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26 giugno 2012

Ben Arrivata!

Oggi è così, niente ricette, niente ecologia, solo un inno alla vita che in fondo è la cosa che ha più a che fare con la natura. Una vita tutta nuova, appena arrivata, anche se con qualche difficoltà e quindi dal profondo del cuore.......

 Benvenuta Beatrice

p.s. un abbraccio fortissimo alla sua mamma che ha faticato quanto Ercole per farla arrivare

25 giugno 2012

Autoproduzione: detersione personale 2^ parte

Eravamo rimasti al primo punto della lista, ovvero abbiamo parlato solo delle saponette, quindi passiamo adesso al dentifricio. Premesso che molte persone ignorano cosa ci sia nel proprio dentifricio e quindi trovandovi a parlarne, se direte loro che vi lavate i denti con il bicarbonato vi diranno che siete dei folli e che se chiedeste al vostro dentista non sarebbe contento, quindi ricordate al vostro interlocutore che prodotti come "Colgate Baking" o "Mentadent White Now" non li avete inventate voi!
Dunque, dato che al momento non mi pare esista la possibilità di scegliere un dentifricio alla spina, sicuramente si può optare per un prodotto con il minor impatto ambientale tra quelli senza packaging (come i prodotti coop) e quelli naturali che non contengano assolutamente SLS, PEG, coloranti, conservanti, aromi artificiali o fluoruri ed ovviamente non testato sugli animali. "Mi dici nulla" direte voi, sembrerebbe quasi una mission impossible, è invece no! Io per anni ho utilizzato con grande soddisfazione e piccola spesa (circa 2.50 per il tubetto da 75ml) i dentifrici della Logona, come potete leggere dal loro sito, rispondono a tutti o quasi i requisiti, per citare alcune case abbiamo Weleda, Dr.Hauschka (del quale vi riporto un'interessante intervista proprio su igiene orale), i lavadenti di Lush, comodissimi da viaggio e certificati Vegan poi arrivano quelli che stiamo usando ora, tutti scoperti in India, ma che si trovano tranquillamente anche in Italia, sia online che nei negozi indiani, il più famoso, che sicuramente più di qualcuno di voi potrebbe aver già visto è il Dabur Herabl Toothpaste al Neem (Azadirachta Indica). Il Neem lo troverete in tantissimi prodotti per i denti nella tradizione Indiana ed Ayurvedica, noi lo scorso anno ne mangiavamo le foglie fresche ogni mattina, comunque il dentifricio Dabur risponde a tutti i requisiti del nostro elenco e non è testato sugli animali, potete leggere gli ingredienti anche qui.
A seguire un'altra scoperta indiana, la polvere ayurvedica da coltivazione bio Yunadent con la quale chiudo la parentesi prodotti pronti all'uso anche se so benissimo che ne esistono tantissimi (Argital, Santè, TEA, ESI, Vicco, Lavera, etc). Passiamo ora alla parte DIY (fatevelo da soli), noi siamo abituati all'uso dello spazzolino, quindi tralascerei l'opzione africana della salvadora persica e andrei diretta ad un bell'elenco di ricettine on line, considerando che troveremo alcune costanti, come abrasivi (nel nostro caso bicarbonato di sodio) e tensioattivi (agenti detergenti e schiumogeni) e, in base all'uso o allo scopo diversi tipi di O.E.

Ecco il primo link, dopo una bella introduzione tecnica su danni da dentifricio commerciale, un bel mix di ricette tratte dai blogger:
http://dioni.altervista.org/Dentifricio_fatto_in_casa.html

Dalla mitica ed immancabile KIA di Equo, Eco e Vegan
Dentifricio ecologico autoprodotto

Da La Cynique Romantique
Dentifricio Naturale

Da Veganblog
Dentifricio di Mus

Da Ecopensare
Dentifricio al bicarbonato

Da Veggie - La Regina del Sapone
Polvere dentifricia argilla e salvia

Per la par condicio anche alcune ricette dall'estero:

Homemade Laundry Detergent
Ecocrazy Mom
Wellness Mama
JBriant Writes

Come noterete per fare questo prodotto in casa non occorrerà una spesa eccessiva e molti o tutti gli ingredienti che acquisterete potrete utilizzarli per più preparazioni.

Buon divertimento e ci vediamo presto per lo shampoo!



21 giugno 2012

A far la spesa per prati....

Da quando mi sono trasferita, per andare "in città", devo obbligatoriamente percorrere la pista ciclabile che inizia giusto sotto casa e attraversa un piccolo boschetto (in realtà c'è un'alternativa più diretta e breve ma non sono assicurata sulla vita!). Dunque tornando al boschetto....è molto frequentato da passeggiatori, cani a spasso, corridori e chi come me si reca a lavoro. Se lo si attraversa con la giusta attenzione non si può fare a meno di notare quante erbe e piante crescono proprio sul ciglio della strada e così, con un'occhiata piuttosto superficiale, ho trovato alcuni articoli interessanti: borragine a go go, tarassaco, malva e ultima new entry iperico. Siccome davo forse un pò nell'occhio con valigetta porta pc e cellulare alla mano china a far foto, un tizio mi ha chiesto che facevo, evvai ora mi vanto un pò!! Gli presento le piante e lui mi risponde: e mò che so come si chiama che ci faccio?? "Io dentro di me a mò di Gabriele Cirilli penso "e mò che ci fai???" Roba da matti, ci si fanno un sacco di cose, tipo:

