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19 novembre 2010

Avanti tutta o ferma al semaforo: dubbi a impatto zero

Quando ad aprile ho aperto questo blog con la missione (suicida) di diventare a impatto zero, ero convinta che fosse tutto molto più facile, mi dicevo "e che ci vuole" basta cambiare due lampadine, andare di più a piedi e comprare cibo locale e di stagione, poi arrivano settimane come questa e mi ritrovo in preda alla depressione più nera......gli uomini della mia famiglia sono degli assassini di alberi, cavolo sì, proprio così, consumano quintali di fazzoletti usa e getta tipo Kleenex. Non ci avevo mai riflettuto, santo Colin Beavan che mi ci ha fatto ripensare. La casa è presidiata: una scatola sul comodino, una in salotto e, non si sa mai, una in macchina e una in ufficio (più la scorta di tre nell'armadio per non rimanere in astinenza). Ma i fazzoletti di stoffa li abbiamo dico io e loro mi ridono in faccia o mi ignorano, e questo è solo martedì. A battaglia appena iniziata e vado a mangiare alla tavola calda per la pausa pranzo (la versione italiana e rustica dei fast food), dove realizzo che tutti i giorni uso tovaglietta di carta e bicchieri di plastica e dove spesso prendo qualcosa a portar via per mio figlio in piatto di plastica sigillato con pellicola di plastica, ORRORE!!! Tanti sacrifici per nulla, così da oggi dovrò necessariamente cucinare a casa se non voglio inquinare, non ce la posso fare, AIUTO. Arriva il venerdì insieme alla mia consegna di Biobox, che vuol dire tante verdure da pulire e preparare, ovvero un sabato ai fornelli, meno male che fuori piove così ho la certezza che tanto non avrei potuto fare altro. Il bello comunque di queste scatole di verdure è che mi torna in mente la pubblicità del PostalMarket (non se tutti lo ricordano), il gingle diceva "con PostalMarket uso la testa ed ogni pacco che mi arriva è una festa". In effetti quando apri le scatole non sai mai cosa puoi trovarci dentro, così anzichè esser tu a programmare i pasti per la prossima settimana la scatola lo fa per te. Scopri verdure vecchie e soprattutto nuove (tutte quelle di stagione che non hai mai comprato perchè non sai cosa farne) vai a casa e grazie a internet e tante persone come voi impari a cucinarle. Un esempio? Oggi pasta col cavolo nero. Io come sempre ho usato il fantastico Veganblog per le ricette, più che un sito una manna dal cielo, ne non ci fosse bisognerebbe inventarlo, come la vecchia Panda.

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