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16 febbraio 2011

Il nucleare e la sindrome di Nimby

Ebbene sì, con la possibilità di un ritorno al nucleare si riaffaccia minacciosa tra i politici la sindrome di Nimby! Andiamo con ordine, potremmo partire dal fatto che il popolo non regna sovrano visto che si sta sovvertendo il responso di un referendum che aveva detto addio al nucleare e che ha visto spuntare in milioni di comuni orgogliosi cartelli "comune denuclearizzato" che presto andranno in pensione, ma la polemica e la storia sarebbe troppo lunga. Iniziamo quindi da questa sconcertante situazione che vuole un ritorno al passato per la nostra nazione. Il passo successivo sarebbe quello di individuare dei siti idonei dove costruire le centrali e qui ecco la sindrome colpire tutti quei politici che si dichiarano favorevoli all'energia sporca. Tutti uniti e concordi sul fatto che ce n'è proprio bisogno, però dove le mettiamo, e già dove le mettiamo si chiedono e, caso strano, nessuno trova la propria regione idonea. Il Presidente della Regione Lombardia, convintissimo nuclearista, ''non vede'' spazi per l'insediamento di centrali nucleari nella sua Regione. Lo afferma durante la conferenza Mce su traffico, mobilita' ed energia in Assolombarda. A questa affermazione tutti i presenti in sala si saranno guardati interrogandosi sarà Nimby conclamata? Io direi di sì signori e signori ecco che vedremo, uno ad uno, tutti i fautori di un ritorno al nucleare, dispiaciuti dal non poter accogliere una bella centralona a casa propria, allora, per utilizzare un gioco di acronimi trovato in rete se è NIMBY allora sarà anche OIMBA?
Intanto per dare un'idea di quello che già sta succedendo e che nessuno ai TG ci racconta, leggetevi questo splendido articolo sugli scontri tra ambientalisti e forze dell'ordine per il passaggio di un convoglio di scorie
http://www.greencity.it/news/3492/piemonte-scontri-per-passaggio-treno-carico-di-scorie-nucleari.html

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