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30 gennaio 2012

Inviata speciale alla Premiazione per il Personaggio Ambiente 2011

Care lettrici e cari lettori,
ho appena finito di consumare un pasto veloce per tuffarmi subito a scrivere questo post, prima che senilità precoce cancelli in tutto o in parte la memoria di questa mattinata, ma facciamo uno o due passi indietro. Un paio di anni fà raccolsi l'invito di GreenMe a partecipare alla votazione online per il Personaggio Ambiente, era una campagna nuova e meritava a mio avviso di spiccare il volo per dare un segnale positivo e di riscontro a tutte quelle persone normalissime, come noi, ma anche alle pubbliche amministrazioni che giornalmente si erano contraddistinte per virtuosismi verdi. Non costava nulla e mi dava un senso di speranza. La campagna deve aver riscossi successi perchè quest'anno si è ripetuta, registrando 7530 votanti ed annoverando tra gli altri candidati gli Angeli del fango o le donne dell'Ilva, insomma realtà vere e tangibili in lotta quotidiana per il cambiamento non solo per stessi ma per la comunità. Ebbene, a campagna 2011 conclusa, ricevo una mail di invito a partecipare alla Cerimonia di Premiazione, che si svolgeva appunto oggi, a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, a 12.00. E così eccomi sveglia di buon mattino, senza neanche far colazione, ma sazia di un fantastico sole di gennaio alla fermata del bus (beh certo non si può arrivare ad una manifestazione sull'ambiente in macchina!) e dopo aver messo a dura prova i miei poveri piedi per l'attesa sono salita sul mezzo blu che dalla provincia mi ha portato in città. Sono arrivata con qualche minuto di anticipo, così dopo un caffè ed il pass ho preso posto nella sala della Pace, non molto grande ma luminosa, comodamente seduta di fronte al tavolo dei relatori. Sarà stata la mia mentalità ormai deformata ma l'occhio mi è andato subito alle caraffe in vetro di acqua naturale sul tavolo, certo sarebbe stato il colmo trovare delle bottiglie di plastica, ma il segnale è stato positivo! I relatori, nonchè incaricati della consegna del premio, erano Daniel Tarozzi, Direttore Responsabile de Il Cambiamento.it; Elisabetta Guidobaldi di Ansa Ambiente e Marco Fratoddi, Direttore Responsabile della rivista La Nuova Ecologia.
Tre interessanti interventi, prima della premiazione vera e propria, portati avanti da questi tre nomi del giornalismo ambientale, hanno toccato temi come la difficoltà di emersione dei pezzi incentrati su tematiche ambientali nel nostro Paese, un'escursus sulla maggiore o minore attenzione che si è posta nei riguardi di problematiche legate alla terra nell'ultimo decennio, una foto di quello che ha rappresentato, in positivo e negativo, il 2011 per l'ambiente (da Fukushima al Referendum per l'acqua pubblica ed il Nucleare). Insomma un'interessante panoramica su ciò che si è fatto, poco o tanto, e sulle prospettive future, sulla figura ed il ruolo del giornalista ambientale e delle persone comuni per una possibilità di vero cambiamento. Ma ciò che spesso emerge è come alla base ci siano ancora, purtroppo, gli stessi problemi, la mancanza di comunicazione (tra enti ed utenti, nelle scuole o con le famiglie), un maggior controllo a tutela non solo di ambiente ma anche di territorio, qualità della vita e del cibo, acqua inclusa e proposte, concrete da attuare immediatamente. Tutto questo ci ha portato quindi alla consegna vera e propria che quest'anno è andata, come 1° per voto popolare a Domenico Finiguerra, per il suo impegno nel combattere la cementificazione selvaggia del territorio. Un premio a menzione speciale del comitato tecnico è andata al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua. Da entrambi i vincitori parole di impegno continuo e costante per valorizzare quella parte di Italia virtuosa, che esiste e di cui sono testimoni.
Alla premiazione ho visto diversi giornalisti delle testate verdi che ci aggiornano quotidianamente fra cui Simona Falasca di GreenMe, è particolare poter vedere ed incontrare le persone che seguiamo e leggiamo ogni giorno, che come dalle fiabe della rete si materializzano e diventano vere.
Arrivederci quindi all'edizione del prossimo anno con il Personaggio Ambiente 2012

