Pagine

26 settembre 2012

Un libro al giorno...

Io purtroppo ho ancora il comodino pieno di libri ma forse voi potreste voler leggere qualcosa e allora
vi segnalo qualche titolo, magari fate incetta prima
che arrivino le feste, anche se io non sono una particolare fans (non a caso qualcuno mi chiama Grinch). Potreste farvi un regalo da passare agli amici una volta letto magari. I primi due titoli non so perchè ma mi toccano un pò da vicino, La Carità che uccide della Bur - Rizzoli e India del Nord, poi per passare al "filone" mangereccio ecco una lista della spesa (ah che gioco di parole):

- Mangiare vegetariano di Carla Barzanò del 2011
- Conserve naturali di Maren Bustorf-Hirsch
- La casa naturale dalla A alla Z di Daniela Garavina
- Saponi e detersivi naturali di Liliana Paoletti
- La mia vita a impatto zero di Paola Maugeri
- Quello che le etichette non dicono  di Pierpaolo Corradini

Infine alcuni siti assolutamente da guardare e leggere

http://www.thechinastudy.it/un-equilibrio-delicato
http://www.ecocucina.org/
http://unavitalowcost.com/

25 settembre 2012

Voglia di sneaker!

Se qualche anno fa mi avessero proposto una sneaker mi sarei leccata i baffi al pensiero di un break al cioccolato....ah beata ignoranza, ora mi sono documentata e so che sarebbero immangiabili ma perfette per chi come me cammina molto in città!
Si sa che il cambio stagione ci impone di frugare nell'armadio e capire se le scarpe consumate che portiamo da anni possono ancora fare strada o sono pronte per la rottamazione così nel frattempo io mi sono fatta un giro in rete per trovare una scarpetta "atletica" da tutti i giorni e certificata vegana (come si dice a Roma in latino classico: 'na fetta de culo affettata fina vicino all'osso!), eppure la primizia c'è e ne ho le prove....

La più classica in pieno stile Converse, su consiglio di Stiletico è la Ethletic, certificata Fairtrade ed FSC, con un costo che varia a seconda del modello e colore dai 38,00 ai 49,00 euro, in vendita nei negozi di commercio equo e solidale ma anche in molti negozi di calzature vegan, in rete le trovate anche qui

Anche il fornitissimo sito Vegetarian Shoes ne propone diversi modelli, eccone uno, semplice, carino ed in offerta, le Dodge Sneaker grigie

Per chi ha bisogno di qualcosa di più performante c'è la Vivobarefoot, dovete verificare per i singoli modelli che nella scheda tecnica ci sia scritto 100% vegan, come per questo paio di Aqua Lite Ladies, non sono economiche ma calzano come un guanto.

Anche la più classica delle scarpe da ginnastica ha un suo modello Vegan, la famosa scarpe con le tre strisce, Adidas nel modello Samba, certo in questo caso si potrebbe parlare di un granello di sabbia o meglio di uno di quei casi di aziende non propriamente etiche o verdi che hanno visto nelle alternative Veg un possibile business e piuttosto che migliorare tutta la linea ne hanno fatta una apposita!

Infine la Macbeth che per tutti i suoi modelli ha fatto la versione Vegan

Articoli e spazi dalla rete:

http://www.thechocolateshoebox.com/
http://www.dansko.com/Womens/Footwear/Collections/Sanibel/Veda/Red%20Canvas/
http://greatgreenshoes.com/category/mens-athletic/
http://www.empireave.com/footwear/ed-templeton-x-emerica-x-no-age/
http://greatgreenshoes.com/2008/01/24/keen-ventura/

