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25 marzo 2013

Al via la grande abbuffata

Allora, dopo l'elezione del papa, la festa del papà, onomastici senza ricchi premi e cotillon eccoci arrivati alla settimana che precede la Pasqua, che, così come per quella prenatalizia, è una sorta di preparazione alla guerra dei piatti e delle ore a gambe sotto il tavolo. Unica differenza con il Natale è la Pasquetta che vedrà le gambe stese su plaid e prato (forse!). Ovviamente noi siamo contrari alle vittime sacrificali, salvo non si tratti di saldi e dell'ultimo pezzo della nostra taglia, quindi anche quest'anno diciamo no all'agnello, ma non moriremo per questo di fame. Ecco la prima lista di idee da preparare per rispondere alla fantomatica, quanto inutile, domanda degli onnivori: "E se non è agnello, che ti mangi domenica?", mi raccomando non rispondete "potrei provare a morderti" ma consigliate anche a lui/lei questo menù:

Antipasto
Julienne di carote e zucchine crude, accompagnate da un hummus di ceci e piccoli chapati

Primo piatto
Tortino di riso agli asparagi

Secondo
Frittelle di fiori di zucca e melanzane grigliate

Dolce
Colomba veg

Sul sito della LAV-lega italiana antivivisezione e su quello di Meat-Out, potete trovare tantissimi altri suggerimenti di pietanze da preparare per una Pasqua più umana!

20 marzo 2013

Inglesario, oufit e moda

In questi ultimi periodi mi sono sentita un pò come le nostre nonne con l'avvento della musica straniera, loro abituate a cantare Modugno e Adamo di fronte all'invasione dei Beatles e Pink Floyd sono entrate in silenzio stampa per ignoranza sulla lingua, ebbene dagli anni '70 ad oggi l'inglese è entrato prepotentemente nel nostro vocabolario, sostituendo modi dire ed aggiungendone: cliccare, scrollare, outing, coming out, brunch, meeting e potrei allungare la lista all'infinito. Molti di questi termini però simboleggiano delle tendenze (trend!) e se non ne conosci il significato sei fuori! Il preambolo per arrivare al termine di cui ignoravo l'esistenza: outfits. Tutto è iniziato con lo scrub fatto in casa, mentre cercavo ricette e notizie in rete mi sono imbattuta nel blog di Denise Alice,
peraltro bellissimo, dove oltre alla suddetta ricetta ho trovato delle tavolozze con mix di abiti diversi per stili ed ispirazioni, così cercando bene ho scoperto che questa roba erano outfit (corredi potremmo volgarmente dire) e quindi in onore a Denise Alice e con l'aiuto di quello che ho scoperto essere il Guru internettiano dell'outfitting, Polyvore, ecco il mio primo "outfit" con un'accento "ecologico"
Moroccan Style


19 marzo 2013

Da Yes.life: Conoscere l'oligoterapia e i suoi benefici

 

L'importanza dei minerali, il ruolo dell'oligoterapia, i benefici sul nostro organismo. Come funziona questa terapia ideata dal medico francese Jacques Ménétrier e quali squilibri guarisce attraverso l'applicazione sulle diatesi

L'oligoterapia e l'importanza dei minerali

L’oligoterapia è una terapia naturale che si avvale dei minerali dotati di una grandezza molecolare, che li rende capaci di sciogliersi completamente in acqua. Queste sostanze presenti in concentrazioni ridotte sono denominati oligoelementi (dal greco "oligos", ovvero "poco"), cioè “elementi presenti in tracce” nel nostro organismo in una concentrazione inferiore a 0,01% del peso totale del corpo. I minerali svolgono importanti funzioni a prescindere dalla loro quantità, partecipando alla struttura degli organi e dei tessuti, o fungendo da coenzimi che attivano importanti reazioni biochimiche. La carenza dei minerali porta a squilibri forti a livello fisiologico.