27 gennaio 2012

Acquisti: Saldi e Scarpe - recensione

Ero in cerca di una scarpetta per tutti i giorni ed uno stivale, così al primo giorno di saldi sono andata dal Gatto con gli stivali e lì prova che ti riprova avevo scelto uno stivaletto della DiRomeo (di quelli tipo UGG) ed una ballerina di Vegetarian Shoes, il modello Brown Ally Sandal. Tornata a casa e riprovato lo stivaletto con calma mi sono accorta che era un pò piccolo, così sono ritornata il giorno seguente con la speranza di acquistare delle bellissime desert boots di Vegetarian Shoes, color oliva, ma ahimè era stata già presa il giorno prima, quindi ho adocchiato un modello simile della DiRomeo, così ecco la mia recensione, che potete leggere anche su Stiletico, sui due modelli acquistati.

Iniziamo dalla Desert Boots, era dall'adolescenza che ne sognavo una, è un polacchino con due buchi per i lacci in mycroair, color talpa. Una morbida e e comoda suola in gomma, ben ammortizzata all'interno al tallo e la fodera interna è in panno. Per essere una scarpa senza tacco è davvero comoda e portabile sia sotto il jeans che sotto un pantalone tipo chino in tinta, la calzata è precisa quindi non va preso nè un numero in più nè in meno. Il prezzo per questa scarpa a saldo è stato di Euro 79,00. Passiamo ora alla Brown Ally. Scarpetta divertente, punta arrotondata e fibietta sul davanti, calzata minima, ovvero io porto a seconda delle case produttrici un 39/40, con questa scarpetta di Vegetarian Shoes il 39 è preciso ed il 40 era troppo lento, forse l'ideale sarebbe stato una mezza misura in più, solo perchè la punta è arrotondata e quindi non c'è molto spazio di movimento per il piede. Il tallone è comodo, ben ammortizzato internamente e leggermente rialzato esternamente rispetto alla punta. Prezzo Euro 80,00 a saldo. Mi dovranno durare a lungo, ormai sono una mutuo tenente quindi per un pò i saldi saranno un felice ricordo!!!



23 gennaio 2012

Si parla di alimentazione bio e di Almaverde a Linea Verde

Dato che ieri verso l'ora di pranzo, mentre mi affrettavo ad apparecchiare, ho buttato un'occhio alla tv accesa, ho visto un servizio che vi potrebbe interessare sull'alimentazione biologica. E' andato in onda nella puntata domenicale di Linea Verde, di seguito vi lascio il link al video, se ne comincia a parlare dal 15'

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-374e4ded-2481-4e47-a7b4-323fab869af5.html

Buona visione

20 gennaio 2012

Roma e Firenze per l'auto elettrica

Inserito il 17 gennaio, 2012 - 12:38 - fonte http://www.greenplanet.net

ROMA

Il sindaco Gianni Alemanno ha presentato ieri nella piazza del Campidoglio il memorandum di intesa legato allo sviluppo di un progetto pilota, della durata di 18 mesi, sulla mobilità elettrica a Roma. L'accordo prevede la fornitura di Fiat Fiorino Cargo a trazione elettrica, la condivisione delle informazioni tecniche relative al loro funzionamento e lo studio congiunto di possibili sviluppi in tema di mobilità elettrica, nel territorio di Roma Capitale.

Un primo lotto di 40 veicoli a trazione elettrica è già stato consegnato ed è già operativo per le strade di Roma. Questo lotto ed i successivi andranno gradualmente a integrare il parco dei veicoli commerciali, attualmente in dotazione di Acea, composto da circa 3 mila unità a stragrande maggioranza modelli del gruppo Fiat.

