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02 settembre 2012

Di rientro dall'Alto Adige con una valigia carica di.....

Bottiglie in vetro e plastica a rendere
autobus, treni  e funivie che funzionano così puoi scegliere di non prendere la macchina, chilometri di bellissime piste ciclabili fra paesi e meleti così puoi scegliere di non prendere il bus, raccolta differenziata in tutti gli alberghi e le pensioni con calendario annuale dei ritiri, così non lasci traccia del tuo passaggio, strade in perfette condizioni, anche negli itinerari verso le cime più impervie, grande attenzione per natura, ambiente, ecologia, biologico, insomma il mondo dove avrei voluto vivere e non solo sostare, la Regione dove il vuoto a rendere esiste ancora e funziona alla grande, in qualche supermercato potete addirittura trovare delle macchinette automatiche per la restituzione del vuoto che rilascia un ticket da presentare al momento del conto, altrimenti negli altri negozi funziona alla vecchia maniere, con il recupero della cauzione direttamente alla cassa, e questo non solo sul vetro ma anche sulle bottiglie di plastica del latte (a dire il vetro tra le poche in plastica, maggiormente si trova tutto in vetro anche e soprattutto l'acqua, rigorosamente locale o a km0)

Ho portato con me il ricordo di uno splendido trattamento Ayurvedico ma anche la visita alla birreria Forst ed alla cooperativa del latte di Algund che vende direttamente tantissimi prodotti biologici della propria fattoria, dal latte al burro passando per un'infinità di formaggi; la spesa da Biokistl che fornisce frutta e verdura bio e tanti prodotti del mercato equosolidale, che si possono trovare nel loro punto vendita o richiedendo gli ormai mitici cassettoni a domicilio e poi l'alternativa locale al Naturasì, la catena Naturalia, con un sacco di prodotti particolari, tantissime spezie, tè e tisane ma anche accessori per la cucina, io non ho saputo resistere ed ho acquistato il germogliatore in foto al prezzo esosissimo di 6,00 euro più uno starter kit di germogli ad un paio di euro. Una puntatina anche a Merano da "Terra Naturalmente" che vende abbigliamento biologico e in canapa per gli ultimi scampoli di saldo, giusto in tempo per un paio di magliette della Goubi con annesso sacchettino di semi da piantare. Ah che posti fantastici, un trionfo di mobilità sostenibile e recupero, scuole incastonate in palazzi d'epoca e servizi, di cui sono certa dato che nelle nostre passeggiate abbiamo conosciuto un ragazzo siciliano che vive lì da 20 anni e lavora proprio nei servizi sociali, con le persone anziane, per le quali il comune spende ed investe moltissimo. Un posto che vanta l'1% di disoccupazione, in tempi di crisi, come la viviamo noi qui non mi sembra affatto poco! A proposito di attenzione a tutte le categorie, ho trovato carina anche questa idea, campeggiava su un manifesto e ve la riporto: 
" Dai una mano nel tuo tempo libero in strutture sociali e pubbliche mostrando il tuo talento! Puoi ricevere dei buoni spendibili in vari negozi di Merano e dintorni" www.tictactalent.it e facebook.com/tictactalent

Abbiamo alloggiato a Rifiano, dove ci sono poche ma curatissime case, per anni siamo stati più verso Merano, questa volta però abbiamo scelto una soluzione più economica e tranquilla, optando per un appartamento in affito in una casa che non aveva nulla da invidiare ai grandi hotel: piscina, un bel prato, pannelli solari e due proprietari giovani e di grande disponibilità. Seppur piccolissima in questa località non mancava il supermercato, della catena MPREIS con ampia scelta di prodotti bio, equosolidali, locali a km0 ed etnici. 

A Merano il venerdì mattina è giorno di mercato ed è fantastico vedere già li all'apertura il container per il recupero di carta, cartone e cassette in legno con tanto di operatore della AsmMeran già all'opera, non come da me che aspettano che il mercato finisca e poi c'è un tripudio di spazzatura in tutte le forme ed odori e soprattutto indifferenziata!

In quanto a cibo, a parte le cenette a base di fagioli, fagiolini, pomodori ed insalata preparati nel nostro monolocale e consumati a lume di led sul balcone, a mangiar per malghe abbiamo fatto incetta di uova, patate e canderli e soprattutto tanto, tanto, tanto Apfelsaft (di cui una cospicua scorta ora giace nel nostro garage) e birra (Forst ovviamente, perchè per aumentare il Pil ed aiutare l'ambiente si vendono principalmente i prodotti di casa)

Beh per chi ha proprio nostalgia della cucina tipica mediterranea consigliamo di andare alla trattoria Da Dante oppure dai simpatici ragazzi pugliesi della Bruschetta, ringraziamo per queste due chicche i nostri albergatori!

Per prepararci all'autunno ormai immininte vi preparo un articolo su cibo e piante,


A presto

2 commenti:

Perline e bottoni ha detto...

Non so se gioire allo scoprire che in Italia qualcosa funzione o rammaricarmi per quell'altra parte che mi spinge sempre più all'idea di emigrare...

Vivinverde ha detto...

Il pensiero è condiviso, anche quest'anno ero veramente decisa a trovare lavoro li e restarci, poi mio marito mi ha ricordato una cosa che dico spesso, non dovremmo scappare per trovare un posto migliore ma restare e lottare affinchè dove viviamo diventi un posto migliore, anche se ti dirò a giudicare da quello che vedo spesso nelle mie strade mi sembra davvero una lotta impari! Never give up...Ciao e buona giornata

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