21 settembre 2012

Il popolo dei forwarders

Va bene, è definitivo, sono diventata una vecchia bacchettona e intollerante, ma davvero non ce la faccio più a ricevere mail a catena con gli stessi appelli che girano da anni........
L'antefatto (che giustifica il perchè si diventa bacchettoni ed intolleranti), circa 10 anni fa ricevemmo per posta elettronica una delle tante mail che forse conoscete, del tipo urge sangue o aiuto per un bambino piccolo con gravi problemi di salute ed i riferimenti (telefono, mail, etc), bene desiderosi di poter dare aiuto io e mio marito chiamammo ed a risponderci fu il padre di un bimbo non più tra noi. Vi lascio immaginare quanto ci siamo rimasti male e soprattutto quanto abbia potuto soffrire quel padre nel rivivere quel dolore. Bene da quella volta ho imparato che prima di girare una mail qualsiasi, di petizione, di appello o simili, dovevo spendere due secondi in più per verificare su internet la veridicità della stessa. Non costa nulla, giusto? Eppure per molti non sembra esser così, visto che negli anni ho continuato a ricevere flottiglie di email fasulle, e, per quanto abbia sempre informato i mittenti della falsità di ciò che inviavano, nessuno si è mai preoccupato di avissare l'enorme e lungo elenco di destinatari (si perchè spesso queste email ti arrivano in copia conoscenza neanche nascosta). Questo mi ha portato all'appellativo del popolo dei forwarders, il cui unico impegno (così tanto per dire a se stessi anch'io ho fatto qualcosa) è quello di forwardare (o inoltrare) e basta, senza preoccuparsi nè del prima nè del dopo e tanto meno del fatto che anche la posta elettronica (o internet e quindi anche questo mio post) hanno un peso sull'ambiente, così come scrivono tantissimi siti, basta fare una ricerca su un motore qualsiasi, inserendo tre parole: " posta elettronica ambiente". Ve ne cito un paio



Mentre alcuni esempi tra i più recenti di forwarding selvaggio che ho ricevuto e che si sono rivelati una bufala sono questi:

1) Federconsumatori - truffa sui cellulari. L'avrete di certo ricevuta, io due volte nel giro di due giorni, da mittenti differenti (nel caso specifico ho contattato direttamente la Federconsumatori che mi ha comunicato di non saperne nulla, ma bastava fare copia incolla del testo su internet per averne notizia)
2) 37 cuccioli da adottare - nella mail compariva un numero di cellulare da contattare, è bastato copiarlo nella casella di ricerca di google per scoprire che anche questa era una bufala.

3) Quella che riciccia ad ogni crisi economica: boicotta Esso e Shell per far diminuire il prezzo della benzina! Una tra le più antiche che era si legata ad un'azione di boicottaggio ma con altri scopi, come potete leggere sul sito greenpeace.

Insomma per amore dell'ambiente, ma anche per passare da utenti passivi ad attivissimi, controllate prima di inoltrare. Per aiutarvi, oltre a copiare i dati salienti delle email che ricevete su motori di ricerca, potete consultare uno dei più famosi siti specializzato in antibufala:

http://attivissimo.blogspot.com/p/indice-delle-indagini-antibufala.html

Agire si, ma informarsi anche!



20 settembre 2012

Di nuovo all'opera, (s)cene da un compleanno

Anzitutto, io faccio parte di una categoria molto in via di estinzione, convinta che un'invito a cena per un compleanno non sia il momento per sfidare Lucullo, da affrontare saltando il pranzo in attesa di cene a sette portate, per me cena a casa per un compleanno ma anche senza ricorrenza è il piacere di stare insieme (tipo spot Barilla) in cui si potrebbe mangiare anche solo una bruschetta, un pò di sottolii fatti in casa e vino del contadino per essere felici! Comunque ciò detto, ieri sera era il compleanno di Homer e così dopo una giornata da concorrente del Pechino Express alle 20.00 ero davanti ai fornelli, in un tempo Bolt di 45' ho preparato la mia pasta alle zucchine per otto persone:

600gr di conchiglioni giganti fior fiore coop
300gr di robiola
600gr di zucchine
1 manciata di basilico made in my balcony
1 manciata di pinoli
1 manciatona di pecorino
1 scalogno
sale
pepe nero macinato

Soffriggete lo scalogno, lavate e spuntate le zucchine, tagliatele a rondelle e mettetele nella stessa padella, aggiungete un pochino di acqua, sale e pepe e via così finchè non sono quasi cotte. Nel frattempo in un insalatiera mettete la robiola, il pecorino, il basilico ed i pinoli, qui aggiungerete 3/4 delle zucchine per farne una crema. Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela e conditela con la crema e le zucchine rimaste intere. Scaldate il forno a 180° infilate tutto in una pirofila un pò oleata e via per una decina di minuti.