Accanto al sindaco di Roma il ministro dell'Ambiente Claudio Clini, l'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Marco Visconti, Lorenzo Sestino, direttore marketing e vendite Europa della Fiat, Giancarlo Cremonesi presidente Acea. 'Oggi Acea ha fatto un passo molto forte nei confronti della mobilità sostenibile della città di Roma - ha spiegato Alemanno - mettendo a disposizione della città 40 furgoni a mobilità elettrica cui se ne aggiungeranno altri 40. E' la più grossa flotta, a livello nazionale di trasporto merci, di mezzi tecnici, fatti con energia elettrica. Per noi è un grandissimo risultato -ha proseguito Alemanno- e ringraziamo Acea per avere fatto questa scelta. Una scelta fatta in connubio con la Fiat, una grande industria nazionale che dimostra che c'è la possibilità di investire sulle nostre tecnologie e sul nostro sviluppo industriale'.

Acea Distribuzione ha programmato investimenti, nei prossimi 5 anni, per oltre 110 milioni di euro nello sviluppo di reti intelligenti (smart grid) nella città di Roma, attraverso l'ammodernamento e l'automazione degli impianti esistenti, lo sviluppo di impianti di accumulo di energia e l'utilizzo diffuso di veicoli a trazione elettrica.

La società ha avviato, inoltre, un programma di ricerca per sperimentare nuove e moderne tecnologie di ricarica rapida, di connessione di impianti fotovoltaici, nell'ambito di un progetto di sviluppo sperimentale delle smart grid approvato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

'Il ministero dell'Ambiente sta lavorando, da anni, per la mobilità sostenibile con il sindaco di Roma Gianni Alemanno e l'assessore capitolino Marco Visconti. Siamo riusciti, nell'ultimo anno e mezzo, a dare una grande accelerata. La città si sta ora orientando verso una mobilità ad emissioni zero o comunque a bassissime emissioni con iniziative molto concrete'. E' quanto ha dichiarato il ministro per l'Ambiente Corrado Clini che ha partecipato alla presentazione del progetto.

'Ovviamente tutto questo dovrà essere integrato con la gestione del traffico che consenta, per esempio, di ampliare le zone pedonali - ha spiegato il ministro dell'Ambiente - o comunque le zone con ridotta circolazione. Anche la riduzione della auto blu farà bene a Roma che sicuramente ridurrà il traffico di queste automobili che passano dappertutto, comprese quelle del mio ministero'.

'In Italia abbiamo un parco macchine relativamente nuovo dopo anni di ritardi - ha ricordato ancora il ministro Clini - noi abbiamo troppe automobili perché abbiamo l'indice più elevato di automobil per abitante che corrisponde un po' ad un'abitudine, ma anche ad una carenza di mezzi per il trasporto pubblico. La sfida della mobilità sostenibile è proprio questa -ha proseguito- offrire dell'alternativa al traffico privato, accanto ad altre misure, una delle quali è sicuramente quella del 'telelavoro', ovvero fare in modo, se possibile, che siano ridotte le possibilità di spostarsi per lavorare'.

FIRENZE

Firenze manda in pensione le auto ‘blu’ e punta su quelle ‘verdi’: oggi il Comune ha ricevuto in regalo da Nissan una vettura Leaf, 100% elettrica, che sarà utilizzata per rappresentanza istituzionale. Si tratta della prima unità consegnata sul territorio nazionale.

Nissan e il Comune di Firenze sono partner insieme a Renault ed Enel dallo scorso ottobre per introdurre e promuovere l’utilizzo e la diffusione dei veicoli elettrici. La Leaf è già stata commercializzata in Giappone, negli Stati Uniti e in altri paesi europei e ha vinto il premio “Auto dell’Anno 2011”. Silenziosissima, con una ricarica arriva a percorrere fino a 175 chilometri.

“Firenze manda in pensione le auto ‘blu’ e sceglie le auto ‘verdi’ – ha dichiarato il sindaco Matteo Renzi presentando l’auto insieme a Giuseppe Alesci di Nissan -. E’ un’ulteriore tappa verso il nostro percorso di valorizzazione dei veicoli elettrici che prevede, già da quest’anno, sempre maggiori incentivi in termini di transito in ztl, ed entro il 2016 di riservare l’ingresso in città solo a chi avrà un’auto elettrica o un car sharing elettrico. La spinta verso l’elettrico fa parte di una strategia complessiva che punta a diminuire le emissioni del 20% entro il 2020 e che tiene insieme anche le pedonalizzazioni, il Piano strutturale a ‘volumi zero’ e il recupero di parchi e giardini”.