L’oligoterapia è una terapia che può essere associata ad altre medicine alternative, come l’omeopatia, la fitoterapia e la naturopatia, ma deve comunque rispettare le proprie modalità, tempi di assunzione e i propri dosaggi. Il medico francese Jacques Ménétrier è considerato il padre di questa disciplina, nel 1930 identificò 4 terreni organici associati ad alcuni oligoelementi, che definì diatesi. Queste diatesi corrispondono a condizioni dell'organismo caratterizzate da componenti fisiche, intellettuali ed emotive specifiche, proprie del soggetto. Non esistendo diatesi pure, si possono trovare individui appartenenti principalmente a una e parzialmente a un'altra diatesi. In ogni caso, le 4 categorie sono suddivisibili in diatesi di nascita (1ª e 2ª) e in diatesi involutive (3ª e 4ª), caratterizzate da un deterioramento del terreno cellulare causato da un cattivo stile di vita e/o dall'invecchiamento.

L’oligoterapia cura essenzialmente le aree compromesse da una o più diatesi. Esiste una quinta diatesi, condizione che riflette anche le cosiddette sindromi di disadattamento, più specificamente legate a turbe ormonali che possono insorgere in qualsiasi età. Le diatesi possono avere origine genetica o svilupparsi a seguito di condizioni di particolare stress psicofisico.


Le diatesi viste da vicino
Le patologie che l’oligoterapia può curare possono essere individuate per ciascuna singola diatesi. La prima è la diatesi allergica o artritica: diatesi che comprende tutti quei disturbi di tipo principalmente allergico. Il Manganese (Mn) è il suo rimedio bio-catalico. Di solito le patologie si manifestano come allergie di varia natura, asma e intolleranza alimentari, disturbi circolatori e gastrointestinali, ipertiroidismo.  

La seconda è la diatesi ipostenica o artrotubercolotica le cui patologie riguardano l’apparato respiratorio (tosse e bronchiti), otorinolaringoiatrico (raffreddore e otite), gastroenterico e anche quello urinario (cistite). Il suo rimedio è Manganese-Rame (Mn-Cu).

In terzo luogo la diatesi distonica o neuro-artritica: indica quell’insieme di tendenze morbose generate da una distonia del sistema neurovegetativo che di solito si manifestano dopo i 40 anni. Il Manganese-Cobalto (Mn-Co) è il rimedio. Infine, la diatesi anergica, che riguarda già uno stadio degenerativo avanzato. Il suo rimedio è Rame-Oro-Argento (Cu-Au-Ag).

Dalla redazione di Cure-Naturali.it

17 marzo 2013

Il Mulino in casa....abbracci

Certo che un mugnaio più improbabile di Banderas non lo potevano trovare, ma ve lo immaginate lui che la mattina alla Melanie preparare Tarallucci e Pan di Stelle???? Comunque non essendo disponibile per un saggio a domicilio delle sue "capacità" mi riconsolo con l'ajetto e mi sparo due abbracci fatti in casa:

Ricetta vegetariana senza uova

Ingredienti:

300gr di farina 00
100gr di margarina lasciata ad ammorbidire
80gr di zucchero di canna
3 cucchiai di cacao amaro equosolidale
4/5 cucchiai di panna fresca
1/2 vasetto di yogurt
un pizzico di sale
due cucchiaini di bicarbonato
pellicola trasparente
tre ciotole

Procedimento:

Lavorate insieme il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea, aggiungete poi in sequenza lo yogurt e la panna e lavorate ancora finchè non si sarà tutto ben amalgamato, fatto? Bene mettete da parte.

Ora dividete la farina in due parti in due ciotole separate, mettete in entrambe un pizzico di sale ed il bicarbonato; in una delle due aggiungete il cacao e mescolate, anche per togliere quelle palline che ogni tanto si fanno nel cacao in polvere.


Adesso potete riprendere il composto iniziale, dividerlo in due parti uguali e versarlo nelle due ciotole della farina, lavorate il tutto fino ad ottenere la pasta per i biscotti, una nera ed una bianca. Avvolgete la pasta nella pellicola trasparente e tenetela in frigo per almeno mezz'ora. Ora leggete un buon libro.....


Trascorso il tempo di posa tornate alla pasta, tagliate dei pezzettini di entrambe le preparazioni e lavoratele in mano o su un piano per fare dei piccoli salsicciottini, che andranno poi modellati a mezza luna ed uniti. Posizionate i biscotti su una teglia ricoperta con carta da forno ed infornate a 180°. Il tempo dipenderà molto dal vostro forno, la mia ricetta originale diceva 20' ma nel mio forno ventilato ne sono bastati 10, comunque quando la parte bianca diventa dorata sono pronti!




Bon appetit!

15 marzo 2013

Dieta o autostima?