La cena è andata avanti con una parmigiana offerta dalla suocera del buon Homer e si è chiusa con una cheesecake alla zucca fatta dal suocero, di cui parte del corpo del reato è in foto (ah, se vi venisse in mente che non fosse buona perchè ne è rimasta molta, sappiate che a farle compagnia c'erano un profiterol ed una torta mimosa)

Giacchè siamo vegetariani ma non astemi, la cena è stata annaffiata (!?) da una rappresentanza alto atesina in par condicio: Lagrein e Muller Thurgau Brut

14 settembre 2012

Shopping: latte vegetale

Anche di questo argomento avevamo già parlato, ma si sa, repetita iuvant (le poche parole di latino imparate dalla tv oltre al mitico Ars Gratia Artis sul leone della Metro Goldwin Mayer!.

L'alimentazione vegana esclude qualsiasi alimento di origine animale, incluso quindi il latte, anche se sono vegetariana ho sempre sposato questa abitudine in quanto convinta che sul latte ci abbiano per anni raccontato favole peggiori di Biancaneve e i 7 nani. Se n'è fatto e se ne fa un enorme abuso, se solo pensassimo che qualsiasi mammifero si nutre di latte materno fino allo svezzamento e non oltre e che le madri smettono di produrne già un campanellino dovrebbe suonarci in testa. Eppure è "alimento" iper reclamizzato e prodotto in quantità maggiori della reale richiesta, gli viene affidato non solo ruolo di nutrimento ma anche di fondamentale importanza per il calcio e la "prevenzione" dell'osteoporosi, io francamente di mucche con l'osteoporosi non è mai sentito parlare ed è strano visto che si cibano di sole verdure!! Comunque potrei indugiare* oltre su casi diffusi di intolleranza che hanno reso indispensabile per alcune aziende il ricorso a prodotti senza lattosio, ad alta digeribilità e così via, ma il mio compito non è quello di medico o scienziato ma di informare sulle alternative, che come sempre ci sono.

Le bevande vegetali disponibili sul mercato sono davvero molti e per tutti i gusti: riso,  soia, mandorla, miglio, orzo o avena, nelle versioni base, arricchite di calcio, al cacao o alla fragola, insomma non manca la scelta così come non è da meno la presenza nei supermercati che ne hanno anche in forma di private label. I prezzi variano da 1,00 a 3,00, finora il rapporto più basso in qualità/prezzo è quello dell'EuroSpin, prezzo standard 1,19, in offerta anche a 0,99, prodotta dalla bioslym e sorella low cost delle linee Sole e Natura e Buon per te; la Coop, non in offerta si posiziona su 1,85, prezzi buoni comunque se si pensa che in questo momento un prodotto in promo da Naturasì come il Drink rice calcium premium Isola Bio sta a 2.19, è chiaro che la comparazione andrebbe comunque fatta in una tabellina che riporti altri paramentri (calcio, percentuale di riso e qualità dell'olio usato).

E' evidente che a seconda della disponibilità del prodotto i costi possono variare non di poco e considerando il consumo potrebbe incidere notevolmente sulle nostre tasche di conseguenza le uniche alternative sono farseli da se a mano o con una macchina.

Le ricette per le bevande vegetali fatte in casa sono tra le più presenti in rete, Veganblog e La Regina del Sapone in pole position, ma anche dalla redazione di Greenme arrivano spunti interessanti, questo solo per citarne alcuni, se però volete chiedere aiuto alla tecnologia ecco un'elenco di macchine per fare il latte vegetale

- Veganstar
- Soyabella
- Soy Quick
ed infine la mia preferita (quella che tra l'altro costa meno)
- Midzu



Bibliografia
Acerra L., Il mal di latte. Intolleranze, allergie e malattie da latte e latticini, Macro Edizioni
Schleip T., Intolleranza al lattosio, Pisani
Belloni E., Buona tavola, salute e bellezza con la soia, Red Edizioni.
Articolo a cura della D.ssa Luciana Baroni

Buona lettura!

13 settembre 2012

Liberiamoci dall'olio di palma

Scrissi tanto tempo fa un Lampost per denunciare le conseguenze disastrose per la salute e per l'ambiente dell'(ab)uso di olio di palma, torno ora prepotentemente con questo tema per parlarne di più, per cercare di sensibilizzare e di scoprire le alternative che, credetemi, ci sono!

Iniziamo con un pò di articoli, fonte inesauribile di notizie è Il fatto alimentare, con un primo articolo proprio di ieri ed un secondo articolo di giugno che anticipa le future modifiche circa l'etichettatura dei prodotti, si dovrà evidenziare il tipo di grasso/olio utilizzato Ad oggi infatti  capita troppo spesso di leggere genericamente "grassi vegetali" senza la dettagliata specifica del tipo di grasso utilizzato!

