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25 giugno 2012

Autoproduzione: detersione personale 2^ parte

Eravamo rimasti al primo punto della lista, ovvero abbiamo parlato solo delle saponette, quindi passiamo adesso al dentifricio. Premesso che molte persone ignorano cosa ci sia nel proprio dentifricio e quindi trovandovi a parlarne, se direte loro che vi lavate i denti con il bicarbonato vi diranno che siete dei folli e che se chiedeste al vostro dentista non sarebbe contento, quindi ricordate al vostro interlocutore che prodotti come "Colgate Baking" o "Mentadent White Now" non li avete inventate voi!
Dunque, dato che al momento non mi pare esista la possibilità di scegliere un dentifricio alla spina, sicuramente si può optare per un prodotto con il minor impatto ambientale tra quelli senza packaging (come i prodotti coop) e quelli naturali che non contengano assolutamente SLS, PEG, coloranti, conservanti, aromi artificiali o fluoruri ed ovviamente non testato sugli animali. "Mi dici nulla" direte voi, sembrerebbe quasi una mission impossible, è invece no! Io per anni ho utilizzato con grande soddisfazione e piccola spesa (circa 2.50 per il tubetto da 75ml) i dentifrici della Logona, come potete leggere dal loro sito, rispondono a tutti o quasi i requisiti, per citare alcune case abbiamo Weleda, Dr.Hauschka (del quale vi riporto un'interessante intervista proprio su igiene orale), i lavadenti di Lush, comodissimi da viaggio e certificati Vegan poi arrivano quelli che stiamo usando ora, tutti scoperti in India, ma che si trovano tranquillamente anche in Italia, sia online che nei negozi indiani, il più famoso, che sicuramente più di qualcuno di voi potrebbe aver già visto è il Dabur Herabl Toothpaste al Neem (Azadirachta Indica). Il Neem lo troverete in tantissimi prodotti per i denti nella tradizione Indiana ed Ayurvedica, noi lo scorso anno ne mangiavamo le foglie fresche ogni mattina, comunque il dentifricio Dabur risponde a tutti i requisiti del nostro elenco e non è testato sugli animali, potete leggere gli ingredienti anche qui.
A seguire un'altra scoperta indiana, la polvere ayurvedica da coltivazione bio Yunadent con la quale chiudo la parentesi prodotti pronti all'uso anche se so benissimo che ne esistono tantissimi (Argital, Santè, TEA, ESI, Vicco, Lavera, etc). Passiamo ora alla parte DIY (fatevelo da soli), noi siamo abituati all'uso dello spazzolino, quindi tralascerei l'opzione africana della salvadora persica e andrei diretta ad un bell'elenco di ricettine on line, considerando che troveremo alcune costanti, come abrasivi (nel nostro caso bicarbonato di sodio) e tensioattivi (agenti detergenti e schiumogeni) e, in base all'uso o allo scopo diversi tipi di O.E.

Ecco il primo link, dopo una bella introduzione tecnica su danni da dentifricio commerciale, un bel mix di ricette tratte dai blogger:
http://dioni.altervista.org/Dentifricio_fatto_in_casa.html

Dalla mitica ed immancabile KIA di Equo, Eco e Vegan
Dentifricio ecologico autoprodotto

Da La Cynique Romantique
Dentifricio Naturale

Da Veganblog
Dentifricio di Mus

Da Ecopensare
Dentifricio al bicarbonato

Da Veggie - La Regina del Sapone
Polvere dentifricia argilla e salvia

Per la par condicio anche alcune ricette dall'estero:

Homemade Laundry Detergent
Ecocrazy Mom
Wellness Mama
JBriant Writes

Come noterete per fare questo prodotto in casa non occorrerà una spesa eccessiva e molti o tutti gli ingredienti che acquisterete potrete utilizzarli per più preparazioni.

Buon divertimento e ci vediamo presto per lo shampoo!



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