Si parla di “diete” almeno in due momenti precisi dell’anno: dopo le feste natalizie e con l’avvicinarsi dell’estate. Basta fare attenzione agli spot televisivi ed agli articoli di giornale per rendersi conto che l’estate sta arrivando e per  tutti il messaggio è sempre lo stesso, non importa cosa tu abbia fatto da settembre ad oggi, ora ci pensiamo noi a prepararti per la prova bikini.
Ed inizia una sequela di sistemi e metodi da far invidia al superenalotto, alcuni ormai noti altri meno, ad esempio, qualche giorno fa torna a casa mio figlio e mi fa: “cerca un po’ su internet il libro della Paleo dieta” ed io che già lo considero un cavernicolo resto in dubbio chiedendomi se sta scherzando o se fa sul serio e invece scopro una dieta che mi ricorda molto la Dukan: una bomba proteica che allieta i reni! Mi fermo davanti alla copertina del libro e torno indietro nel tempo con la memoria a quando spopolava la d.ssa Tirone, se la ricorderanno solo quelli del mio secolo, poi sono arrivate le creme della Marchi, da oltreoceano la Weight Watchers, seguita a ruota da una serie di adesivi sulle auto “Vuoi perdere peso: chiedimi come” e da lì in poi è stata una maratona di Scarsdale, Atkins, dissociata o da asociali, a zona (ottima per chi segue il campionato), la famigerata Dukan, la crono dieta, seguita da Mission Impossible, quella di Twilight o della luna, quella del gruppo sanguigno e l’ultima, la dieta non dieta, la Tisanoreica.
Ora sarebbe un lavoro sin troppo certosino doverle commentare tutte, un lavoro da pool di esperti alla CSI, ma su un fatto siamo tutti d’accordo: ognuna ha una o più controindicazioni e soprattutto se alla scelta di cambiare regime alimentare non ci si arriva come conseguenza di una scelta mentale, qualunque sia la formula alla fine torneremo a veder rialzare l’ago della bilancia. 
Sono diversi i fattori per cui le diete falliscono, dalla genetica alla memoria cellulare adiposa, ma di base il primo passo, nei casi in cui ci troviamo in sovrappeso è: ACCETTARSI.
Siamo belle anche "curvy, come ci definisce anche Vogue, purché il peso non sia in eccesso in modo tale da mettere a rischio la nostra salute, se così fosse allora dobbiamo coltivare una voglia radicale di cambiamento, per noi stesse, che non solo deve veder modificata l’alimentazione ma il nostro stile di vita. Quando dicevano “mens sana in corpore sano” era perché è dalla testa che tutto parte, la giusta motivazione, la costanza, la forza di volontà ed un dietologo veramente in gamba che non ci metta a stecchetto, non c’è cosa più triste della privazione, affidarsi ad una figura che ci insegni nuovamente le regole del buon mangiare, perché tutto ci è necessario, dalla pasta agli zuccheri, la parola d’ordine è solo “moderazione”.
L’Italia ha una grande fortuna rispetto a moltissimi altri paesi: la dieta mediterranea, una piramide alimentare vegetariana che predilige cereali, pasta, riso, verdura, frutta, ortaggi, legumi, frutta secca, olio, zucchero e grassi vegetali. Non lasciamoci ingannare dalle facili soluzioni, perché ogni grande soddisfazione arriva solo dopo il sacrificio, torniamo a gustare il pasto, puntiamo alla qualità piuttosto che alla quantità, scegliamo cibo locale, di stagione, biologico, leggiamo le etichette, abbandoniamo i cibi pronti o elaborati, ricordiamoci di consumare ad ogni pasto verdura e frutta, concediamoci anche qualche gratificazione se ben tollerata e senza esagerare, un dolce, due salatini (magari un bel Bombay mix, tipico misto di salatini veg a colesterolo zero), non gettiamoci però sul cibo come soluzione ai nostri problemi o come sfogo per le nostre frustrazioni, ricominciamo da noi!

12 marzo 2013

Dal sito LAV- Vittoria: mai più test cosmetici su animali!



Dopo 23 anni di difficile lotta e di promesse troppo spesso mancate, di petizioni, manifestazioni, votazioni a Bruxelles, l'Unione Europea si libera da tutti i test su animali in ambito cosmetico: oggi 11 marzo 2013, infatti, entra in vigore l’ultimo stop previsto dalla Direttiva 2003/15 che impone il divieto di sperimentare su animali, o importare,  anche gli ingredienti oltre ai prodotti cosmetici.