Poi vi invito a proseguire il viaggio in compagnia di Adrien e del suo blog, uno studente che ha intrapreso l'esperimento di vivere senza olio di palma, per poi atterrare da Greenpeace che da diversi anni combatte, fra le tante, anche la battaglia dell'olio di palma, strettamente connessa con la deforestazione e la conseguente privazione dell'habitat degli oranghi, rivolgendo la campagna contro aziende come Unilever (per la linea Dove), Nestlè e Ferrero per Nutella, tutti prodotti simbolo dell'uso dell'olio di palma.

Sempre dalla rete alcuni link, in lingua inglese, per notizie, approfondimenti e guide ai prodotti palm oil free:

http://palmoilfree.planetark.org/
http://www.saynotopalmoil.com/palm-oil.php
www.palmoilaction.org.au

In Italiano non ho trovato guide che riportino un'elenco di prodotti senza olio di palma, io potrei iniziare con i Tondolì della Giampaoli che sono con olio evo o con i saponi della Saponaria, ma è necessario l'aiuto di tutti voi per segnalare tutti i prodotti alimentari e non che siano liberi dall'olio di palma, quindi se vi capita di scoprire un prodotto interessante inviatemi la segnalazione, tenteremo di stilare un'elenco utile per tutti

Aggiungo alla lista le fette biscottate Panmonviso con olio evo.


12 settembre 2012

Eccedenze alimentari in tempo di crisi?

Ricordate (spero di si) il post sul simbolo del consumismo ebbene a me è tornato in mente qualche giorno fa, mentre leggevo questa notizia sul sito Ansa secondo cui l'Italia spreca 12,3 mld euro di cibo all'anno, di cui una parte a carico di noi consumatori, che acquistiamo apparentemente più di quanto ci occorre e di conseguenza gettiamo nella spazzatura tonnellate di cibo che avanza o scade nei nostri frigoriferi, e già la cosa è in netto contrasto con la situazione di crisi e con le informazioni dell'Istat sul calo dei consumi, sarebbe come a dire che abbiamo poco e quel poco lo spendiamo in alimenti che poi buttiamo al secchio! Per la parte riservata alle aziende, come scrivevo appunto nel precedente post, pur di esser presenti in ogni settore, creano una produzione che non incontra la domanda ma la supera di gran lunga, senza spesso (o mai) prevedere come rientrare in possesso delle derrate in eccesso o in prossimità di scadenza per renderle disponibili a chi non ha invece acceso ai beni di prima necessità. Insomma un cerchio che non si chiude o delle frecce senza reciprocità, che puntano solo in un verso: lo spreco. Ma al di là dei notiziari com'è la situazione o come ci appare davvero, avete mai provato a vedere cosa succede nei supermercati, piccoli o grandi che siano, della vostra città, avete gettato uno sguardo ai cassonetti posti vicino agli alimentari per trovare dei segni? Io l'ho fatto ed ho notato i due estremi, alla Coop per esempio ho incontrato in orario di chiusura la Caritas che passava a ritirare alimenti, di concerto ovviamente con l'azienda, mentre vicino al mio ufficio nei cassonetti destinati ai privati, un noto hard discount versa quasi periodicamente cassette vuote ma anche piene di cibo andato a male.

E' necessario un mediatore che faccia incontrare la domanda, dei banchi alimentari o delle caritas, con l'offerta, la media e grande distribuzione, ma è altrettanto necessario che se non lo facciano di loro spontanea iniziativa si arrivi ad un regolamento che li "obblighi" a farlo. Nel contempo, dato che la quantità di produzione supera notevolmente la necessità è ora che le aziende produttrici fasino i cicli uscendo dalla logica di mercato, meramente legata all'economia del sempre di più, che prevede che ogni anno gli azionisti pretendano non tanto che la società vada bene ma che chiuda con un gran segno più rispetto all'anno precedente. Non sarò Latouche, Smith o Keynes ma un'elaborazione semplice la riesco ancora a fare: se la Pippo spa ha chiuso il 2010 con un guadagno di 150 e pretende (nonostante la crisi) di chiudere il 2011 con un guadagno di 200, a parte chiedere l'aiuto di S.Gennaro, dovranno vendere di più e magari tagliare qualche costo (quindi fare di più con meno persone), ma che succede se ci rendessimo conto che i pochi soldi che abbiamo dobbiamo imparare a spenderli meglio senza sprechi e comprando magari meno? La Pippo spa si troverà con un sacco di camion pieni di prodotti invenduti mentre in Africa muoiono di fame, lo so non vincerò il Nobel per l'economia ma, come si dice, dormirò lo stesso!