Borago Officinalis, L. - se ne consumano foglie e germogli in insalata o cotti come spinaci; gli steli vengono fritti. Ha proprietà diuretiche, depurative, emollienti, lenitive della pelle e delle mucose arrossate in uso esterno - consumare con moderazione

Ricette dalla rete

Risotto alla borragine da L'Espresso Food&Wine
Rotolo con borragine
Borragine in pastella


 Tarassaco
o dente di leone o Soffione
Se ne usano radici e foglie se ne trova moltissimo lungo i bordi delle strade. E' una pianta aperitiva, tonico digestiva, colagoga, lassativa ed ipocolesterolemiche. La radice va fatta seccare e tagliata per lungo, da utilizzarsi, tra gli altri, in infuso o tisana. Così come le foglie (il cui succo fino a 100gr è ottimo per il fegato e la milza)


Malva
anche di questa se ne trova tanta, va distinta quella silvestris da quella piccola, comunque è una pianta ricca di mucillagini quindi ottimo emolliente, rinfrescante, sedativa e lassaiva. La Malva può essere usata per le gengive infiammate o per il mal di denti in forma di infuso.


Iperico o Scacciadiavoli o Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum L.)
Questa erba che si trova di solito tra maggio ed agosto è molto famosa per l'estrazione dell'olio per uso esterno dalle proprietà emollienti ed adatto per pelli screpolate o per le scottature. Negli ultimi anni forse se ne è fatto un pò un abuso, in relazione alle proprietà "antidepressive" che in combinazione con il fattore "rimedio naturale" non hanno tenuto conto delle eventuali interazioni con altri farmaci o del fatto che in moltissimi testi è evidenziato come l'uso eccessivo possa avere qualche effetto collaterale. L'Erboristeria Italiana di Pomini cita "A dosi elevate produce fenomeni convulsivanti (...)". Restano indiscusse le proprietà per uso esterno. Per la ricetta dell'olio vi rimando al sito de La Saponaria

 E questi sono solo spiccioli rispetto alle tante proprietà e preparazioni possibili con queste piante, altro che spesa al supermercato!!

19 giugno 2012

Nemico pubblico dell'ambiente n° 1

Se state pensando al Governo, al sindaco della vostra città, all'azienda della nettezza urbana o ad una filiale dell BP allora siete fuori strada! Il nemico a cui sto per dedicare un post è venuto fuori durante la mia partecipazione al forum sulla reintroduzione del Vuoto a Rendere, dalle parole di uno dei tanti rappresentanti dei consorzi di recupero presenti e si tratta dell'addetto al marketing (di quì in poi lo chiameremo AM). Esattamente lui (o loro perchè purtroppo lavorano in squadre) sono i nemici ambientali da combattere. Pubblicitari, i The Mentalist del consumo al dettaglio, i creatori di quegli assurdi e multimateriacomposti PACKAGING!! Io me li immagino mentre sono tutti lì, chiusi in una stanza, reduci dagli ultimi sondaggi sulle vendite, con la curva di incremento fatturato appesa al posto di un Degas, gli occhi allucinati dalla mancanza di sonno e l'eccesso di caffeina, intenti a cercare l'imballo più "cool", "trendy" ed acchiappa acquirenti che la loro azienda possa desiderare. E così presi da questo Samsara consumistico l'AM crea: confezioni che contengono mini porzioni (tutte rigorosamente in materiale differente), con inchiostri di ogni genere, contenitori matrioska in materiali poliaccoppiati che solo Enrico Fermi tramite fissione nucleare sarà in grado di conferire correttamente ed avviare al riciclo. Non esiste uno standard ovviamente perchè ogni AM è un creativo dotato di testa propria che va nel verso opposto della concorrenza, quindi per ogni azienda ci sarà un diverso tipo di "pacco" come per le bottiglie dell'acqua, ne avete mai trovate tre uguali fra loro per dimensioni forma, colore o inchiostro? E così mentre qualcuno come il gruppo Barilla/Mulino Bianco si tinge di verde scrivendo all'esterno il materiale che compone i loro imballi senza però preoccuparsi di utilizzare solo materiali riciclabili, all'estero pare esistere uno standard su molti beni che facilita il recupero e riciclo. Basterebbe anzitutto una legge che obblighi ad indicare sui prodotti di consumo tipo di materiale e dove conferirlo e soprattutto che ogni bene venga contenuto al massimo in un contenitore. Per "ammirare" i frutti del fantstico lavoro di questi personaggi, divertitevi a passare qualche ora in un supermercato ad osservare le confezioni ed annotare quelle più nemiche dell'ambiente e capirete perchè il primo anello della catena da modificare è l'Addetto al Marketing!! Allora è anche il caso di riproporre questo video realizzato dalla classe II D dell'Istituto per Geometri Max Fabiani di Trieste
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