Questo importante traguardo ha rischiato di slittare ulteriormente, tanto che la Commissione Europea ha più volte paventato la possibilità di posticiparlo almeno di dieci anni: una prospettiva fortemente osteggiata dall’opinione pubblica, da coraggiose aziende e dalle associazioni animaliste di tutta Europa, tra cui la “European Coalition to end animal experiments” di cui facciamo parte, e così il bando è stato mantenuto.
L'impegno antivivisezionista ha portato la LAV a ottenere nel 1993, insieme alle maggiori associazioni animaliste europee, la prima direttiva di bando dei test su animali, su prodotto finito e ingredienti cosmetici, fissato al 1998. Il bando è stato più volte rimandato dal Governo comunitario ma finalmente, ora, possiamo festeggiare questa svolta storica: la totale esclusione dei test animali in campo cosmetico.
Oggi 11 marzo la LAV festeggia questa grande vittoria a Roma, in piazza del Pantheon - piazza non scelta a caso poiché ha visto le prime manifestazioni antivivisezioniste su questo tema - con un “Happy Hour per gli animali”: un brindisi insieme a cittadini e sostenitori per ribadire come per questo settore avremo un'Europa libera dall'orrore incettabile di questa parte della vivisezione.
Con la LAV in questa occasione di festa, molte delle aziende che hanno fatto della loro etica antivivisezionista una politica aziendale: L'Erbolario, Argital, Helan, Bakel, Omia, Pierpaoli, Allegro Natura, Dr.Taffi, tutte impegnate a ricordare l’importanza dello Standard internazionale “Stop ai test su animali”, rappresentato in Italia dalla LAV: l'unico disciplinare che garantisce con il controllo di un Ente certificatore terzo il no test su animali nell’intera filiera di produzione comprendendo anche le materie non prettamente cosmetiche come i conservanti e i chimici.


L'Erbolario e LAV hanno offerto una seduta-omaggio di trucco ad alcuni partecipanti e, per tutti: brindisi e campioni omaggio di prodotti cosmetici certificati “Stop ai test su animali”. 
"I test sostitutivi in ambito cosmetico sono già ampiamente diffusi, tra i più noti quelli in vitro, risultati più affidabili, sicuri, economici e veloci - spiega Michela Kuan, responsabile LAV Vivisezione - Questo è un chiaro segnale di come le leggi possano influenzare anche il mondo dell’industria veicolando le risorse in cui investire. E’, quindi, fondamentale che il nuovo Parlamento preveda subito ulteriori tappe per far applicare tutti i metodi sostituivi già disponibili, e sostenere la ricerca di altri in tutti gli altri settori di sperimentazione sugli animali”.
“Questa vittoria dimostra come una ricerca senza animali sia possibile, non solo in ambito cosmetico, ma per tutte le applicazioni - dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAV - questo traguardo, unito al positivo decorso giudiziario contro Green Hill e alla recente dichiarazione della Menarini-RTC che ha rinunciato alla sperimentazione su otto beagle, ci danno la forza per urlare, ancora di più, il nostro no alla vivisezione e pretendere che non vengano più autorizzati esperimenti basati sulla crudeltà e su un business economico a scapito, oltretutto, di una rigorosa e utile ricerca per l’uomo”.
La LAV ringrazia tutti i consumatori, le aziende, i parlamentari europei che in questi anni hanno responsabilmente contribuito con la loro scelta rivolta al non testato su animali a mettere fine ai crudeli test cosmetici, praticati in questo settore in particolare su conigli e topi. Scienza, etica ed economia possono andare d'accordo: questo risultato lo conferma.

11 marzo 2013

Da Yes.life: Cinque sostituti veg agli ingredienti base in cucina

 

Yeslife vi propone una mini-guida sui sostituti veg dei principali ingredienti utilizzati nella nostra cucina per la preparazione di piatti dolci e salati. Alternative gustose a uova, latte, formaggi e non solo!