Un aggiornamento dovuto e doveroso, un'articolo da leggere su Il Fatto Alimentare circa le discrepanze dei dati che i media ci forniscono in tema di spreco (mi sembrava un dato allucinante e quasi inverosimile), buona lettura

http://www.ilfattoalimentare.it/spreco-alimentare-barilla.html
http://www.ilfattoalimentare.it/spreco-cibo-segre.html

08 settembre 2012

Pista ciclabile e cicloturismo

http://www.velo-city2013.com/
Tra i tanti servizi di cui ho parlato al rientro dalle mie vacanze c'erano le piste ciclabili, un vanto per il Trentino Alto-Adige che conta circa 400km di percorsi, tra urbani ed extraurbani, centimetro più centimentro meno, che consentono alla popolazione di ogni età di svolgere le attività di tutti i giorni senza dover obbligatoriamente prendere la macchina o l'autobus. Le motivazioni in questo caso sono molteplici, sicuramente alla base c'è una mentalità molto più rispettosa dell'ambiente ma anche l'aspetto economico fa la sua parte. Infatti in tutte le cittadine delle valli che abbiamo visitato, dalla Val Venosta alla Val Passiria, così come a Bolzano e dintorni, i parcheggi sono a pagamento mentre i posti bici, che abbondano, sono ovviamente gratuiti, per non parlare dell'attuale costo della benzina che non invoglia certo all'uso dell'autovettura per andare a prendere il pane, piuttosto è più facile incontrare anche anziane signore in bici elettriche o a pedalata assistita con cestini da cui sporgono filoncini e verdure! Oggi a mio avviso una società civile dovrebbe sempre e comunque prevedere la costruzione di piste ciclabili almeno all'interno del circuito urbano, sarebbe di sicuro aiuto per le giovani generazioni vittime di obesità e pigrizia cronica, questo per non voler infierire sugli obblighi di legge che troppo spesso le nostre amministrazioni fingono di non conoscere, uno fra tutti quello riferito alla L 366/98 che all'articolo 10 recita:
Art. 10.
1. Dopo il comma 4 dell'articolo 13 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 9 del decreto legislativo 10 settembre 1993, n. 360, é inserito il seguente:
"4- bis. Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, E ed F del comma 2 dell'articolo 2 devono avere, per l'intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente purché realizzata in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza". 

Oggi invece nonostante la legge lo incentivi e lo preveda ci ritroviamo a dover elemosinare un diritto, a creare comitati che si battono per la tutela del ciclista, da quello amatoriale a quello sportivo e del riconoscimento dell'infortunio in itinere per chi va a lavoro in bicicletta, ad organizzare biciclettate di una giornata come fossero eventi straordinare e non normale amministrazione, ed a guardare alle eccellenze in questo campo come fossero utopie irragiungibili ed allora mano alla vostra bici, approfittate non solo dell'estate, ma anche dell'inverno, purchè sempre ben attrezzati e coperti, visibili per i quattroruote, con catarefrangenti o giubbetti di sicurezza e comunque pensate che quest'anno c'è stato il boom del cicloturismo, con miglialia di seguaci di ogni sesso ed età, prendetelo in considerazione per le vostre prossime vacanze con amici o in famiglia.

Dato che l'Adnkronos ci ricorda che l'Italia è indietro in materia di piste, fate richiesta al vostro comune di un percorso ciclabile anche solo affinchè i vostri figli possano raggiungere la scuola in bici, visitate il sito http://www.piste-ciclabili.com/ per verificare i circuiti già esistenti o segnalatene di nuovi ed aderite alle campagne di #salvaciclisti.