Accanto alla Leaf, sindaco e giunta useranno solo un’altra auto ‘blu’, ovvero una Toyota ibrida, dopo aver già messo in garage da questa estate le altre sei auto di rappresentanza, con un risparmio di circa 150 mila euro l’anno.


Bene, questa sono le notizia ora veniamo ai fatti, in diverse aree di Roma sono già presenti le colonnine per la ricarica e in un concessionario della capitale, in zona Circo Massimo, ho visto questa vettura, Birò, (il veicolo elettrico più immatricolato in Italia scrivono sul sito e già fa sorridere perchè mi chiedo quanti veicoli elettrici ci sono in commercio in Italia?), dalla scheda tecnica appare evidente che la batteria a conti fatti, se ricaricata una volta al giorno, dura 1 anno, ne consegue che ogni anno non solo sia da ricomprare ma che ogni anno si crei un rifiuto che non abbiamo ancora idea di come verrà gestito. Ben venga l'elettrico ma è necessario che si forniscano, anche in sede di pubblicità, chiari dati su: costo dell'autoveicolo, costo della batteria (che spesso viene data a noleggio annuale), durata della stessa e sistema di smaltimento. Questo renderebbe la scelta del veicolo elettrico realmente sostenibile, perchè vorrei ricordare che la sostenibilità copre tutto il ciclo, come si dice dalla culla alla bara, tenendo sempre in considerazione anche l'impatto delle case costruttici e della gestione del rifiuto.


18 gennaio 2012

Cucina: lenticchie rosse indoitaliane

Ingredienti:

300gr di lenticchie rosse secche
1 lt. di brodo vegetale
mezzo cucchiaino di curcuma in polvere
mezzo cucchiaino di semi di cumino
un pezzo di zenzero preferibilmente fresco (in alternativa in polvere)
un piccolo pezzo di peperoncino piccante
1 cipolla o scalogno
Olio extra vergine d'oliva
sale

Preparazione - passo per passo:

Tagliate lo scalogno a fettine e lasciatelo appassire nell'olio, fatto? Ora aggiungeteci le
lenticchie ed il brodo vegetale che avete precedentemente preparato, unitamente alle spezie
con un pizzico di sale, fatto?
Allora lasciate cuocere a fuoco moderato per circa mezz'ora, sin quando il liquido non si sarà quasi del tutto assorbito. Le lenticchie rosse hanno la particolarità dino non aver bisogno di ammollo e cuociono abbastanza velocemente.
A cottura ultimata sembreranno piuttosto disfatte al punto da sembrare una purea o una crema.

Potete guarnire alla fine con un ciuffetto di prezzemolo riccio e buon appetito.



16 gennaio 2012

Giveaway - Il mio mondo in uno scatto

Ciao,

come anticipato nei commenti al post del Contest per creative ora ci diamo un pò alla fotografia e così.... udite, udite, si bandisce un bel "dar via" anche noto ai parenti anglosassoni come Giveaway che avrà come soggetto 4 mascherine per stencil

Partecipare miei cari sarà facile come odiare Beautiful, ovvero:

A) Palesatevi (che non è una parolaccia).....commentate questo post manifestando la vostra voglia di partecipare;

B) Mandatemi una foto (fatta da voi mi raccomando) che abbia come tema uno tra tutti quelli a me cari, dalle buone pratiche di sostenibilità al rispetto per la natura, dagli animali al vegetarianesimo, dal dialogo tra religioni e popoli al dialogo tra campagna e città, energie alternative, insomma sbizzarritevi ed inviate il fotofatto via mail.

C) Pubblicizzate questo post con un link diretto, spargete la buona novella nelle reti di lavoro sociale anche note come social network, le solite insomma, faccialibro, uccellino azzurro*, oppure sul vostro blog.

La giuria insindacabile sarà composta da me e me, perchè adoro la democrazia!

La scadenza è il 29 febbraio 2012, tanto per sfatare il mito che gli anni bisestili portano male.

Se avete dubbi o perplessità svisceratele ora!!