 

State pensando a cambiare regime alimentare e a sposare una cucina vegetariana o vegana ma non avete idea di come poter sostituire gli ingredienti di base in cucina? Vi avevamo già parlato dei cinque migliori sostituti della carne ma oggi Yeslife vi propone una mini guida per trovare il sostituto veg perfetto e realizzare ottime ricette tutte con ingredienti naturali!
Come sostituire le uova
Tra gli ingredienti più usati per le preparazioni dolci e salate ci sono le uova: a seconda delle ricette, le uova si possono sotituire con diversi altri ingredienti:
Un ottimo sostituto, quando preparate una pastella, può essere una miscela realizzata con farina di ceci o di riso, acqua e olio.
Se invece state pensando a realizzare una torta, al posto delle uova provate ad usare amido di mais o fecola di patate che avranno un “potere addensante” negli impasti lievitati oppure purea di banana o di zucca.
Un altro sostituto delle uova è una miscela di semi di lino che potrete ottenere amalgamando  1 cucchiaio di semi di lino macinati finemente (polverizzati) con 3 cucchiai d’acqua.
Come sostituire il latte
Chi non vuole rinunciare a una tazza di latte può acquistare del latte di soia, ormai diffusissimo anche nei grandi supermercati, che è ottimo anche per preparare composti ed amalgamare i risotti.
Un’ulteriore alternativa è il latte di riso ma esistono anche altre possibilità come il latte di mandorle, avena, cocco, sesamo, pinoli e nocciole.
Come sostituire i formaggi  e il burro
A correre in aiuto di chi vuole trovare un’alterativa veg ai formaggi freschi è il tofu. Per chi cerca, invece, un sostituto del burro possiamo consigliare la margarina. Fate attenzione, però, a quella che scegliete perché nella maggior parte dei casi i prodotti in commercio sono poco sani e contengono olio di palma e grassi idrogenati. Meglio il burro di soia o l’olio di oliva – per i piatti salati – o quello di mais o di girasole di origine biologica per i dolci.
Chi desidera cimentarsi in una ricetta casalinga di un “parmigiano alternativo” può mescolare un bicchiere di lievito alimentare in scaglie, sale grosso e due bicchieri di anacardi al naturale.

Come sostituire lo zucchero raffinato

A prendere il posto di zollette e cucchiaini di zucchero super bianco – sbiancato attraverso un procedimento che utilizza spesso anche calce e zolfo - può essere lo zucchero di canna bio, la stevia - una pianta aromatica facile da coltivare anche in casa - lo sciroppo di mais o di riso, lo sciroppo d'acero, quello d'agave o il succo concentrato di mela o d'uva.

Come sostituire il sale
Per chi sta pensando di rivedere il suo regime alimentare anche la sostituzione del sale andrebbe contemplata come una delle prime mosse da fare.
Per arricchire i piatti consigliamo di usare del sale marino integrale che garantisce un apporto notevole di magnesio, ferro, iodio ed altri sali minerali.
Oltre a consigliarvi l’uso di spezie e erbe aromatiche per dare più gusto alle vostre ricette – ad esempio usando al posto del sale rosmarino fresco per grigliate, maggiorana nelle polpette, timo con le patate e alloro con legumi e stufati – vi segnaliamo anche un’alternativa che viene direttamente dalla cucina giapponese. Si tratta del gomasio, un composto a base di sale marino e semi di sesamo tostati e tritati.
Tutte alternative gustose e naturali per una cucina veg sana e buonissima!

By Sofia Capone

07 marzo 2013

La spesa di marzo, il menù settimanale

Eccoci arrivati a marzo, come ogni mese vediamo cosa possiamo comprare che sia di stagione e come organizzare un menù settimanale

Verdure: Asparago, Barbabietola, Bietola, Broccolo, Carciofo, Carota, Cavolfiore, Cavoletto di Bruxelles, Cavolo cappuccio, Cavolo verza, Cicoria, Cipolla, Cipollotto, Crescione, Finocchio, Indivia, Lattuga, Lattughino, Patata, Porro, Radicchio, Rapa, Rucola, Scorzonera, Sedano, Spinaci, Zucca.

Frutta: Arance, Banane, Kiwi (possibilmente italiani), Limoni, Mandarini, Mele, Pere e Pompelmi 

Ora proviamo a buttar giù un menù settimanale che tenga in considerazione i prodotti di stagione, la scarsità di tempo a disposizione, un minimo di piramide alimentare e piatti vegetariani che vadano bene per tutti con un "algoritmo matematico" facile, facile (7 giorni da dividere in uova, formaggio, tofu, seitan, legumi). Pensiamo di cucinare un primo ricco a pranzo ed un secondo con contorno a cena o piatto unico, così limiteremo in parte il da farsi.