Alcuni esempi sono sicuramente la pista che parte dal Lago di Garda ed arriva a Bolzano da dove è possibile proseguire per la Val Venosta, oppure si può fare la ciclabile della Drava per unire Italia ed Austria, questo in attesa di camminare sulla VenTo, il progetto che unirà Venezia a Torino per l'Expò 2015. All'estero invece i punti vendita IKEA della Polonia offrono mappe delle piste ciclabili, attrezzi per le riparazioni e servizi per le biciclette dei clienti. Mentre in Danimarca, i negozi della stessa catena prestano ai clienti biciclette dotate di rimorchio, che consentono di trasportare fino a 45 kg. Ricordiamo anche che in occasione delle ultime olimpiadi è stata realizzata una ciclabile che congiunge Parigi a Londra, l'Avenue Vert,

Insomma ragazzi una vita su due ruote (senza benzina) è possibile, ma sta tutto nelle nostre mani, più siamo e più possibilità ci sono che questi servizi ci vengano realizzati, non fermatevi davanti al primo ostacolo, andate avanti, basterebbe pensare a chi ha combattuto battaglie più grandi ed oggi ci riempie di orgoglio brandendo una medaglia sulle due ruote.

Grazie Alex, siete una forza!!

07 settembre 2012

Settembre, i buoni propositi e la spesa

Settembre è un pò un secondo capodanno, di rientro dalle vacanze quasi tutti ci ripromettiamo una serie di buoni propositi, in parte ispirati da alcune sane abitudini prese nella pausa estiva, che non sempre riusciamo a portare avanti; ciò nonostante non è una cattiva idea e sicuramente un punto di partenza è la cucina. Infatti con l'arrivo dell'autunno è necessario iniziare a variare la nostra alimentazione che in estate era caratterizzata da cibi fresci, ad alto contenuto di acqua e sali minerali e che ora dovrà adattarsi ad un clima più umido e freddo.
Anzitutto vediamo quali sono i cibi di stagione che possiamo acquistare a settembre.

Frutta

Banane, fichi, mele, mirtilli, meloni, pere, pesche, pompelmi, susine ed uva

Verdura

Bietole, broccoli, carote, cavoli, cetrioli, cicorie, fagiolini, insalate, melanzane, patate, peperoni, pomodori, porri, porcini, radicchi, ravanelli, sedani, spinaci, zucche e zucchine.

Un piccolo consiglio prima di cimentarsi ai fornelli con qualche menù tipo per questo mese: è vero che stiamo andando incontro ad un clima freddo ma attenzione a non abusare in quantità, calorie e pesantezza dei pasti. Le necessità storiche legate a certe abitudini alimentari erano in funzione degli  inverni indubbiamente più freddi e di tipologie di lavori più pesanti. Fino a qualche decennio fa otto ore di lavoro sedentario non esistevano, quindi oggi non è giustificata un'alimentazione che potrebbe essere idonea ad un allevatore di alta montagna!

Fra i prodotti di stagione prendiamone ad esempio due o tre che ci permetteranno di realizzare qualche ricetta "transitoria" che abbia insomma ancora il gusto dell'estate!

Cous Cous mediterraneo - Vegan - 3/4 persone
2 bicchieri di cous cous (ovviamente) - 1 melanzana - 2 zucchine - 1 peperone - 1 manciata di pomodorini (piccadilly o datterini) - 1 cipolla rossa di Tropea - sale ed olio - basilico - acqua calda e due padelle!
Io lo faccio così: affetto mezza cipolla e la faccio lievemente rosolare nell'olio, poi ci metto i pomdorini tagliati a metà e li faccio cuocere non molto, il tempo che si formi del sughetto (10/15min circa) quasi a fine cottura ci metto tre/quattro foglie di basilico, nella seconda padella invece preparo un contorno mediterraneo con l'altra mezza cipolla sempre rosolata nell'olio, la melanzana ed il peperone a dadini e le zucchine a rondelle, nel frattempo scaldo l'acqua a cui aggiungo del sale per il cous cous (il rapporto acqua/couscous lo trovate di sicuro sulla confezione io ieri ho fatto 250ml di liquido per un paio di bicchieri scarsi di semola e ci abbiamo mangiato in due), quindi....
a) prendete un'insalatiera e ponete dentro il cous cous, aggiungete l'acqua calda e salata ed un cucchiaio di olio, via a mantecare
b) unite il contorno di verdure
c) unite i pomdori

Da bere: se rimanete in stile arabo un bel thè alla menta, altrimenti un vino rosso robusto (io personalmente per aumentare il pil della mia regione mi butto su un Cabernet Sauvignon Casale del Giglio, km0 tasso alcolico un pò superiore!)

