http://www.velo-city2013.com/
Tra i tanti servizi di cui ho parlato al rientro dalle mie vacanze c'erano le piste ciclabili, un vanto per il Trentino Alto-Adige che conta circa 400km di percorsi, tra urbani ed extraurbani, centimetro più centimentro meno, che consentono alla popolazione di ogni età di svolgere le attività di tutti i giorni senza dover obbligatoriamente prendere la macchina o l'autobus. Le motivazioni in questo caso sono molteplici, sicuramente alla base c'è una mentalità molto più rispettosa dell'ambiente ma anche l'aspetto economico fa la sua parte. Infatti in tutte le cittadine delle valli che abbiamo visitato, dalla Val Venosta alla Val Passiria, così come a Bolzano e dintorni, i parcheggi sono a pagamento mentre i posti bici, che abbondano, sono ovviamente gratuiti, per non parlare dell'attuale costo della benzina che non invoglia certo all'uso dell'autovettura per andare a prendere il pane, piuttosto è più facile incontrare anche anziane signore in bici elettriche o a pedalata assistita con cestini da cui sporgono filoncini e verdure! Oggi a mio avviso una società civile dovrebbe sempre e comunque prevedere la costruzione di piste ciclabili almeno all'interno del circuito urbano, sarebbe di sicuro aiuto per le giovani generazioni vittime di obesità e pigrizia cronica, questo per non voler infierire sugli obblighi di legge che troppo spesso le nostre amministrazioni fingono di non conoscere, uno fra tutti quello riferito alla L 366/98 che all'articolo 10 recita:
Art. 10.
1. Dopo il comma 4 dell'articolo 13 del decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 9 del
decreto legislativo 10 settembre 1993, n. 360, é inserito il seguente:
"4- bis. Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, E ed F del
comma 2 dell'articolo 2 devono avere, per l'intero sviluppo, una pista
ciclabile adiacente purché realizzata in conformità ai programmi
pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza".
Oggi invece nonostante la legge lo incentivi e lo preveda ci ritroviamo a dover elemosinare un diritto, a creare comitati che si battono per la tutela del ciclista, da quello amatoriale a quello sportivo e del riconoscimento dell'infortunio in itinere per chi va a lavoro in bicicletta, ad organizzare biciclettate di una giornata come fossero eventi straordinare e non normale amministrazione, ed a guardare alle eccellenze in questo campo come fossero utopie irragiungibili ed allora mano alla vostra bici, approfittate non solo dell'estate, ma anche dell'inverno, purchè sempre ben attrezzati e coperti, visibili per i quattroruote, con catarefrangenti o giubbetti di sicurezza e comunque pensate che quest'anno c'è stato il boom del cicloturismo, con miglialia di seguaci di ogni sesso ed età, prendetelo in considerazione per le vostre prossime vacanze con amici o in famiglia.
Dato che l'Adnkronos ci ricorda che l'Italia è indietro in materia di piste, fate richiesta al vostro comune di un percorso ciclabile anche solo affinchè i vostri figli possano raggiungere la scuola in bici, visitate il sito http://www.piste-ciclabili.com/ per verificare i circuiti già esistenti o segnalatene di nuovi ed aderite alle campagne di #salvaciclisti.
Insomma ragazzi una vita su due ruote (senza benzina) è possibile, ma sta tutto nelle nostre mani, più siamo e più possibilità ci sono che questi servizi ci vengano realizzati, non fermatevi davanti al primo ostacolo, andate avanti, basterebbe pensare a chi ha combattuto battaglie più grandi ed oggi ci riempie di orgoglio brandendo una medaglia sulle due ruote.
Grazie Alex, siete una forza!!
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