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19 gennaio 2013

Chapati (o Rotali)

Il pane tipico della cucina indiana, conosciuto in Asia, Medio Oriente ed in alcune zone dell'Africa, in Italia potrebbe quasi avvicinarsi alla crescia marchigiana! Una ricetta semplicissima e leggera, in quanto non contiene lievito e quindi ottima per tutte le costituzione (purchè non se mangi una quantità industriale). Oggi eravamo senza pane, così ho approfittato per farne un pò:

2cups* di farina (io uso la semola rimacinata di grando duro di Altamura, consigliatami dal mio negoziante indiano di fiducia)
1/2 cups* di acqua tiepida
sale q.b.
olio di girasole
ghee (burro chiarificato)

Anzitutto mi ispiro sempre alle ricette originali indiane che sono tutte scritte in inglese ecco perchè le unità di misura sono diverse, ho risolto con un paio di euro da Ikea ed ho comprato una brocca misurino con le "cup" ed i dl. Il procedimento è semplice, mettete in una terrina la farina ed il sale, ed iniziate a versare l'acqua molto lentamente e poco per volta, man mano che lavorate la farina, fino a che non diventi una palla morbida, l'acqua vi avanzerà anche! A questo punto mettete un pochino di olio di girasole sulla mano e amalgamatelo con l'impasto, quando avrete finito passate una spolveratina (ina, ina) di farina e lasciate riposare per 45/50 minuti.



Dopo questo tempo di riposo, inizate a staccare delle palline dall'impasto, mettete un pizzico di farina sulle mani per lavorare ed iniziate a passare il mattarello finchè non otterrete dei cerchi di ca.15, nel frattempo scaldate una padella sul fuoco (io uso la tawa, specifica per Chapati). Adagiate il disco di pasta sulla padella molto calda e girate dopo circa 30 secondi (inizierete a vedere delle bolle), una volta girato l'impasto inizierà a gonfiarsi, al secondo giro mettete sul pane un pochino di ghee e fate il giro finale. Nelle case indiane in realtà l'ultimo giro lo fanno direttamente sul fuoco ma io non ho ancora sperimentato!!


Il Chapati va mangiato caldo quindi fatelo quando tutto il resto è già pronto, io lo mantengo caldo mettendo un disco sopra l'altro e chiudendoli in un panno.


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