Bene vi ho lasciato i compitini, non mi resta che augurarvi

Buona Fortuna

*I più giovani non lo sapranno, ma quelli del mio anno forse avranno avuto la sfortuna di guardare un cartoon giapponese "Tyltyl, Mytil e l'uccellino azzurro", sarà stato precursore di Twitter? Chissà se l'autore del cartoon lo sa!!

15 gennaio 2012

Il mio primo manufatto

E si, sembrerà una sciocchezza, soprattutto per chi crea cose ben più complicate di questo, ma la soddisfazione è enorme. Dunque la storia comincia con un pezzo di una delle stoffe più conosciute di Ikea, comprata per cucire uno shopper e lasciata a dormire nel fondo di un'armadio. Purtroppo per quanto abbia girato e rigirato non sono riuscita a farne uno, così mentre sistemavo le mie saponette Lush sotto il lavello mi sono accorta che nell'armadietto sembrava esplosa una guerra e che era il caso di fare ordine ma non sapevo come, l'idea del sacchetto è uscita fuori dalla vetrina di una merceria che ne vendeva di piccoli in spugna, porta sapone o porta fragranze. Arrivo a casa guardo la stoffa ma lei non mi risponde, quindi corro in camera e prendo un sacchetto porta scarpe in un armadio e comincio a studiarlo, lo giro dal rovescio e mi armo di forbici, ago e filo (rigorosamente a mano perchè non sono macchina-munita) e con una mezz'oretta a sera per tre sere ecco il risultato....ah è proprio vero: ogni scarrafone è bello a mamma sua!!

11 gennaio 2012

Aiutiamo a piantare gratis 1 albero per ogni Blog!

Aderendo con il proprio blog all' iniziativa Doveconviene.it, in collaborazione con iplantatree.org, istituto benefico che si occupa di piantare alberi in zone adibite alla riforestazione, loro pianteranno un albero che andrà a compensare le emissioni di Co2 del blog.
Partecipare è assolutamente gratuito, ma anche doveroso, infatti pochi sanno che ogni anno un blog o un sito internet producono una media di 3,6 Kg di CO2 e che un albero basterebbe per rendere questo impatto sul' ambiente assolutamente favorevole, infatti un solo albero può assorbire annualmente tra i 5 e i 10 Kg di anidride carbonica. Aderire è molto semplice e intuitivo.
L' impronta ecologica per Doveconviene è molto importante, infatti proprio per andare a combattere lo spreco di carta digitalizza tutti i volantini delle principali catene commerciali e li pubblica online, possiamo trovare tutte le principali catene di elettronica, ipermercati, discount come( Unieuro, Euronics, Eldo solo per citarne alcune) e stando comodamente seduti sul nostro divano possiamo sfogliare le offerte dei loro volantini, inoltre con la nuova applicazione per iPhone e Android adesso possiamo sempre portarceli con noi, averli sempre a disposizione in qualunque luogo.

Mediaworld
Ikea
Ipercoop


Una miriade di negozi a portata di click, per sapere sempre dove andare e soprattutto quando andare, infatti se siete curiosi di sapere quale supermercato è aperto domenica oppure se state per uscire e volete sapere se potete trovare aperto un determinato negozio di Se siete curiosi di sapere in quale catena di elettronica recarvi basta accedere al sito e fare una veloce ricerca. .
Doveconviene.it è amico dell'ambiente, aiuta a mantenere il pianeta più verde e scoraggia lo spreco di carta per fini pubblicitari.

Per ulteriori dettagli sull'iniziativa e sulle zone sotto tutela visita:

http://www.iplantatree.org/project/7

E allora eccomi ad aderire perché mi sembra giusto cercare di alleviare il mio peso (non proprio piuma) su questa terra. Quindi anch'io aderisco e se voi volete seguirmi vi basterà andare sul sito http://www.doveconviene.it/co2neutral/, seguire le istruzioni e spargere la voce.

