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05 gennaio 2011

Sacchetti di plastica

Finalmente la legge è diventata realtà, ci siamo adeguati alla normativa europea ed a molti paesi che già li avevano messi al bando: i sacchetti di plastica. Tra rinvii, polemiche delle associazioni di tutte le categorie, il Ministro ha messo il punto definitivo. Dal 1° gennaio 2011 è fatto divieto di vendita degli shopper in plastiche non biodegradabili, fatte salve ovviamente le scorte di magazzino, infatti oggi, sono andata a fare un pò di spesa, in diversi negozi e supermercati e la situazione è ancora, ovviamente, instabile e non tutti vanno premiati per l'impegno. Iniziamo con ordine, alcuni supermercati sono già pronti con diverse alternative, dalla busta in materiale in Materbì a quelle in carta riciclata 100% e le sporte, la più fornita è la catena Auchan/Sma, che non solo ha tutta la gamma completa di soluzioni alternative ma, nel medesimo avviso di entrata in vigore della nuova legge, sprona il consumatore a scegliere la sporta o a riutilizzare più volte i sacchetti. E certo perchè anche se di materiale biodegradabile, il sacchetto in Materbì è pur sempre un usa e getta. Tutti gli altri negozi visitati si limitano all'affissione dell'avviso ed alla vendita delle bustine di mais (0,10 cent per la cronaca). Ma nessuna politica di favore verso la sporta. Infine, dulcis in fundo, mi sono recata all'agricoltura bio (eviterò di fare nomi), dove ho subito chiesto alla signora che mi serviva la frutta e verdura che non volevo gli shopper e lei, nel pieno spirito ambientalista che dovrebbe avere la sua attività, mi ha preso in giro chiedendomi "e io la roba dove te la metto" (evitate battutine, ci ho già pensato io). Le ho porto le mie sporte e la gnura si è dovuta adeguare, certo finchè non le ho chiesto se le uova le avevano solo in confezione di plastica!!! Lì abbiamo raggiunto il top: "se vuoi mi lasci la plastica e ti porti le uova come ti pare che ti ballano nelle buste" Un mito insomma, alle volte penso che certi posti di bio ed equo abbiano solo il nome...comunque continueremo a tenere sott'occhio la situazione per vedere cosa succederà tra qualche mese, se ancora ci saranno scorte da esaurire

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