Vellutata di pomodori - Vegan
500 g di pomodori, 2 gambi di sedano, 30gr di fecola, 1 peperoncino, 500ml di brodo vegetale (io uso il dialbrodo), 150ml di latte di soia, basilico, cipolla, sale ed aglio
Anzitutto lavare e mettere a scottare i pomodori che andranno poi pelati e messi in casseruola con il sedano tagliato, la fecola, il peperoncino (io uso quelli piccoli ma un pò potenti) ed il brodo per circa 1h a questo punto frulliamo con il minipimer e rimettiamo a cuocere con il latte e gli odori tritati, cinque/dieci minuti, giusto il tempo di far prendere sapore.
p.s. a piacere per dar corpo alla vellutata potete mettere assieme ai pomodori o un paio di patate oppure un paio di carote (io preferisco la seconda opzione)

Accompagnate con dei crostini di pane!

Tiara di funghi porcini - Vegetariana (da vegetariani in cucina)
qui andiamo sul facile, in una pirofila dovete fare delle file alternate con funghi porcini tagliati a fette (500gr), pomodori (400gr), zucca (200gr), scamorza (1 non affumicata), condite con 3/4 cucchiai di olio, 3/4 cucchiai di acqua, sale e timo, infornate a forno caldo a 200° con pirofila coperta con alluminio per 15minuti e poi a pirofila scoperta per 10minuti

Insalta di fichi - Vegetariana
facilissima da realizzare con circa 1 o 2 fichi per persona tagliati a spicchi ed adagiati su un letto di rughetta, bagnati con del vino dolce tipo passito o porto e con scaglie di formaggio stagionato e frutta secca a vostro piacimento (noci o mandorle)

Approfittate delle mele nuove e sperimentate dei mix di frutta e piatti di portata, come un bel risotto ai funghi e mele, oppure speziate un pò con una padellata di curry di verdure con fagiolini, spinaci e zucchine ripassati con curcuma e cumino, la varietà è sicuramente importante, scegliendo ricette che non ci costringano giorni dietro ai fornelli ma che soddisfino occhio e palato dimostrando che i vegani ed i vegetariani non seguono un'alimentazione triste (detto poi da chi mangia un cibo che ha due colori predominanti: marrone e rosso!)

Evitiamo comunque le verdure crude se non accompagnate da altrettanta quantità di verdure cotte, di esagerare con i legumi (se non opportunamente cucinati), di eccedere con i lieviti e di bere bibite fredde (accompagnate piuttosto i pasti o la serata con un tè o una tisana speziata che aiutano ad accendere il fuoco digestivo), insomma tutti quei cibi che ricordano le caratteristiche della stagione ovvero freddo, aria, secco, leggero e cosi via e di mangiare piatti che contengano diversi tipi di proteine come spesso fanno gli onnivori (una frittata formaggio e pancetta ad esempio), il nostro apparato digerente è come un forno, mettereste a cuocere assieme due pietanze che necessitano di tempi e gradi di cottura differenti??

Poi se proprio volete superare voi stessi nei buoni propositi potreste sempre iniziare il rito della passeggiata, mezz'ora basta, di primo mattino o prima di cena e se non ne avete la possibilità cercate di fare più strada possibile a piedi tra casa ed il lavoro e non utilizzate l'ascensore se non avete carichi da portare.

Per concludere il sermone ricordate che se voleste abbinare le nuove ricette di stagione ad un pò di moto consultate le sagre che abbondano in questi periodi in moltissime regioni italiane, un modo per scoprire gusti e sapori, prodotti locali e fare qualcosa di piacevole nel fine settimana.

http://www.eventiesagre.it/




02 settembre 2012

Di rientro dall'Alto Adige con una valigia carica di.....

