Dopo
23 anni di difficile lotta e
di promesse troppo spesso mancate, di petizioni, manifestazioni,
votazioni a Bruxelles, l'Unione Europea si libera da tutti i test su
animali in ambito cosmetico: oggi 11 marzo 2013, infatti, entra in
vigore l’ultimo stop previsto dalla Direttiva 2003/15 che impone il
divieto di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti
oltre ai prodotti cosmetici.
Questo importante traguardo ha rischiato di slittare ulteriormente,
tanto che la Commissione Europea ha più volte paventato la possibilità
di posticiparlo almeno di dieci anni: una prospettiva fortemente
osteggiata dall’opinione pubblica, da coraggiose aziende e dalle
associazioni animaliste di tutta Europa, tra cui la “European Coalition
to end animal experiments” di cui facciamo parte, e così il bando è
stato mantenuto.
L'impegno antivivisezionista ha portato la LAV a ottenere nel 1993,
insieme alle maggiori associazioni animaliste europee, la prima
direttiva di bando dei test su animali, su prodotto finito e ingredienti
cosmetici, fissato al 1998. Il bando è stato più volte rimandato dal
Governo comunitario ma finalmente, ora, possiamo festeggiare questa
svolta storica: la totale esclusione dei test animali in campo
cosmetico.
Oggi
11 marzo la LAV festeggia questa grande vittoria a Roma, in piazza del
Pantheon - piazza non scelta a caso poiché ha visto le prime
manifestazioni antivivisezioniste su questo tema - con un “
Happy Hour per gli animali”:
un brindisi insieme a cittadini e sostenitori per ribadire come per
questo settore avremo un'Europa libera dall'orrore incettabile di questa
parte della vivisezione.
Con la LAV in questa occasione di festa, molte delle aziende che
hanno fatto della loro etica antivivisezionista una politica aziendale:
L'Erbolario, Argital, Helan, Bakel, Omia, Pierpaoli, Allegro Natura,
Dr.Taffi, tutte impegnate a ricordare l’importanza dello Standard
internazionale “Stop ai test su animali”, rappresentato in Italia dalla
LAV: l'unico disciplinare che garantisce con il controllo di un Ente
certificatore terzo il no test su animali nell’intera filiera di
produzione comprendendo anche le materie non prettamente cosmetiche come
i conservanti e i chimici.
L'Erbolario
e LAV hanno offerto una seduta-omaggio di trucco ad alcuni partecipanti
e, per tutti: brindisi e campioni omaggio di prodotti cosmetici
certificati “Stop ai test su animali”.
"I test sostitutivi in ambito cosmetico sono già ampiamente diffusi,
tra i più noti quelli in vitro, risultati più affidabili, sicuri,
economici e veloci - spiega Michela Kuan, responsabile LAV Vivisezione -
Questo è un chiaro segnale di come le leggi possano influenzare anche
il mondo dell’industria veicolando le risorse in cui investire. E’,
quindi, fondamentale che il nuovo Parlamento preveda subito ulteriori
tappe per far applicare tutti i metodi sostituivi già disponibili, e
sostenere la ricerca di altri in tutti gli altri settori di
sperimentazione sugli animali”.
“Questa vittoria dimostra come una ricerca senza animali sia
possibile, non solo in ambito cosmetico, ma per tutte le applicazioni -
dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAV - questo traguardo,
unito al positivo decorso giudiziario contro Green Hill e alla recente
dichiarazione della Menarini-RTC che ha rinunciato alla sperimentazione
su otto beagle, ci danno la forza per urlare, ancora di più, il nostro
no alla vivisezione e pretendere che non vengano più autorizzati
esperimenti basati sulla crudeltà e su un business economico a scapito,
oltretutto, di una rigorosa e utile ricerca per l’uomo”.
La LAV ringrazia tutti i consumatori, le aziende, i parlamentari
europei che in questi anni hanno responsabilmente contribuito con la
loro scelta rivolta al non testato su animali a mettere fine ai crudeli
test cosmetici, praticati in questo settore in particolare su conigli e
topi. Scienza, etica ed economia possono andare d'accordo: questo
risultato lo conferma.