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27 maggio 2013

Il Paniere bio della spesa: la pasta

Ci sono cose a cui in caso di crisi si può rinunciare altre invece fanno parte degli intoccabili della nostra alimentazione come la pasta. Se ne può ridurre il consumo, soprattutto per la nostra salute, ma pur rimanendo fedeli al nostro motto meglio poca ma buona vediamo a che prezzo vengono proposte le paste con farine da agricoltura biologica

La pasta biologica è uno di quei prodotti del paniere della spesa che oscilla di prezzo in funzione del Brent e si può quindi passare da uno 0,70 fino a cifre da capogiro paragonabili alle uova di storione.

Io ho fatto un giro, per supermercati e negozi sia fisici che on line ed ecco cosa ho trovato:

Il sito di commercio elettronico comprotuttobio per Euro 1,12/1,14 vi da la possibilità di scegliere tra la Probios e la pasta della Ecor, nelle confezioni da 500gr.
Sempre in confezione da 1/2 kilo i negozi della catena Naturasì propongono in offerta alcuni tipi di pasta (maccheroni, conchiglie e linguine) a marchio insegna per Euro 0,95.
Sempre navigando in rete ho scovato questa "chicca", SanLorenzo che a quasi 12,00 euro ci "offre" ben 2kg di fusilli.
Il Molino Pagani propone tutti i tagli di pasta nella confezione da 500gr ad Euro 1,50 con spedizione in tutta Italia al momento gratuita (isole escluse)
Altromercato circa 1,70 (prodotto esaminato spaghetti Libera Terra); Granoro, un'ottima pasta di qualità pugliese, con una linea bio che si trova in vendita da 1,00 in su per il mezzo chilo, nei negozi ed on line, io l'ho acquistata diverso tempo fa ad un prezzo inferiore direttame
nte dalla ditta, per info www.granoro.it
Coop ViviVerde 0,76 per mezzo chilo ed è prodotta dalla Rummo (più o meno stesso prezzo e produttore per la pasta Auchan Bio) ed a chiudere un prodotto della Biolanga ad 1,40 al kg (non male direi). Sicuramente ne ho tralasciati molti da Almaverde, Felicia, Alce nero etc. ma per gli altri lascio a voi il compito della ricerca.
Un'osservazione sulle paste bio, di qualunque marca, è interessante notare come siano tutte confezionate nella plastica, che non è propriamente un'imballo amico dell'ambiente, mentre una pasta "normale", come ad esempio la Barilla, abbia scelto da anni anche l'edizione in cartone.
Insomma, come anticipato, le oscillazioni sono forti, quindi a parte scegliere di tirar fuori il nostro vecchio Bravo Simac oppure optare anche in questo caso per lo sfuso, possiamo sicuramente indirizzarci ad una delle tantissime offerte che oggi il mercato propone per un bio low cost, facendo sempre attenzione alle etichette e questo senza doverci per forza "accontentare" del solito prodotto d'elite, che per quanto buono non sempre è per tutte le tasche!

Buon appetito e arrivederci!

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