Bottiglie in vetro e plastica a rendere
autobus, treni  e funivie che funzionano così puoi scegliere di non prendere la macchina, chilometri di bellissime piste ciclabili fra paesi e meleti così puoi scegliere di non prendere il bus, raccolta differenziata in tutti gli alberghi e le pensioni con calendario annuale dei ritiri, così non lasci traccia del tuo passaggio, strade in perfette condizioni, anche negli itinerari verso le cime più impervie, grande attenzione per natura, ambiente, ecologia, biologico, insomma il mondo dove avrei voluto vivere e non solo sostare, la Regione dove il vuoto a rendere esiste ancora e funziona alla grande, in qualche supermercato potete addirittura trovare delle macchinette automatiche per la restituzione del vuoto che rilascia un ticket da presentare al momento del conto, altrimenti negli altri negozi funziona alla vecchia maniere, con il recupero della cauzione direttamente alla cassa, e questo non solo sul vetro ma anche sulle bottiglie di plastica del latte (a dire il vetro tra le poche in plastica, maggiormente si trova tutto in vetro anche e soprattutto l'acqua, rigorosamente locale o a km0)

Ho portato con me il ricordo di uno splendido trattamento Ayurvedico ma anche la visita alla birreria Forst ed alla cooperativa del latte di Algund che vende direttamente tantissimi prodotti biologici della propria fattoria, dal latte al burro passando per un'infinità di formaggi; la spesa da Biokistl che fornisce frutta e verdura bio e tanti prodotti del mercato equosolidale, che si possono trovare nel loro punto vendita o richiedendo gli ormai mitici cassettoni a domicilio e poi l'alternativa locale al Naturasì, la catena Naturalia, con un sacco di prodotti particolari, tantissime spezie, tè e tisane ma anche accessori per la cucina, io non ho saputo resistere ed ho acquistato il germogliatore in foto al prezzo esosissimo di 6,00 euro più uno starter kit di germogli ad un paio di euro. Una puntatina anche a Merano da "Terra Naturalmente" che vende abbigliamento biologico e in canapa per gli ultimi scampoli di saldo, giusto in tempo per un paio di magliette della Goubi con annesso sacchettino di semi da piantare. Ah che posti fantastici, un trionfo di mobilità sostenibile e recupero, scuole incastonate in palazzi d'epoca e servizi, di cui sono certa dato che nelle nostre passeggiate abbiamo conosciuto un ragazzo siciliano che vive lì da 20 anni e lavora proprio nei servizi sociali, con le persone anziane, per le quali il comune spende ed investe moltissimo. Un posto che vanta l'1% di disoccupazione, in tempi di crisi, come la viviamo noi qui non mi sembra affatto poco! A proposito di attenzione a tutte le categorie, ho trovato carina anche questa idea, campeggiava su un manifesto e ve la riporto: 
" Dai una mano nel tuo tempo libero in strutture sociali e pubbliche mostrando il tuo talento! Puoi ricevere dei buoni spendibili in vari negozi di Merano e dintorni" www.tictactalent.it e facebook.com/tictactalent

Abbiamo alloggiato a Rifiano, dove ci sono poche ma curatissime case, per anni siamo stati più verso Merano, questa volta però abbiamo scelto una soluzione più economica e tranquilla, optando per un appartamento in affito in una casa che non aveva nulla da invidiare ai grandi hotel: piscina, un bel prato, pannelli solari e due proprietari giovani e di grande disponibilità. Seppur piccolissima in questa località non mancava il supermercato, della catena MPREIS con ampia scelta di prodotti bio, equosolidali, locali a km0 ed etnici. 

A Merano il venerdì mattina è giorno di mercato ed è fantastico vedere già li all'apertura il container per il recupero di carta, cartone e cassette in legno con tanto di operatore della AsmMeran già all'opera, non come da me che aspettano che il mercato finisca e poi c'è un tripudio di spazzatura in tutte le forme ed odori e soprattutto indifferenziata!

In quanto a cibo, a parte le cenette a base di fagioli, fagiolini, pomodori ed insalata preparati nel nostro monolocale e consumati a lume di led sul balcone, a mangiar per malghe abbiamo fatto incetta di uova, patate e canderli e soprattutto tanto, tanto, tanto Apfelsaft (di cui una cospicua scorta ora giace nel nostro garage) e birra (Forst ovviamente, perchè per aumentare il Pil ed aiutare l'ambiente si vendono principalmente i prodotti di casa)

Beh per chi ha proprio nostalgia della cucina tipica mediterranea consigliamo di andare alla trattoria Da Dante oppure dai simpatici ragazzi pugliesi della Bruschetta, ringraziamo per queste due chicche i nostri albergatori!

Per prepararci all'autunno ormai immininte vi preparo un articolo su cibo e piante,


A presto

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
 
Copyright 2009 Vivinverde