07 gennaio 2012

(Lam)post: olio di palma

Scusate ma stamattina tra le notizie Ansa, questa è stata un pugno allo stomaco, noi ci sbattiamo tutti i giorni per cercare di creare un'ambiente migliore, sano, tentando di impattare il meno possibile e dall'altra parte del pianeta continua inserobile la sistematica distruzione delle foreste ad uso e consumo di industriali che non si chiedono giornalmente "ma quando non ci saranno più foreste come faremo?". Questa la notizia e a seguire l'immagine che la riassume, il mio messaggio come sempre è non comprate assolutamente prodotti che contengono olio di palma
Habitat degli oranghi sotto assedio. Un centinaio di esemplari sono stati evacuati in altre foreste da alcuni attivisti in collaborazione con il governo indonesiano di Aceh. Le industrie della gomma e dell'olio di palma e, spesso, anche il commercio illegale, causano la giornaliera distruzione di foreste per trasformarle in piantagioni. Questo sfruttamento massivo sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza dei primati nel paese.

06 gennaio 2012

Da LaFogliaNews - articolo di Michela Graziani

Detersivi sostenibili, per salvare i mari e la salute

Al fine di salvaguardare la salute delle acque, l’Unione Europea ha dato il via ad una normativa che che limita l’uso dei composti a base di fosfati nei detersivi destinati ai consumatori.

A partire da giugno 2013, “una dose standard di detersivo per il bucato non dovrà contenere più di 0,5 grammi di fosforo”.

Se è vero, infatti, che i fosfati sono molto utili nel lavaggio, poiché sono idrosolubili ed abbassano la durezza dell’acqua, d’altro canto però la loro concentrazione nei fiumi e nei mari, provoca la proliferazione di alcune alghe che perturbando l’equilibrio dell’ecosistema marino creano un deficit di ossigeno rischioso per la salute dei pesci.

Esistono valide alternative ai fosfati come Argille, Citrati, Silicati che alcune aziende di detergenti naturali già utilizzano nelle loro formule.


Nella scelta dei detergenti casalinghi un altro aspetto da tenere in considerazione è l’eventuale presenza di profumi di sintesi che sono spesso causa di allergie in soggetti sensibili. I detersivi naturali offrono gradevoli profumazioni ottenute con olii essenziali estratti dalle piante che, oltre ad offrire una buona fragranza, coadiuvano l’effetto stesso del detersivo.


Oltre all’utilizzo di detersivi naturali industriali è possibile produrre i detersivi in casa utilizzando ingredienti di scarsissimo impatto ambientale, come olii naturali, bicarbonato, aceto e acqua ossigenata, esistono in libreria e online numerose guide.


Per quanto riguarda il packaging, altro importante nodo, la AISEE (Association for Soaps, Detergents and Manteinance Products), con l’iniziativa nota come Laundry Sustainability Projects, raccomanda ai paesi aderenti, la produzione di detergenti liquidi per il bucato più densi e a maggiore concentrazione, così da permettere ai consumatori di diminuire imballaggi e costi di trasporto.


I deputati della Commissione Europea saranno tenuti a valutare nuovamente, entro la fine del 2016, se la limitazione attuale possa essere estesa ai detergenti di uso industriale e istituzionale, e in secondo luogo se il limite di concentrazione di fosforo possa essere ulteriormente ridotto nei detersivi per il bucato domestico e per la lavastoviglie.

Cosa che speriamo vivamente!


Per approfondimenti: www.reteonu.it

03 gennaio 2012

A volte ritornano, purtroppo!

Iniziai l'anno scorso con un post di grande speranze per me sul futuro dei sacchetti in plastica, anche se scettica ma orgogliosa del fatto che finalmente l'Italia era all'avanguardia in qualcosa che riguardasse l'ambente, siamo stati citati su diverse testate straniere, dall'Huffington al Guardian, dal Telegraph alla BBC e seguiti da altri paesi europei, insomma avevamo fatto da apripista. Anche se col passare del tempo non tutti si erano adeguati io continuavo a seguire e monitorare la situazione (Sacchetti di plastica). Poi passa il 2011 e la prima notizia del nuovo anno che mi colpisce è: "Sparisce dal decreto Milleproroghe la norma che imponeva l'obbligo di utilizzare shopper ecologici"approfondisco ed anche il Fatto Alimentare Titola "La mancata rivoluzione dei sacchetti biodegradabili. In commercio si trova di tutto di più" . Sconvolta, io come penso quasi tutte le associazioni ambientaliste, prima fra tutte Legambiente, questo il testo che appare sul loro sito:
Dal Milleproroghe sparisce la norma che imponeva l'obbligo di utilizzare gli shopper ecologici e la decisione non manca di far nascere la polemica tra associazioni ambientaliste. FareAmbiente, Movimento ecologista europeo, plaude per bocca del suo presidente Vincenzo Pepe, con la "decisione del governo di togliere dal decreto Milleproroghe la norma che imponeva l'obbligo di utilizzare solo gli shopper cosiddetti ecologici, perché a mio avviso, sono tutto tranne che questo'', ma poi attacca la posizione di Legambiente, favorevole ai sacchetti biodegradabili.