Piccolo spunto di menù

Lunedi: Risotto con gli spinaci - Uova con contorno di finocchi in pastella
Martedi:Orecchiette integrali ai porri - involtini vegetariani di verza

Mercoledi: Farfalle con la zucca - insalata di cereali misti, patate e fagioli

Giovedi: Paccheri con pomodoro, mozzarella e basilico - cavoletti di Bruxelles con tofu alla marinara
Venerdi: Carbonara di zucchine - sformato di cavolo al parmigiano ripassato al forno

Sabato: Zuppa di legumi e carote - stufato di seitan con cipolle e olive e radicchio alla piastra con pinzimonio

Domenica: Risotto agli asparagi - Polpettata (polpette di melanzane e polpette di ceci)



Hai poco tempo a disposizione per cucinare e scarsità di idee, ti occorre una consulenza per sapere cosa comprare, cosa cucinare e come risparmiare, contattami, sarò il tuo consulente allo shopping alimentare!!


03 marzo 2013

Le ricette della domenica

E' domenica, fuori c'è il sole ed io mi sono svegliata presto così, mentre Homer dormiva ancora mi sono data alle preparazioni, una dolce ed una cosmetica.

Biscotti al cocco (una piccola bomba calorica)

250gr di farina di cocco (che sprigiona circa 660 calorie per 100gr)
25gr di farina
200gr di zucchero di canna (io uso il jaggery)
3 uova

Lavorate le uova con lo zucchero tipo crema, aggiungete le farine ed l'impasto è pronto! Ora dovreste fare delle palline, in realtà l'impasto è giusto un tantino appiccicoso così ho usato due cucchiaini per lavorarlo e fare le formine. Infornate a forno già caldo a 180° per 10 minuti ed il gioco è fatto.

Il prima. Uova e zucchero

Il Durante: Uova, zucchero e farine

Il Dopo: fuori dal forno
Sapone per le mani

Homer si lamente spesso della scomodità della saponetta, così per accontentarlo e non sentirlo, senza però far entrare una nuova bottiglia di plastica in casa, ho seguito una ricettina facile scovata in rete:

75 grammi di sapone di marsiglia
1 litro d'acqua abbondante

e, se volete:

2 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di olio di mandorle dolci
10 gocce di o.e. di lavanda

Ho preso un cubo da 300gr della provenzali, ne ho tagliato un quarto e l'ho ridotto in scaglie con un coltello. Poi l'ho messo in un pentolino d'acciaio con l'acqua e l'ho fatto sciogliere. Il tempo impiegato dipende dalla qualità del sapone comunque una mezzora ce l'ha messa. Quando il sapone è sciolto del tutto potete inserire gli altri ingredienti, lasciate raffreddare e versate in un contenitore con dispenser


prossima preparazione: scrub alla calendula!

Buona domenica

01 marzo 2013

Lam(post)ino: porri a pranzo!

Si avvicina l'ora di pranzo, quindi se la vostra pausa è breve come la mia e dovete cucinare un piatto al volo, ecco uno tra i miei preferiti, facile, economico e di stagione. Non troppo pesante visto che i porri hanno circa 30calorie per 100gr, certo l'aggiunta dell'olio e del vino fanno un pò lievitare i numeri ma è un primo che riempie, quindi potreste farne piatto unico.

Orecchiette ai porri

Ingredienti:
2 Porri
olio e.v.o.
acqua e vino bianco
sale q.b.
orecchiette

Procedimento:

Pulite i porri della parte superiore, tagliateli prima nel senso della lunghezza e poi a fettine (insomma a mezzelune), scaldate l'olio in una padella ed aggiungete i porri a soffriggere leggermente,  poi aggiungete un mezzo bicchiere di vino e fate evaporare, infine per terminare la cottura aggiungete a necessità acqua calda ed salate. Nel frattempo mettete a bollire l'acqua, cuocete le orecchiette (io per far prima uso quelle fresche) e quasi a fine cottura scolate e finite di cuocere nella padella con le orecchiette! 

Buone, davvero gustose, il mio Homer c'ha fatto la scarpetta....


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