gg
dopo l'entrata in vigore della legge 120/2010 del 29 luglio scorso che ha modificato il codice della strada (D.L. n. 285 del 1992). Questa disposizione non è stata adeguatamente e correttamente pubblicizzata attraverso
i grandi organi di informazione e la FIAB, a contatto quotidianamente con chi utilizza
ogni giorno la bicicletta per muoversi abitualmente, si è resa conto che la stragrande maggioranza non ne è a conoscenza. Pertanto la Federazione Italiana Amici della Bicicletta chiede:
1) agli organi di stampa di darne ampia notizia, in maniera chiara e diffusa affinchè tutti ne siano a conoscenza;
2) alle Polizie Municipali e Polizia Stradale di evitare - almeno nei primi tempi - di sanzionare i ciclisti inconsapevoli

e di fare invece opera di informazione.
Anche se è pur vero che la legge non ammette ignoranza. Da parte sua la FIAB, che già dall'inizio del 2010 ha messo a disposizione dei propri soci attraverso le proprie associazioni

federate (120 in tutta Italia) un giubbino catrifrangente, e che ha già attivato la campagna "il ciclista illuminato" http://www.fiab-onlus.it/ciclista_illuminato.htm ,
sollecita tutti i ciclisti che circolano nelle ore serali di essere dotati di impianto di illuminazione funzionante e catarifrangenti, e di indossare sempre - per motivi di sicurezza
- il giubbino anche in ambito urbano, pur non essendo obbligatorio.

Lello Sforza Ufficio Stampa FIAB onlus (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 Fax +39 0805236674
stampa@fiab-onlus.it

22 settembre 2010

Up & Down

La notizia positiva di oggi è che l'Italia supera (sorprendentemente direi io) la media UE per riciclo del vetro, a dichiararlo è Assovetro anche se a leggere bene bene il dato di distacco è veramente minimo, siamo al 66% contro il 65% però bravi andiamo avanti così. Il vetro del resto si può riciclare al 100% ed all'infinito e sicuramente non altera il contenuto, sottolineo però, come sempre, che sarebbe ottimo, utile ed efficace reintrodurre il Vuoto a Rendere!

Insomma un bel SU'
Ovviamente dopo il su ecco il giù: Italia maglia nera UE con 300 shopper a testa all'anno (fonte ANSA) la notizia fà seguito alla petizione on line che potete firmare sul sito di Legambiente per mettere definitivamente al bando l'utilizzo degli shopper in plastica ma anche per impegnarsi personalmente a non farne uso. Allo scopo si affiancano le nuove campagne di portalasporta.it: mettila in rete e sfida all'ultima sporta

Dunque per ora un bel GIU'

21 settembre 2010

Non Fermate il Progetto Città dell'Altreconomia

Ho ricevuto questa mattina questo appello e lo pubblico sperando che lo leggiate in tanti, è davvero importante.

Non Fermate il Progetto Città dell'Altreconomia

L’Amministrazione comunale di Roma intende chiudere il progetto della Città dell’Altreconomia, ogni strada tentata in passato per fermare questa scelta non ha avuto esito.

Per questo abbiamo deciso di lanciare in queste ultime settimane una forte mobilitazione , e vedremo cosa succederà . Vi chiediamo di diffondere ovunque possiate questo appello (mail list facebook e sui vostri siti ) e di seguire questa vicenda come se fosse un impegno di tutti/e, per provare a fermare questa scelta che mira ad interrompere un esperienza che con grande fatica ha provato a costruire una proposta per la nostra città che mettesse al centro nuovi stili di vita, per un economia di giustizia orientata la” bene comune” .

Gli strumenti scelti e gli appuntamenti individuati per costruire questa mobilitazione saranno diversi ::


Sul sito Cae è stata lanciata una Petizione : Non Fermate il Progetto Città dell'Altreconomia

Troverete il link :http://www.cittadellaltraeconomia.org/index.php?option=com_jforms&view=form&id=1&Itemid=109

In soli tre giorni abbiamo raccolto più di tremila firme , ma ce ne servono molte di più per sostenere questa difficile situazione.

E’ stato aperto anche un evento a sostegno della petizione su Facebook per rilanciare l’appello vedi link http://www.facebook.com/home.php?ref=home#!/event.php?eid=134778903234341&index=1

La raccolta può esser fatta anche su modulo cartaceo (vedi allegato)

26 settembre - Festa della "Città dell'Altra Economia" dalle ore 10 al tramonto con la consueta presenza di stand di produttori biologici artigiani, associazioni e cooperative che lavorano nell'ambito delle attività di Altra Economia, con il presidio informativo del Consorzio sulla situazione, con musica e teatro, attività ludiche e laboratori per i bambini.

Tutte le realtà che sono interessate a venire con i propri stand possono segnalarlo alla seguente mail segreteriaconsorzio@cittadellaltraeconomia.org


29 settembre - Grande assemblea cittadina a partire dalle ore 17.30 nella giornata di possibile “chiusura” della CAE da parte della Amministrazione comunale che l'aveva inaugurata solo tre anni fa. Siete tutti/e invitati ad intervenire a questo confronto pubblico. Dopo
l’assemblea ci sarà anche un momento di convivialità e di festa con musica, teatro, incontri, attività ludiche e laboratori per i bambini, ed assaggi gastronomici bio- equi.

Saluti Consorzio Cae



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