''Mi stupisce - dice infatti il presidente di FareAmbiente - che una grande associazione ambientalista come Legambiente abbia invece preso una posizione assolutamente a favore di prodotti che utilizzano mais come materia prima sottraendo così immense coltivazioni all'alimentazione umana e animale''. ''Legambiente sembra sostenere un ambientalismo a modo suo, - critica Pepe - ipotizzando tra l'altro oscuri interessi lobbistici. La verità è che non sono solo gli shopper a base di mais a essere biodegradabili, esistono anche appositi additivi certificati che aggiunti alla normale lavorazione degli shopper classici danno gli stessi risultati''.

Chiamata in causa Legambiente fa replicare il suo vice presidente, Stefano Ciafani "L'italia ha un nuovo primato internazionale, dopo quello relativo al bando dei sacchetti usa e getta tradizionali: gli unici ambientalisti favorevoli ai sacchetti di plastica. Non ci risulta infatti che esistano al mondo ambientalisti, veri o presunti, schierati a favore dell'uso dei sacchetti di plastica in polietilene, come quelli fatti con gli additivi chimici che sarebbero stati banditi con l'articolo del mille proroghe che poi è stato fatto sparire in modo subdolo da una 'manina' all'insaputa dei ministri Clini e Passera".

Secondo Legambiente "l'alternativa delle bioplastiche è una grande innovazione che va conosciuta nei dettagli prima di dare giudizi sommari. Sostenere che la loro produzione affami il mondo perché toglie spazio alle colture alimentari vuole dire non conoscere il settore, che usa anche materiali vegetali di scarto che non avrebbero altri utilizzi. Affama il mondo, continua Legambiente, chi usa i terreni agricoli prima destinati ad uso alimentare per riconvertirli a produzioni alternative come quelle energetiche o industriali. Basta evitare questo grave errore e non si affama nessuno, anche perché ci sono molti terreni marginali, incolti o abbandonati, che possono essere utilizzati per queste nuove attività".

Contraria alla soppressione della norma anche la ex ministra dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo " Se il 31 dicembre dello scorso anno, l'unica notizia sull'Italia data dalla BBC era che il nostro era il primo paese plastic bag free, dice la Prestigiacomo, dopo 12 mesi la lobby dei plastificatori, che evidentemente ha agganci potenti all'interno dei ministeri, può esultare, in barba alla qualità dell'ambiente. La battaglia contro la dispersione dei sacchetti di plastica - che ha reso l'Italia protagonista in Europa e sta stimolando l'UE ad adottare una più rigida normativa comunitaria - ha subito una grave battuta d'arresto. Purtroppo quando cambiano i governi, come spesso accade, c'è chi ne approfitta per fare marcia indietro".





Insomma, alla fine vorrei ricordare a semi-ambientalisti e lobbisti che i risultati di questa soluzione vanno a toccarci da vicino, i milioni di sacchetti non biodegradabili che si consumano ogni anno finiscono nuovamente nelle nostre tavole nascoste in un pesce o vanno a formare isole di spazzatura come quella che ormai tutti conosciamo e di cui si è parlato anche alla trasmissione "E se domani..." o contribuiscono alla morte di tartarughe e cetacei, non vi sembra ancora neanche questa una buona ragione per tornare indietro? Se il buon senso non tocca chi dovrebbe metter mano alla norma che almeno raggiunga i milioni di consumatori che ricordino che legge o non legge a far la spesa ci si va con la SPORTA. Io vorrei creare una petizione per chiedere al Ministro dell'Ambiente Clini ed al Ministro dello Sviluppo Passera pongano rimedio a questo errore in breve tempo, che ne dite?
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